Ho avuto modo, qualche tempo fa, di scrivere a proposito della chiusura del porto di Casamicciola e della riduzione delle corse spostate a Ischia dopo la frana del 26 novembre.
Volendo, oggi, entrare un po’ più nel dettaglio, è facile rendersi conto che a distanza di un mese e mezzo dalla tragedia, mentre la Caremar sta garantendo comunque le corse originate da Casamicciola con partenza dal porto d’Ischia, la Medmar sta continuando a saltare tutte le corse abitualmente svolte dalla “Maria Buono”, eccezion fatta per quella mattutina delle 6.20 e per l’ultimo rientro serale da Pozzuoli alle 18.30. In sostanza, restano sospese 10.10, 13.35 e 16.50 in andata e 8.15, 12.00 e 15.00 in ritorno.
Fino a poco fa, sul sito Medmar, compariva un banner con l’head FORZA CASAMICCIOLA: indubbiamente un bel pensiero d’incoraggiamento per la nostra porzione di comunità maggiormente colpita e ferita al cuore con le sue dodici vittime. Un’intenzione che però, nei fatti, cede il posto ad una scelta utilitaristica che non trova conforto neppure nell’ipotetica necessità di attendere il dragaggio dello scalo casamicciolese dal fango della frana. Perché se così fosse, non vi sarebbe spiegazione utile allo svolgimento di sole due corse della “Maria” (una in andata e un’altra in ritorno) comunque facenti capo al porto d’Ischia, anziché tutte e otto.
Evidentemente, poiché nel caso specifico “’u sparagno è pure guaragno”, dati causa e pretesto (per dirla alla Guccini maniera), ancora una volta siamo costretti a prenderla in saccoccia noi utenti, con buona pace di chi, quotidianamente, usa i traghetti per lavoro e non per diletto.
Tra questi, il mio amico Giovanni Lombardi, che chiamo in causa -salutandolo- non solo perché mi legge spesso, ma perché so che grazie alla sua onestà intellettuale da leader della categoria degli autotrasportatori locali, quella che gli riconosco da sempre, saprà darmi sicuramente un’opinione costruttiva, ma soprattutto una spiegazione utile al silenzio generale che aleggia intorno a questa vicenda. Altro che “Forza Casamicciola”!
