fbpx
giovedì, Maggio 2, 2024

#Dispar1racing. Abu Dhabi: l’ultimo atto

Gli ultimi articoli

Daniela Sasso | Ci siamo: dopo una stagione fatta di gioie e dolori, è tempo di volare verso est per l’atto conclusivo del Campionato. Da un punto di vista pragmatico, questa gara non rappresenterebbe molto, considerando che la Mercedes ha ormai vinto e ampiamente celebrato sia il titolo Piloti che quello Costruttori. Sarà invece una gara dall’alto carico sentimentale per piloti, squadre e tifosi. La McLaren celebrerà con una livrea speciale Fernando Alonso, che correrà l’ultimo gran premio di una carriera durata ben diciassette stagioni. Non sarà però un addio al motorsport quello dello spagnolo: lo aspetta, un’altra volta, la 500 Miglia di Indianapolis, nel tentativo di ottenere il tassello mancante per la conquista della ‘Triple Crown’. Potrebbe non essere la fine della sua avventura in F1, l’ha detto anche il diretto interessato, ma per ora è arrivato il momento di salutare l’ennesimo personaggio iconico che lascia la massima serie. Al suo posto arriva il connazionale Carlos Sainz, che occuperà il suo sedile già nei test di fine stagione che si terranno sulla pista di Abu Dhabi.
Dall’altra parte della pit-lane tocca alla Ferrari salutare un pilastro della sua storia in Formula 1, l’ultimo pilota a conquistare un Mondiale con la Rossa, Kimi Raikkonen. Otto le stagioni del finlandese al servizio del Cavallino, dal 2007 al 2009, poi dal 2014 al 2018. 149 gare disputate, 10 vittorie, 7 pole e un rapporto di fiducia e lealtà alla Ferrari. ‘Iceman’ era rimasto l’ultimo baluardo di una Ferrari che negli anni ha cambiato presidenti, manager, tecnici, struttura, idee, metodi di lavoro. Nonostante le 39 candeline spente un mese fa, questa non sarà la fine della carriera di Kimi: sarà un ritorno alle origini per il pilota numero 7, che in casa Alfa Romeo-Sauber farà parte di un team con tante punte di tricolore, a partire dal suo compagno di squadra, il pugliese Antonio Giovinazzi, fino ad arrivare ai tecnici Simone Resta, “papà” della Ferrari SF71H, e Luca Furbatto. A Maranello, come ampiamente analizzato, arriverà il giovane monegasco Charles Leclerc, e sarà il tempo a dirci quale sarà il ruolo che ricoprirà all’interno della squadra, soprattutto in funzione di un compagno di squadra che, se tutto filerà liscio, sarà in lotta per conquistare il quinto titolo. In quest’ottica si inserisce un altro importante addio, quello della Red Bull, che saluterà Renault dopo tanti successi insieme. Molto aspro l’attuale clima tra le due parti, con la scuderia anglo-austriaca (e il suo pilota di punta Verstappen) che non ha mai risparmiato frecciatine e critiche. Approda a Milton Keynes il motorista giapponese Honda, che dopo un anno di “sperimentazione” con la Toro Rosso, pare essersi lasciato alle spalle le orribili stagioni con la McLaren. La domanda principale a cui il 2019 dovrà rispondere sarà proprio questa: riuscirà la Red Bull-Honda a fornire a Verstappen e al nuovo arrivato Gasly una monoposto che possa permettergli di inserirsi nella lotta mondiale? Sarebbe infatti esternamente interessante assistere ad una lotta a sei che possa durare per un’intera stagione e non solo per qualche gara. Tempo di novità ma anche tempo di addii nella scuderia di Mateschitz: dopo l’annus horribilis ormai al termine, Daniel Ricciardo ha deciso di affrontare una nuova sfida accasandosi alla Renault. Difficilmente il 29enne australiano potrà lottare fin da subito per podi e vittorie, ma nessuno esclude che la sua possa rivelarsi una scommessa vincente come fu quella di Hamilton quando nel 2013 scelse una Mercedes nella quale pochi credevano.
Lasceranno poi la Formula 1 anche altri piloti sulla griglia: si parte da Ocon, pilota Force India del vivaio Mercedes, che farà spazio a Lance Stroll, il cui padre imprenditore ha rilevato la scuderia durante l’estate, salvandone le sorti. Ultimi chilometri anche per il pilota McLaren Stoffel Vandoorne, che farà spazio al giovane Lando Norris, e per il russo Sirotkin, sfortunato nel trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. Due i posti quindi liberati nella storica ma deludente Williams: uno andrà a George Russel, gioiellino di casa Mercedes, l’altro, notizia di ieri, al polacco Robert Kubica, che dopo tanto duro lavoro avrà finalmente una nuova occasione in Formula 1.
Questa gara di Abu Dhabi sarà dunque proiettata nel futuro, con l’emozione di una nuova stagione di cui si avrà un’anteprima già nei test Pirelli di martedì e mercoledì, ma anche legata al passato, con i saluti a chi nel 2019 non sarà sulla griglia di partenza del Gran Premio d’Australia.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Gli ultimi articoli

Stock images by Depositphotos