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lunedì, Aprile 29, 2024

Sabato Santo a Forio. “Allor che nel sepolcro Gesù fu rinserrato”.

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La seconda edizione dell’opera in musica di Gaetano Maschio dedicata all’attesa di Maria. Dopo l’Actus Tragicus, prima della Corsa dell’Angelo. Sabato Santo 30 marzo 2024 alle 16.30 sul Sagrato della Chiesa del Soccorso a Forio.

La rappresentazione ci è piaciuta molto. Intensa l’espressione degli artisti sui loro volti ed il loro comportamento. Bellissimi i costumi, diversi i momenti emozionanti. La messa in scena è molto ben fatta, il che permette di capire lo scenario” così evidenziò un gruppo di francesi presenti sul posto.

A loro fece eco sulla propria pagina facebook la presidente Caterina Mazzella definendo l’evento “Emozionante e coinvolgente. Tutti davvero bravi!”, seguita da molti altri entusiastici commenti, tra i quali vogliamo riportare quello del compianto Gerardo Calise: “Sabato Santo, si è avuta la “prima” di questo evento ideato e creato dalla fervida mente del nostro amatissimo M° Gaetano Maschio. Quante volte ci siamo chiesti del motivo che il Sabato Santo era l’unico giorno in cui la liturgia cristiana è ferma, in attesa del lietissimo giorno, vivendo in un limbo senza tempo. Questo vuoto è stato felicemente colmato vivendo, insieme alla Nostra Madre, le ore dolorose dopo la morte di Nostro Signore Gesù Cristo, in attesa della Resurrezione. Si è avuto un grande pubblico che ha potuto assistere ad un evento nuovo ed inedito, che speriamo possa diventare tradizionale, andando ad arricchire le nostre già seguitissime funzioni pasquali.

L’aspetto più positivo, secondo il mio modesto parere, è stato quello di aver ascoltato musiche del nostro grande maestro foriano, Giacinto Lavitrano, cugino del cardinale Luigi, arrangiate e curate dal bravissimo M° Diacono Peppino Iacono, coadiuvato dalla Schola Cantorum Lauretana, che insieme al grande gruppo Fantasynapoli Aps diretta dal M° Gaetano Maschio, in costumi d’epoca, ci hanno fatto rivivere le ore dolorose della Vergine Maria, dopo la morte di Gesù, fino all’incontro con l’Angelo che le preannuncia la sua Resurrezione!” (dalla pagina fb di Gerardo Calise). Ebbene nel prossimo fine settimana, nel giorno di Sabato Santo, 30 marzo 2024, alle ore 16.30 tornerà, con il patrocinio del Comune di Forio, “ALLOR CHE NEL SEPOLCRO GESU’ FU RINSERRATO”, nella sua II edizione.

La rappresentazione nata da un’idea di Gaetano Maschio è, come già detto, dedicata alle ore dolorose della Vergine Maria dopo la morte di Cristo. L’evento itinerante si snoderà tra il Sagrato della Chiesa del Soccorso, il Piazzale Giovanni Paolo II, Piazza Municipio e il Chiostro del Vecchio Municipio.
Il primo momento si svolgerà sul Sagrato del Soccorso, che immaginiamo essere il Sepolcro. “Chi potrà descrivere la desolazione di Maria nell’affidare al seno immacolato della tomba il Figlio Crocifisso…” – esprime nella “Corredentrice” il Venerabile Giuseppe Morgera, Parroco di Casamicciola – “… là Ti fermasti accanto e raddoppiasti il pianto, oppressa dal dolor” gli fa eco il Maestro Giacinto Lavitrano. Così inizierà la rappresentazione.

Da quel punto, seguendo il pensiero di San Bernardino, che sottolinea nei suoi scritti, che “ […] prima di tornare a Gerusalemme, la Vergine Santissima si riporta a passare da quella parte dove stava innalberata la sanguinosa croce […]” Maria ripasserà per il Calvario, sito al Piazzale Giovanni Paolo II, dove poche ore prima, durante la “Passione” è stato crocifisso Gesù.
“Non mi sdegnar compagno, del fiero Tuo dolore, insegna a questo cuore a sospirar con Te”, questo sarà il canto delle pie donne che la seguono. Sul “Golgota” la Vergine assisterà alla conversione del Centurione pentito, che, con enfasi e profonda emozione, farà venire fuori quella “voce dalla grande potenza … la voce della sua coscienza…” definendosi “Di mille colpe reo”.

A questo punto la Madonna bacerà, straziata, il duro legno della Croce: “tra mille amplessi e mille, baciasti pur quel legno, ah che d’amore un pegno ci dasti ancor così” canterà Giuseppe d’Arimatea. Nel proseguire il suo percorso Maria “… abbandonata al suo dolore…” riceverà il cordoglio della Veronica mentre i dubbi sconvolgeranno Pilato. “Non più quegli occhi amabili, guardano il tuo bel viso, non più di Paradiso, la voce puoi sentir” canterà colei, che ha avuto il coraggio di affrontare le squadre ed asciugare il viso sfigurato del Redentore. Il percorso avrà il suo compimento in Piazza Municipio, dove il “mea culpa” del Popolo sarà sottolineato dal vibrante canto “Gerusalemme ingrata”, che riconoscerà la sua colpa, quando “dolente e mesta la vide ritornar”.
A questo punto Maria, accolta da San Giovanni nella sua casa, artisticamente allocata nel Chiostro del Vecchio Municipio, con i versi appositamente composti da Gaetano Maschio, che è l’autore anche di altri componimenti inseriti nell’opera: “O Madre mia dolcissima, Ti accolgo qui dolente, o Madre tenerissima per noi la più clemente”.

Qui Maria riceverà, infine, l’abbraccio di un pentito San Pietro, che, invocandola come Madre, suggellerà quanto espresso dal Redentore morente. Il finale sarà significativo preludio alla Pasqua di Forio.
“Ho negli occhi le immagini del venerdì dell’Addolorata – ci ha confidato Gaetano Maschio – Il volto della Vergine si è incrociato con quello dei Fedeli accorsi alla processione. “Quanta preghiere! Che scungiure! E quanta vute, prumesse, lacreme!” spontanei mi sono venuti in mente i versi di Ernesto Murolo. Ed ho pensato al M. Giacinto Lavitrano che dalla lontana Algeria inviava al Parroco, di venerata memoria, Mons. Luigi Capuano i versi e le musiche, che oggi rappresentano la colonna sonora dell’Opera in musica. Quando il M. Giuseppe Colella mi chiamò giovanissimo a far parte della “Schola Cantorum Lauretana” ed ebbi l’alto onore di interpretare la “Desolata” del M. Lavitrano, mi resi conto che le romanze, appunto, potevano essere inserite in un’estrinsecazione teatralizzata divenendo una vera e propria opera in musica. Dallo scorso anno con la Direzione musicale del nipote M. Peppino Iacono e la partecipazione di tanti artisti ed amici, il mio desiderio è divenuto realtà, accompagnato dal patrocinio del Comune di Forio”.

“A coloro – continua Maschio – che vorranno essere con noi raccomando di predisporre il cuore ad una grande emozione, che “nota per nota”, “verso per verso” certamente scaturirà dall’animo creando una profonda osmosi di sentimenti”. Ricordiamo, come già detto, che gli attori saranno dell’Associazione Fantasy Napoli aps, il Coro ed i Solisti della “Schola Cantorum Lauretana –M° Cav. Giuseppe Colella”, l’Orchestra la “Pithecusa Brass”.
L’esecuzione dei brani di Lavitrano e Iacono, la direzione musicale di Orchestra, solisti e coro sarà affidata al M° Peppino Iacono mentre il disegno delle atmosfere musicali sarà curato dal M° Silvano Trani. Le registrazioni, il mixing e l’editing delle colonne sonore sono stati affidati a “DM Recording Studio” del M. Gianvito Di Maio. Voci narranti Giovanni Castagliuolo, Lucia Penza e Luciano Iacono. I testi originali e la regia sono di Gaetano Maschio. Appuntamento, dunque, a Sabato Santo 30 marzo 2024 alle 16.30 sul Sagrato della Chiesa del Soccorso a Forio.

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