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giovedì, Maggio 2, 2024

E’ guerra dei taxi a Forio. Una pesante battaglia di legalità contro il fenomeno dei taxi abusivi

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Ida Trofa | Ben 25 operatori del servizio pubblico su 29 istituzionali hanno presentato un dettagliato e pesante esposto alla Procura della Repubblica di Napoli ed alle istituzioni locali, dopo quelle politiche ed amministrative. La denuncia (querela) sulla presenza di una massiccia quantità di unità taxi abusive è stata inoltrata anche ai Comandi di Polizia Municipale, i Carabinieri e la Polizia sono stati messi a parte della questione.
I temi toccati sono di quelli di scottante attualità. Fatti e circostanze che, se confermante, potrebbero lanciare su Forio, istituzioni locali e categoria, una vera e propria palla di fango.
I titolari di licenza taxi rilasciata dal Comune di Forio, sottoscrittori del documento, denunciano alla Procura di Napoli la presenza di un pericoloso “fenomeno taxi abusivi nel Comune di Forio”. Un fenomeno che a detta dei denuncianti ha assunto forme e connotazioni preoccupanti sotto diversi punti di vista. L’annoso ed irrisolto problema dell’abusivismo, si ripresenta puntuale in forme sempre più gravi e sfacciate nella stagione estiva ed il fenomeno, ignorato e sottovalutato dalle Istituzioni locali e dai loro rappresentanti, è ormai elemento di quotidiana “normalità” che si intensifica nei fine settimana dei periodi primaverili ed autunnali per poi dilagare come detto sopra nel periodo estivo.
Uno stato di illegalità tollerato dalle autorità in maniera sconcertante, sotto qualsiasi punto di vista lo si voglia osservare.
Questa estate si stanno verificando fatti preoccupanti, quali quelli della presenza massiccia di veicoli abusivi che prelevano sistematicamente passeggeri. Ci troviamo innanzi ad una giungla, al mancato rispetto della legge e delle minime garanzie di sicurezza. Gli abusivi nelle varie forme svolgono un’attività totalmente illegale: non sono in possesso di abilitazione professionale che possa garantire la loro idoneità a svolgere tale lavoro, esercitano una concorrenza sleale e metteno in atto una vera e propria turbativa di mercato.
La richiesta è quella di agire con urgenza e tempestività nella effettuazione di controlli mirati a contrastare e debellare il fenomeno che non pochi problemi sta causando alla categoria, tali da pregiudicarne anche l’esistenza. Non sfugge alle autorità in indirizzo che mentre i tassisti pagano regolarmente tasse e contributi, nonché premi assicurativi adeguati per il costo alla fornitura di ogni idonea garanzia per i passeggeri, le persone su menzionate, operando in totale dispregio alle norme vigenti, non pagano un solo euro di tasse e contributi, e mettono a repentaglio la sorte dei passeggeri in caso di sinistro, in quanto nessuna compagnia assicurativa verserà somme a titolo di risarcimento, considerato l’esercizio abusivo dell’attività. Tutti elementi ai quali si aggiunge, a nostro avviso, un danno di immagine turistica dell’intera nostra isola d’Ischia, nota per essere una località piacevole, accogliente, ordinata, e per questo frequentata prevalentemente da famiglie, anche straniere, che qui cercano tranquillità e sicurezza.
Questi abusivi, onde poter esercitare indisturbati l’esercizio del trasporto pubblico, hanno affinato vari sistemi ed artefizi, come quello della sostituzione. In effetti, il titolare di regolare licenza di esercizio, comunica all’ufficio preposto dell’Ente locale, la propria temporanea indisponibilità all’esercizio dell’attività, comunicando nel contempo il nominativo del sostituto.
In realtà, il tassista così sostituito, al contrario, continua sistematicamente, e contemporaneamente al sostituto, ad esercitare l’attività di trasporto pubblico, con altra autovettura. Una prassi che si svolge soprattutto in ambito familiare dello stesso tassista sostituito, così da ingenerare un duplice ed indebito guadagno in danno degli regolari tassisti.
Un artefizio semplice da porre in essere: il tassista sostituito, smonta l’insegna “TAXI” dal tettuccio dell’autovettura lasciando le scritte laterali sulle fiancate della stessa autovettura; alcune volte la scritta TAXI diventa IAXI così che, in caso di controllo, ha la possibilità di dichiarare di non svolgere alcuna attività.
Infine non è dato sapere le dette sostituzioni da quando decorrono e fino a quando le stesse hanno termine, ne tantomeno è dato sapere le motivazioni che hanno determinato le varie sostituzioni stesse.
Altro punto oggetto della denuncia, è si legge nella sottoscrizione “il fatto che tale Mazzella Vincenzo, tassista del Comune di Ischia, con licenza n. 30, tutti i giorni preleva sistematicamente passeggeri presso l’Hotel Tritone di Forio (località San Francesco), il cui padre risulta essere il direttore dello stesso albergo. Inoltre si evidenzia che antistante tale struttura alberghiera, vi è uno stazionamento “taxi”, presso il quale i tassisti regolari del Comune di Forio, restano inoperosi per ore assistendo all’abuso perpetrato sotto i loro occhi quotidianamente.”
Si segnala, poi, alla Procura ed ai vari organismi destinatari degli strali foriani che le colonnine pubbliche per la ricezione di chiamate taxi, presenti sul territorio di Forio, sono quasi tutte fuori uso. “In momenti di difficoltà economica, come quelli attuali, è fondamentale tutelare le imprese regolari. Il presente atto ha la finalità di porre all’attenzione della Eccellentissima Procura della Repubblica, nonché degli altri Organi, tali accadimenti inerenti l’attività di taxi nel Comune di Forio, affinché le Autorità competenti possano eseguire gli opportuni accertamenti e valutare la sussistenza di eventuali profili penalmente rilevanti – scrivono i 24 taxisti – si sollecita, pertanto, la necessità dell’intervento della Pubblica Autorità per la pronta risoluzione delle vicende descritte.”
Il fine, stando a quanto palesato dalla categoria dei cosi detti regolari, è “la tutela delle nostre attività regolari, dovrà essere ripristinata la legalità. Senza il rispetto delle regole, infatti, si può andare solo incontro all’anarchia, dove ognuno si sente autorizzato a fare ciò che gli è più conveniente, ed alla fine, a “pagare” saranno solo gli utenti e l’immagine della nostra isola d’Ischia.”
Tutto ciò premesso, i denuncianti epigrafati secondo i canoni della norma, hanno dichiarato di sporgere, come in effetti hanno fatto, formale denuncia/querela nei confronti di tutte le persone che si riterranno responsabili per gli illeciti amministrativi, civili e penali, quali abuso di ufficio, falso ideologico, danno erariale e concorrenza sleale, e per tutti gli altri reati che l’Autorità Giudiziaria vorrà ravvisare nei fatti suesposti.
E vengono indicate, quali persone in grado di riferire sui fatti, tutti i firmatari della denuncia/querela in questione. Inoltre i querelanti chiedono di essere informati, ai sensi degli artt. 406 e 408 c.p.p. in ordine ad una eventuale richiesta di proroga o di archiviazione delle indagini preliminari.
Infine delegano il primo firmatario il sig. Cosentino Mario, al deposito dell’esposto presso le Autorità ed inoltro a mezzo racc. a.r. alla Procura della Repubblica. Insomma una battaglia annosa quella interna alla categoria degli operatori del servizio pubblico di Piazza che, per questa estate 2017, riserva un vero e proprio colpo di scena. Un’uscita quella dei “tassisti di Francesco Del Deo” che potrebbe scatenare effetti a catena ed una vera e propria rivoluzione nell’ambito dei trasporti in questione. Un atto fortissimo, una iniziativa emblematica che di sicuro riserverà nuove sorprese.

4 COMMENTS

  1. Invece di fare denunce, imparino un pò l’italiano, il tedesco l’inglese ,
    e principalmente si vestano bene, sono la vergogna dell’isola e non solo quelli di
    Forio!!!

    • Bravo! Mi fa piacere che queste parole vengano dette da un ischitano, perché quando siamo noi turisti a lamentarci dei comportamenti dei vostri tassisti, ci mandate a f…
      Quindi non siete meglio di loro.

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