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giovedì, Maggio 2, 2024

Frana, trasporti, fanghi e danari. Così EAV, Medmar e Caremar ci possono aiutare

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Partiamo subito dalle certezze: più della frana, il nostro problema si chiama CASCONE. Il non assessore ai trasporti della Regione Campania e i suoi “superiori” Fulvio Bonavitacola e Vincenzo De Luca sono il vero problema, la vera sciagura e l’ostacolo che, purtroppo, è difficile da superare.
Torniamo sempre a Procida e, per un attimo, a terra. Nei giorni scorsi, in considerazione del mezzo servizio per il porto di Casamicciola, i sanitari del Rizzoli prima e l’ASL dopo hanno dovuto scrivere alla Regione Campania, circa le difficoltà – evidenti – di garantire il cambio turni. Eppure, non sarebbe per nulla difficile trovare una soluzione per i sanitari, categoria particolare e facilmente identificabile. E’ difficile destinare una navetta che faccia spola, una volta al giorno (perché, i turni sono uguali!) tra Ospedale e Porto di Ischia. Seguendo l’ultima inchiesta, vi serve qualche biglietto omaggio? Così, chiediamo “per un amico” …

E’ così difficile sopperire alle esigenze lavorative e di salute degli isolani così come avete sperperato milioni di Euro con i turisti di Procida e con i turisti di Torregaveta e con il tenere a zonzo nel golfo un aliscafo vuoto in estate?
Nel frattempo, il porto resta a mezzo servizio perché il fango impedisce l’operatività dei traghetti Caremar e Medmar. Soluzione regionale? Gli aliscafi da Pozzuoli. Imbarazzanti dilettanti allo sbaraglio con i soldi pubblici. Per ora è mezza pena, i trasportatori sbarcano ad Ischia perché c’è “spazio”. Tra poco arriveremo nello stretto, il fango di depositerà e, forse, come se niente fosse, ci troveremo ad operare a Casamicciola come se niente fosse. O no? Vedremo.

FANGHI: LA NORMA ANTI-MARRAZZO

L’altro punto, serio, da affrontare e che non si può lasciare solo a Legnini è quello che il Commissario tratta nell’articolo 3 dell’ordinanza sui fanghi.
Legnini ha disposto, infatti, che l’AMCA proceda, in deroga al decreto ministeriale 31 ottobre 1991, n. 459 nonché all’ordinanza n. 9/2015 dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Ischia, in forza della clausola di cui all’art. 3, comma 1, della richiamata OCDPC n. 948 del 30 novembre 2022, contenente le deroghe puntuali al decreto legislativo n. 3 aprile 2006, n. 152, nonché la clausola di chiusura derogatoria a “leggi e disposizioni regionali, provinciali, anche di natura organizzativa, strettamente connesse alle attività previste dalla presente ordinanza”, a richiedere all’Ufficio medesimo un’autorizzazione unica, con durata temporale di trenta giorni, rinnovabile fino alla cessazione dell’incarico di soggetto attuatore in capo ad AMCA, avente ad oggetto l’imbarco di automezzi, puntualmente indicati nella richiesta, di proprietà della società e non, adibiti al trasporto di rifiuti non pericolosi a bordo di vettori marittimi anche adibiti al trasporto di passeggeri.

Questo è un argomento molto delicato e, sempre pensando a Procida, è necessario che qualcuno suggerisca a Legnini di contattare la Direzione Trasporti della Regione Campania, quella epurata da chi scambiava diritti per biglietti omaggio stando agli ultimi arresti, e ci nominare Caremar come terzo soggetto attuatore in virtù dei milioni di euro che, ancora, gli diamo.
Caro Legnini, infatti, la Caremar (ma anche certe volte la Medmar) organizza delle corse speciali per i tifosi del Napoli in occasione delle partite casalinghe importanti. Considerato che le partenze dei camion possono essere organizzate con anticipo, si possono organizzare – anche a tariffa concordata – corse speciali come quelle per i tifosi – anche di notte così da non creare disturbi al traffico – che colleghino Ischia e Pozzuoli.

Caro Legnini, evitiamo che AMCa ci dirotti verso i mezzi di Marrazzo con motivazioni che a chi non vive sullo scoglio possono essere anche credibili: posti a bordo, prenotazioni, pagamenti andata e ritorno e altri cavilli che, è chiaro, “chi li conosce, li evita”.
I sindaci dell’isola si potrebbero fare parte collaborativa con Emanuele D’Abundo e organizzare il servizio dedicato con corse speciali.
Una cosa destinata solo ai camion “puntualmente indicati nella richiesta, di proprietà della società e non, adibiti al trasporto di rifiuti non pericolosi a bordo di vettori marittimi anche adibiti al trasporto di passeggeri”.

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