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venerdì, Maggio 3, 2024

Ischia, gli stregoni non fanno paura

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È l’ora di tirare fuori gli artigli, di tornare a vincere per tenere alla larga una zona play-out che si fa sempre più minacciosa. Reduce da quattro risultati utili consecutivi, ma capace in questo mini-ciclo di vincere soltanto una volta, l’Ischia di Mister Bitetto è chiamata oggi pomeriggio all’impresa contro un Benevento che definire incerottato è dire poco. Si scende in campo alle 14.00, in un Mazzella che – visto l’orario proibitivo – si preannuncia ancora una volta tutt’altro che all’altezza della terza serie, guardando al numero di spettatori. Se lo sguardo, invece, si sposta verso il campo, si affrontano oggi due squadre che rispettano appieno lo standard qualitativo della Lega Pro: vero, parliamo di due compagini dagli obiettivi e dagli organici agli antipodi, ma che allo stesso modo amano giocare al calcio e che possono dare spettacolo (maltempo e terreno di gioco permettendo).

Inutile nascondersi, sulla carta i pronostici non sono dalla parte dei gialloblu. La squadra di Bitetto, però, ci ha abituato a imprese inaspettate e a prove superlative contro grandi come Catania, Lecce e Foggia. Prove che, però, hanno visto gli isolani dare il loro meglio solo in un tempo, addormentandosi o ridestandosi nella ripresa: non è un caso che da queste tre gare i gialloblu siano riusciti a racimolare appena un punto. Diversamente dal passato, oggi l’Ischia deve dimostrare di essere in grado di giocare 90 minuti superbi, all’insegna di quel gioco veloce che ha fatto innamorare tifosi e addetti ai lavori, quel gioco all’insegna di verticalizzazioni fulminee, della classe di Mancino e di combinazioni letali sulle fasce. La squadra di Bitetto non deve fare altro che giocare come sa e, perché no, approfittare delle importanti assenze che hanno falcidiato i sanniti, che perdono molto senza i vari Mucciante, Marotta e Vitiello.

Gli ospiti, chiaramente, non vanno sottovalutati: la difesa è tra le più affidabili della categoria (e Peppe Mattera da queste parti lo conosciamo bene); occhio anche alla fase offensiva, con il pendolino Melara che oggi avrà tutta l’intenzione di creare qualche grattacapo di troppo a Francesco Bruno. Il ritorno di quest’ultimo è, a conti fatti, la migliore notizia della settimana per la truppa di Mister Bitetto: il laterale di difesa ex Casertana ha dimostrato a più riprese di essere un calciatore affidabile, bravo soprattutto in fase di contenimento, meno in quella offensiva (parliamo comunque di un destro che si è adattato a giocare sulla fascia opposta). A completare la difesa, vista l’assenza di Filosa, ci saranno i centrali Moracci e Patti e, sulla destra, il sempre più convincente Filippo Florio, orgoglio ischitano che sembra destinato ad una carriera all’insegna di grandi soddisfazioni.

Per mettere paura al Benevento, come dicevamo, l’Ischia deve giocare come sa, sfruttando al meglio le peculiarità di giocatori veloci come Florio e Kanoute e di elementi tecnici come Mancino. Guardando al centrocampo, e dunque proprio alla zona dove nasce e muore il gioco, i gialloblu possono finalmente tornare a fare affidamento sul trio (vincente) di inizio stagione: il rientro di Bruno, infatti, riporta il completamente ristabilito Gennaro Armeno nel ruolo di interno sinistro, con Calamai sul lato opposto e Nicolas Izzillo che abbandona la posizione di “mezzala” e si riprende il posto davanti alla difesa. Da questo ritorno al passato a guadagnarci non sarà chiaramente l’escluso Fabio Meduri, che potrà tornare utile nei momenti di maggiore sofferenza; a guadagnarci sarà il gioco dei gialloblu, con il ritorno dell’asse centrale Izzillo-Mancino e un reparto che si rifà dinamico grazie alle scorribande non solo di Calamai, ma anche di capitan Armeno. E, chissà, magari sarà proprio grazie al “power trio”di centrocampo che l’Ischia riuscirà ad infliggere il classico scacco matto ai cugini sanniti.

Cugini che, ovviamente, dovranno fare attenzione anche ai tre attaccanti gialloblu, ognuno a suo modo chiamato ad una gara perfetta: Nicola Mancino deve ristabilirsi dopo un paio di prove “normali” e dunque non in linea con le sue notevole qualità tecniche; Luca Orlando vuole dare seguito al gol scaccia-crisi messo a segno a Pagani, per riconfermarsi bomber di razza; Yaye Kanoute, invece, vorrà dimostrare tutto il suo valore al cospetto della squadra che detiene il suo cartellino e che l’ha visto crescere. Chissà, magari vorrà convincere gli “Stregoni” che cederlo in prestito all’Ischia è stato un errore. Le motivazioni, insomma, non mancano: non mancano per i singoli, non mancano per una squadra che piano piano recupera i cocci. Una squadra che adesso è chiamata ad una vittoria di prestigio, a conquistare tre punti preziosi per tenere alla larga quella maledetta, maledettissima zona rossa.

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