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venerdì, Maggio 3, 2024

Sisma a Ischia, a che punto siamo: parla l’ing. Patrizia Angeli

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Gestione dell’emergenza, verifiche di agibilità, Erikus, coinvolgimento degli Ordini professionali: l’ing. Patrizia Angeli, Presidente di IPE, fa il punto. Lanciando un appello: “C’è ancora bisogno di ingegneri ”
L’ Ing. Angeli, era ad Ischia il 25 agosto per organizzare la gestione tecnica dell’emergenza. Cosi ha sintetizzato le personali impressioni a caldo dei danni causati da questo terremoto.
“Si è trattato di un sisma poco profondo e per questo avvertito in maniera violenta nonostante la bassa magnitudo. Il danneggiamento è concentrato nell’edificato più antico. Al di fuori della zona rossa non si avvertono particolari problemi. Le ultime rilevazioni confermano che l’ipocentro è stato inferiore a 2 km dalla superficie e localizzato sull’isola di Ischia, in particolare nel Comune di Casamicciola. L’onda sismica, quindi, si è poco attenuata in quanto ha avuto un cono di diffusione piccolo e vi è stata amplificazione per effetto dei terreni di superficie. I danni provocati, seppure circoscritti, sono ingenti”.
Le differenze di gestione, a livello operativo, nella fase post-terremoto appaiono sostanziali per l’esperta.
“Il terremoto in Centro Italia ha visto coinvolte quattro Regioni, pertanto il numero di sopralluoghi, effettuati daingegneri provenienti da tutta Italia, è pari a circa 110 volte il numero di quelli di Ischia. L’area interessata da quest’ultimo evento è circoscritta a pochi Comuni dell’isola ed ha visto solo il coinvolgimento dei tecnici abilitati AeDES della regione Campania con un numero giornaliero di squadre di ingegneri più limitato”.
Come per il Centro Italia, i sopralluoghi vengono assegnati alle squadre in base alle richieste dei cittadini raccolte dai COC, Centri Operativi Comunali, e gli edifici vengono individuati sulle mappe con l’ausilio del software Erikus appositamente installato. Eppure dopo questo evento, questa emergenza, qualcosa è cambiato anche per i tecnici.La parola della Angeli.
“E’ cambiata la sensibilità dei professionisti che hanno partecipato numerosi anche a più turni nonostante i propri impegni. A fronte dell’apprezzamento dell’esperienza umana dei singoli deve crescere la consapevolezza che l’organizzazione diventi sempre più operativa con il supporto degli Ordini professionali. Sono dell’avviso che il processo attivato già dal sisma Aquilano del 2009, sperimentato in una forma iniziale in Emilia Romagna nel 2012, potenziato e messo a regime con il sisma del Centro Italia 2016 e testato nel sisma Ischia 2017 stia ormai prendendo forma avvicinandosi sempre più al modello proposto con il Nucleo Tecnico Nazionale istituito con DPCM 8 LUGLIO 2014. Ovviamente ci sono margini di miglioramento che quotidianamente applichiamo al fine di ottenere un sistema sempre più rapido e snello di gestione tecnica dell’emergenza sismica”.

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