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venerdì, Maggio 3, 2024

Crisi a Lacco Ameno. Giosi Ferrandino: “Non entro nel merito, ma non c’erano ragioni politiche”

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Nessun endorsement a Giacomo Pascale, nessun attacco diretto agli “altri”, ma con un intervento da “mediano”, Giosi Ferrandino commenta la crisi politica di Lacco Ameno.

“Ci sono atti – inizia l’eurodeputato del PD – che incidono sul futuro di una comunità più di altri. E la sfiducia di un sindaco è uno di questi. L’arrivo di un commissario prefettizio è, oltre che un aspetto tecnico della vita amministrativa, l’epilogo di una vicenda politica. Della rottura di quel rapporto di forze che tiene insieme la maggioranza alla guida di quello stesso Ente. La sfiducia a un sindaco – sottolinea l’ex primo cittadino di Ischia e Casamicciola – è un atto serio che non va mai preso alla leggerezza perché riflette degli effetti diretti sulla vita vera, e non solo sulla politica, di una comunità. In alcuni casi si mette a rischio una popolazione e una comunità. In altri, invece, può rilevarsi come un toccasana».

Giosi Ferrandino, entra nel vivo: “Il mio non è un endorsement a Giacomo Pascale – chiarisce senza mezzi termini -, conoscente di lunga data e ne voglio mettere becco in quelle che sono le dinamiche politiche di Lacco Ameno, ma credo che quello che sia successo a Lacco Ameno meriti chiarezza. Diciamocelo, Giacomo Pascale è stato sfiduciato in seguito ad un gioco di potere. La sua amministrazione non era ferma, viveva un momento di navigazione di crociera tranquilla nonostante stesse nei mari del post terremoto e con tante emergenze da affrontare e risolvere. Devo dire – continua Ferrandino – che persino i cittadini di Casamicciola si appoggiavano a Giacomo per il terremoto invece che alla propria amministrazione. Siamo onesti, a Lacco Ameno, non c’erano i presupposti per una sfiducia per cattiva amministrazione.

Con la nomina e l’insediamento del commissario Simonetta Calcaterra inizia una nuova pagina per il destino di Lacco Ameno mentre si accende la campagna elettorale in vista del voto della prossima primavera. La mia speranza – conclude -, personale e da eurodeputato è che in questi mesi, si continui a tenere alta l’attenzione. Il post sisma, le sorti degli sfollati, la rivoluzione del contributo autonomo, la ricostruzione, la depurazione, la prossima stagione turistica sono punti delicati e fondamentali che vanno affrontati con rigore tecnico ma anche con la visione politica di un paese moderno, dinamico e pronto a dare risposte e soluzioni.

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