Mentre il presidente Amato continua a stappare bottiglie dopo il poker di ieri al Calise contro la modesta Scafatese, le voci di mercato iniziano a farsi sempre più insistenti. Tra due settimane, come tutti sappiamo, si aprirà il mercato riparatore e, in questa sorta di “corso di riparazione”, il presidente Amato ha ben recepito che le difficoltà di questo Real Forio possono essere definite come quello studente che “potrebbe fare di più”.
In quest’ottica, mentre qualcuno del mercato d’agosto si sente un po’ penalizzato dalla competizione interna, ci si guarda avanti e si tirano le somme. Questo Real Forio ha un problema (gemello di quello dei gialloblu in serie D) là davanti. Tanto fumo e poco arrosto. Serve quella fame da “leoni”, serve quel quid in più che, come insegna il “sommo poeta”, ha il giocatore e non glielo puoi insegnare.
Volendo restare sulle voci di mercato – anche se con il rischio dei tanti giorni di anticipo – è importante rimarcare che un leone d’attacco è molto – molto – vicino a diventare un leone turco. Parliamo di un attaccante rapido nel pensiero (un po’ meno nella parola), affamato di gol e, soprattutto, predisposto a non lasciare nulla di intentato. Vede la porta come una preda e, come tale, la deve “mangiare”.