Quando la politica ha terminato gli argomenti e si trova senza risposte ai problemi, il ricorso alla strumentalizzazione è l’unica possibilità che gli resta.
In due giorni, infatti, abbiamo assistito alla sceneggiata delle dichiarazioni “pro stato di calamità” sia della minoranza sia della maggioranza in Regione Campania.
Gennaro Saiello, dal suo vuoto di consigliere regionale e Nicola Marazzo, da un ruolo ben diverso, annunciano, entrambi, di voler sollecitare la giunta ad riconoscere ad Ischia lo stato di calamità naturale.

Emergenza che, nel frattempo, ha chiesto solo il comune di Ischia. Dagli altri comuni dell’isola, infatti, non è arrivata ancora nessuna richiesta. Barano, che ha avuto danni, ad esempio, non ha ancora sciolto la riserva. Ma perché Marrazzo e Saiello si sono mossi? Semplice strumentalizzazione politica che non serve a nessuno, nè ai cittadini e alle imprese, né a loro come pregio politico.

Inizia le danze il consigliere di minoranza in consiglio regionale che chiede “Per i cittadini e le attività commerciali di Ischia colpiti e danneggiati dal maltempo di questi giorni ho depositato la seguente mozione per impegnare la giunta regionale ad attivarsi per: 1) ad attivarsi immediatamente per avviare la procedura di calamità naturale e dello stato di emergenza. 2) A stanziare apposite risorse regionali al fine di offrire immediato ristoro agli operatori colpiti dagli eccezionali eventi atmosferici dei giorni scorsi e garantire la pronta ripresa delle attività economiche e turistiche. Vicino al territorio. Per la gente!”
A Saiello risulta che si sono state “attività economiche e turistiche” che hanno dovuto interrompere la loro normale programmazione o, Saiello, influenzato dalle vicende di Venezia si è improvvisato novello protetteore dei territori?
Diverso, invece, la strumentalizzazione di Marrazzo che parla con tanto di PD in testa: ““È un’isola in ginocchio. Dopo la seconda ondata di maltempo che si è abbattuta sulla Campania, flagellando in modo particolare l’isola di Ischia, siamo chiamati ad intervenire affinché il Governo riconosca lo stato di calamità naturale per l’isola verde. Mi farò personalmente portavoce presso la giunta regionale delle istanze dei sindaci e degli abitanti di Ischia, perorando la strada del riconoscimento dello stato di emergenza straordinaria, e al contempo chiedo al Presidente De Luca di disporre misure per la salvaguardia e la tutela delle coste campane. L’isola verde rappresenta uno dei più grandi attrattori turistici della Campania, assieme alle altre isole del Golfo di Napoli, ed è una delle voci in attivo per la Regione. I danni arrecati del maltempo – precisa Marrazzo – si riverseranno in particolare sul settore balneare. Si tratta del più importante e proficuo settore che sostiene l’intera economia dell’isola. Questa ennesima tragedia, che sia aggiunge ai danni provocati dal terremoto del 2017, rischia di compromettere definitivamente l’intero comparto turistico ischitano in termini di decrescita economica ed occupazionale”

Secondo quale resoconto Marrazzo parla di danni al settore balneare? Secondo le richieste che gli hanno mosso i politici di Barano o quelli di Ischia o quelli di Forio?
E ancora, essendo di maggioranza, perché Marrazzo si deve ridurre ad un’esternazione media il giorno dopo Saiello. Questa rincorsa alla strumentalizzazione dei problemi è davvero triste. Comprendiamo il livello di Saiello che, negli anni, ci ha abituato al rasoterra, ma Marrazzo e il PD non può ridursi a questo.
Piddì e cinque stelle continuano a prenderci in giro senza tregua. Senza sosta. Insopportabile.

Assenti su tutte quelle che sono le vere problematiche dell’isola, dai trasporti alla sanità, dalla gestione del territorio alle altre emergenza, vorrebbero riacquistare visibilità in occasione dei problemi. Sciacalli politici!