giovedì, Ottobre 10, 2024

La passeggiata a mare

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La POLPA E L’OSSO di Francesco Rispoli | La voleva Curzio Malaparte, Villa Dhorn – sulla collina di San Pietro, all’ingresso del Porto di Ischia, che alcuni ritengono essere lo sfondo de “L’isola dei morti” di Arnold Böcklin – prima che mastro Amitrano offrisse l’opportunità di Capo Massullo, a Capri, a Curt Erich Suckert – nome vero dell’autore de “La pelle” – che vi realizzò, con Adalberto Libera – un capolavoro dell’architettura.
Le Baronesse De Biase – quelle della Villa Nenzi-Bozzi – che fecero da sensali, non riuscirono a portare a Ischia lo scrittore. Che da Villa Dhorn importò a Capri colori e suggestioni.

Poi la Villa ha ospitato uno dei più importanti centri di ricerche di Biologia Marina. Il livello degli studiosi che vi hanno lavorato meriterebbe una pagina di storia che quest’isola priva di una memoria non immediatamente monetizzabile non è ancora capace di scrivere. Così come quella di tanti studiosi e maestri che vi hanno lasciando tracce e testimonianze profonde di pensiero critico e passione civile.

C’è di che pensare entrando nel Porto! Non c’è solo la bellezza di una straordinaria geografia. Ci sono segni di storie importanti da ripercorrere con attenzione devota.
Vengo alla passeggiata, e mi permetto una piccola, modesta proposta.
Bella nell’impostazione e nel rapporto con il paesaggio, essa suscita alcune perplessità tra chi teme la scomparsa della spiaggia.
Non credo che il problema sia questo. Quanto piuttosto l’idea che quest’opera sia una infrastruttura. Mi spiego: è stata pensata per unire Via Buonocore e Via Porto. Qui è il problema. In termini di frequentazioni, di gestione, di manutenzione.

Un semplice prolungamento della Riva Destra può farne un “luogo dello stare” piuttosto che un “non luogo dell’attraversamento”, privato dell’essenziale qualità di ambito dove recuperare una intimità che Ischia da tempo mi pare abbia perduto. Una passeggiata dai “passi perduti”, fine a se stessa senza pretese di collegamenti e di scorciatoie.
Un luogo di bellezza sulla soglia dell’Isola.
Per ricominciare a raccontarla.

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