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mercoledì, Maggio 1, 2024

Per Gennaro Della Vecchia di Sandra Malatesta

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Sandra Malatesta | Non è una frase fatta ma “ci sono persone che dovrebbero esserci sempre da qualche parte per chi le ha conosciute”. Gennarino Della Vecchia era una di queste persone. Se per caso mentre sto facendo una faccenda o altro, mi viene da pensare a quanto mi ha fatto sorridere subito una strana allegria mi prende.

La nostra gioventù, quegli anni importanti e dolci vissuti a Ischia trovando tanti modi per divertirci, è volata su di noi e oggi leggo che lui, Gennaro, è morto non c’è più. Io non facevo parte della sua compagnia perché più piccola di tutti loro, ma ero e sono amica della sua famiglia e di Peppe in particolare.
Gennaro ha avuto vivendo, un atteggiamento di chi fa dell’allegria, del bel pensare, un modo per stare bene con sé stesso e con gli altri.

La sua dolce e elegante Carmen ne andava fiera e spesso cercava di frenarlo con quei modi gentili che la caratterizzano, se per caso esagerava, ma succedeva raramente. Le chiedevo spesso se uno come lui poi in casa era pesante, e lei sorrideva come a dire che ognuno ha i suoi momenti e che lui era speciale.
Quelle commedie che andavo a vedere da piccola, dove un Giannino Messina spingeva ad amare la cultura attraverso le opere teatrali, mi regalavano ore dolci e ogni volta mi dicevo che non dovevano finire mai. Gennaro e Giannino Messina due nostri compaesani incredibili che insieme erano imbattibili.

Gennarino Della Vecchia era stato male tanti anni fa, ma lui reagiva con allegria e ci teneva a curarsi per esserci. Lui amava la vita e come tutti quelli che amano, la rispettava e la curava. La sua innata voglia di essere un vulcano di cose da fare, da creare, inventare, la sua voce particolare, quel suo essere amicone e stringere gli amici sorridendo, sembrano cose che sto vedendo passare avanti ai miei occhi pensando a lui.

Abbiamo perso un uomo troppo tutto, abbiamo perso un uomo morto ragazzo per quel suo essere un eterno innamorato dei suoi giorni, della sua famiglia, di quei due bei figli di cui era fiero. Io so che tanti stanno pensando come me, lo so, e so che tanti stanno avvertendo un senso di solitudine perché quando uno che fa sempre allegria, va via, tutti restiamo sorpresi e capiamo che il tempo e la vita ci rendono via via più soli, ma dobbiamo anche avere la forza di pensare che ci siamo stati per chi è andato via e ricordare i momenti belli, mentre pregando per lui, vorremmo ancora essere tutti insieme li nel nostro corso, nel nostro circolo studentesco, al cinema, a teatro si dove siamo stati felici. Sono vicina a tutti voi della sua famiglia vi penso e mi fermo per condividere il vostro dolore che mi arriva forte.

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