“Avevamo quasi 30mila persone in ospedale e ora ne abbiamo meno di 1500. Avevamo oltre tremila persone in terapia intensiva e ore ne abbiamo intorno ai 200. E’ una situazione notevolmente cambiata in positivo”, ha proseguito il ministro, che però ha ribadito: “Non dobbiamo assolutamente considerare vinta questa sfida, dobbiamo procedere sul terreno della gradualità e della massima attenzione, anche alla luce della presenza di nuove varianti da monitorare con la massima attenzione e che non ci fanno stare tranquilli”.
(ITALPRESS).