fbpx
lunedì, Aprile 29, 2024

La protesta del tifo per Ischia-Boreale, in due deferiti e proposti per il Daspo

Gli ultimi articoli

Mentre l’Ischia scenderà in campo a Sassari, sulla seconda isola italiana, sull’ottava, Ischia, c’è qualcuno che paga per i propri atteggiamenti, per le proprie parole e, soprattutto, per alcuni mancati adempimenti.
Riavvolgiamo il nastro. Da un po’ di tempo il tifo dell’Ischia Calcio si è diviso in due gruppi che sostengono la maglia gialloblù. Il più numeroso si chiama “Anni 90” ed è rappresentato da Miniello e Iovine, il secondo, rappresentato da Curci, si chiama “Gente di Mare”.

Dopo l’ufficializzazione dei due gruppi, il direttore dell’Osservatorio Nazionale per Manifestazioni Sportive chiede al commissariato di Ischia, la forza dell’ordine deputata alla gestione dell’ordine pubblico, di completare l’iter per la regolarizzazione delle tifoserie e di autorizzare l’ingresso in campo, in particolare, di megafoni e tamburi. Una richiesta che nasce dalla compresenza di più gruppi autorizzati e di limitare l’ingresso nella struttura sportiva di ulteriori tamburi e megafoni. Nella settimana precedente alla gara valida per il campionato di Serie D 2023/24, girone G del 25 febbraio, gli agenti coordinati dal vicequestore Ciro Re, hanno provveduto ad avvisare i rispettivi responsabili dei due gruppi. Una comunicazione, ancorché verbale, come sembra, che viene recepita dal gruppo, in particolare, “Anni 90” che si presenta allo stadio muniti solo di uno striscione, senza tamburi e megafoni e ha libero accesso. Diversamente, invece, in quella domenica, il gruppo “Gente di Mare” non fa ingresso al Mazzella e si posiziona sul tetto della Palestra “Il Tempo del Fitness”.

Nelle settimane successive, per completare il racconto, anche il gruppo “Gente di Mare” completa l’adempimento presso gli uffici di Via Delle Terme tanto che alla gara interna contro l’Anzio fa ingresso al campo con tamburi e megafoni. Questa è la premessa doverosa ai fatti che seguono.
Torniamo a domenica 25 febbraio. All’esterno del Mazzella, durante i controlli e al divieto di accesso di tamburi e megafoni due tifosi in particolare, prendono non la prendono bene e iniziano dei comportamenti che finiscono al vaglio degli inquirenti che, nei giorni scorsi, hanno avviato il procedimento amministrativo per l’adozione del divieto di partecipazione alle manifestazioni sportive e hanno deferito all’autorità giudiziaria i due per diversi motivi.

Nel primo caso, il tifoso, dopo un controllo, non curante degli astanti, ha irriso le forze dell’ordine con la frase “sti sciem mi hanno pure perquisito” e, oltre alla richiesta di DASPO, dovrà rispondere dei reati di oltraggio alle istituzioni e violazione di domicilio. L’altro, invece, si è reso responsabile dei reati di violenza privata, istigazione a delinquere e violazione di domicilio.

“Durante i controlli delle FF.OO. impiegate nei servizi di pre-filtraggio ed insofferente a tali controlli creava una turbativa per l’ordine e la sicurezza pubblica invitando altri supporter della locale compagine sportive ad uscire da detto impianto per poi, unitamente agli stessi, occupare una palazzina senza alcuna autorizzazione, dalla quale iniziava ad intonare vari cori, alcuni dei quali oltraggiosi nei confronti delle FF.OO:, creando condizioni di grave pericolo in quanto molti di essi sporgevano dal tesso seguendo le fasi dell’incontro sulle tegole della copertura della palazzina stessa scavalcando il parapetto posto sul tetto dell’edificio” I due soggetti, per i quali è stato avviato il provvedimento amministrativo, hanno a disposizione 10 giorni per la presentazione delle memorie difensive.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Gli ultimi articoli

Stock images by Depositphotos