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lunedì, Aprile 29, 2024

La “scopa” di Salvini. Che è un po’ anche nostra | #4WD

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Daily 4ward di Davide Conte del 1 ottobre 2023

Lo stop nell’ambito della manovra del Governo Meloni al finanziamento del ponte sullo stretto di Messina, che per certi versi fa il paio con la bocciatura dell’emendamento di Forza Italia per la proroga di sei mesi al superbonus 110 per i condomini nell’ambito del Decreto Asset, costituisce la prova tangibile del fatto che quando gli alleati della coalizione insistono su un binario giudicato non percorribile dalla Premier, quest’ultima non guarda in faccia a nessuno nel porre il suo veto. Ma come ha rilevato Massimo Gramellini sul Corriere della Sera di qualche giorno fa, “la destra non è umorale come la sinistra e sa mettere gli interessi davanti ai sentimenti: i suoi coniugi litigano, si odiano, magari si separano, ma non divorziano mai.
Ciononostante, se l’ottima Giorgia da una parte “ciacca” e prima o poi dall’altra “ammèreca”, proprio perché l’unità della coalizione è sacra e, in un modo o nell’altro, ai suoi una “scopa” dovrà pur farla mettere, il caso di Matteo Salvini e della Lega potrebbe in qualche modo volgere anche a nostro favore. Il leader leghista e ministro delle infrastrutture ha fatto finta di nulla, ostentando tranquillità sul rifinanziamento più o meno a breve del suo principale cavallo di battaglia, ma nel contempo non ha certo demorso anche su altri argomenti a lui cari, quali la pace fiscale e il condono edilizio.
Su quest’ultimo punto, Ischia e la Campania, prima di tante altre località italiane, stanno realmente incrociando le dita nell’auspicio che possa essere finalmente la volta buona per porre fine all’incubo demolizioni e dar vita a quella tanto agognata revisione dell’edilizia sanzionatoria, anche in linea con i pronunciamenti in materia della Corte Europea. Mi risulta che in quel di Roma si stia lavorando alacremente, grazie all’impegno dell’ottimo parlamentare napoletano Gianluca Cantalamessa (che ormai da lungo tempo è diventato il trait d’union tra territorio e governo centrale), coadiuvato da professionisti di prim’ordine come il nostro “solito” Bruno Molinaro.

Scopriremo presto fino a che punto il centrodestra riuscirà a distinguersi nel perseguire incondizionatamente i suoi impegni per il Paese o se, come accaduto più volte in passato, si piegherà al compromesso con i veri poteri forti (magistratura in primis) tornando mestamente sui propri passi.

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