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E Forio soppiantò Ischia! | #4WD

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Daily 4ward di Davide Conte del 6 luglio 2023

Ieri al telefono ho chiesto all’amico e direttore Gaetano Di Meglio come mai spesso, dopo la chiusura serale dell’edizione cartacea del nostro giornale, si recasse a Forio, immaginando qualche impegno professionale o familiare. E la risposta è stata più lapidaria del solito: “Ischia è morta, Forio è più viva che mai. Che cazz ce facce a Ischia?

E ieri, su Facebook, dopo quello del giovane e intraprendente Ivan Zavota di diversi mesi fa, è arrivato anche il grido di dolore di Paolo Roja, che di mestiere fa l’avvocato ma che, con i suoi “Personal”, coltiva con altrettanta professionalità l’innata passione musicale della sua famiglia. Volendo sintetizzare il suo intervento, Paolo ha denunciato l’agonia irreversibile del Comune capoluogo confrontandola anch’egli con la realtà foriana (mio Dio, cosa sono costretto a constatare…) a colpi di chiusure e restrizioni provocate dalla cecità dell’amministrazione Ferrandino, che con incomparabile incompetenza distrugge tutto quel di cui si occupa. E nel caso specifico, la movida e l’offerta creativa e ricreativa per i nostri giovani appare come la vittima predestinata di tanta -e forse mirata- sciatteria.

I segnali di Paolo e Ivan, uniti a quelli di tanti esponenti della maggioranza i quali, pur sforzandosi, sono giunti al punto da non aver più argomenti per difendere il loro sindaco e chi lo circonda/coadiuva, in un paese cosiddetto civile dovrebbero finalmente rappresentare il punto di partenza di una forma di rigurgito d’orgoglio da parte di una comunità che, fino ad oggi, nemmeno davanti alla crisi nera di cui ancora non ha gustato tutti gli effetti si decide ad uscire allo scoperto e ribellarsi alla inadeguatezza di questi soggetti che loro stessi hanno legittimato a suon di voti a guidare il Paese.

Eppure, siamo ancora in pochi, forse pochissimi, a scrivere, denunciare e metterci la faccia, anche in situazioni di cui, almeno apparentemente, non dovrebbe fregarci granché in quanto non ci toccano direttamente. Dall’altra parte della barricata, purtroppo, vi è una maggioranza di gente composta da pavidi leoni da tastiera e silenti finti ribelli che ancora vantano di non potersi esporre per non compromettere questo o quell’ormai effimero interesse personale.

Siamo alla frutta. Marcia. Ma nonostante sia essenzialmente colpa nostra, Ischia non merita né tanto male né i suoi colpevoli carnefici!

1 COMMENT

  1. Per come ha ridotto il territorio il sindaco d’Ischia si dovrebbe dimettere.
    Invece fa il “gallo sulla monnezza”.

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