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giovedì, Maggio 2, 2024

Ischia lontana da Suviana e dintorni | #4WD

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Daily 4ward di Davide Conte del 11 aprile 2024

«È un’altra strage di lavoratori, non possiamo più accettare che questo accada, bisogna che la sicurezza sul lavoro diventi la priorità in questo Paese». Sicuramente non è la retorica qualunquista di Elly Schlein del PD il dato eclatante che deve farci pensare dopo l’esplosione nella centrale Enel del lago di Suviana, vicino a Bologna, anche perché andrebbe chiesto alla segretaria dem cosa ha fatto il suo partito per contrastare le cosiddette “morti bianche” quando si è trovato per più lustri consecutivi al governo del Paese.

Piuttosto, dopo che fu nello scorso febbraio, in occasione del crollo mortale nel cantiere Esselunga nei pressi di Firenze, l’ultima volta in cui avevamo dovuto apprendere una simile tragedia per svariate famiglie italiane, è d’obbligo affrontare alcuni numeri da brividi: in Italia muoiono sul lavoro tre persone al giorno per le cause più disparate e, peggio ancora, se ne ferisce una al minuto.

Orbene, credo che anche questo argomento meriti una valutazione obiettiva e, soprattutto, super partes. Dico “anche” perché di certo non stiamo parlando dell’unica situazione socialmente inaccettabile in un paese cosiddetto civile; ma sicuramente è impensabile, ai giorni nostri, che una persona esca al mattino per portare il pane a casa e debba trovare la morte nel corso del suo impiego. 

Sotto questo profilo, è ovvio che anche i sindacati e le associazioni di categoria dovrebbero imparare a recitare correttamente e senza pregiudizi la loro parte, non fosse altro perché ogni parola superflua, al pari del più spicciolo corporativismo, lascia il tempo che trova rispetto alle vite umane così tragicamente e spesso molto prematuramente spezzate. Ed è altrettanto naturale che oggi tocca proprio al Governo in carica mettere all’ordine del giorno delle commissioni parlamentari competenti lo studio dei più adeguati provvedimenti sul tema, passando per una concertazione seria e costruttiva con le parti sociali.

Ad Ischia, possiamo dirlo senza timore di smentita, viviamo in una realtà abbastanza felice per quanto attiene alla sicurezza sul lavoro, con ottimi professionisti di settore e controlli piuttosto ficcanti da parte delle Autorità competenti. I problemi dalle nostre parti, più che nell’assenza dei presidi della sicurezza sul lavoro, si manifestano invece molto spesso in impiegati sottopagati e in turni ben più lunghi del dovuto. Ma nonostante gli incidenti siano decisamente pochi, men che meno quelli mortali come a Suviana, tocca tenere la guardia alta affinché anche i nostri piccoli “abusi” nel welfare non abbiano a rivelarsi diversamente fatali nel tempo.

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