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giovedì, Maggio 2, 2024

Corso BLSD gratuito con il Progetto “Procida Isola Cardio Protetta”

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Ass. Rossella Lauro: “Nuovi defibrillatori e corsi per chi vorrà”

Otto nuovi defibrillatori sparsi sull’isola che si andranno ad aggiungere a quelli già presenti e corso BLSD.  Il progetto Procida “Isola Cardio Protetta” prende sempre più forma, dopo la donazione di nuove apparecchiature da parte di Croce Rossa Italiana e Fondazione Philips.

A rappresentare l’iniziativa l’assessore Rossella Lauro:

“Nel mese di novembre verranno attivati i corsi per imparare ad utilizzare in modo corretto i defibrillatori.

L’iniziativa, gratuita e riconosciuta dalla Regione Campania, rientra nell’ambito del progetto finanziato dalla Fondazione Philips e Croce Rossa Italiana.  Nella sala consiliare del Comune di Procida è stata presentata l’iniziativa il 21 settembre con la donazione di ben 8 defibrillatori.

Con delibera di Giunta ho voluto dare indirizzo nell’individuare le 8 postazioni distribuite sul nostro territorio e ho chiesto di avviare un avviso pubblico per dare la possibilità a chi vive sulla nostra isola di partecipare al corso.

I defibrillatori verranno installati all’esterno nei pressi di:

– Vivara – Palazzo d’Avalos – Piazza della Repubblica – Piazza dei Martiri – San Giacomo

– Palestra scuola capoluogo – Centro polivalente – Campo sportivo

A tutte le persone, rappresentanti di associazioni, di enti e di istituzioni sarà possibile partecipare al corso compilando i documenti e inviando la domanda al Protocollo del Comune”.

Corso BLSD: cos’è e cosa cambia rispetto al primo soccorso

l Basic Life Support with Defibrillation si focalizza su un aspetto specifico, ovvero il corretto uso del defibrillatore nei confronti di soggetti in arresto cardio-respiratorio.

La formazione BLSD si distingue innanzitutto per i destinatari a cui è rivolta: personale sanitario oppure operatori laici, per i quali la durata della formazione è rispettivamente di 8 e 5 ore. In entrambi i casi la formazione è soprattutto pratica, e permette di capire come intervenire tempestivamente con il defibrillatore.

Normalmente, nelle aziende il corso di riferimento è quello per laici, in quanto è dedicato a personale non sanitario. È però importante ricordare che, a differenza del corso di primo soccorso aziendale, non si tratta di un tipo di formazione obbligatoria per le aziende, o almeno non per tutte. Infatti, esse possono scegliere se dotarsi o meno di un defibrillatore, quindi se non lo hanno non vi è l’obbligo di formazione. Vi sono tuttavia dei contesti nei quali la presenza del defibrillatore è obbligatoria, ovvero:

uffici della pubblica amministrazione con almeno 15 dipendenti e con servizi aperti al pubblico;porti, aeroporti e stazioni ferroviarie;

aerei, treni e navi con percorrenza continuata – senza possibilità di fermate intermedie – di almeno 2 ore;società sportive dilettantistiche e professionistiche.

È chiaro, dunque, come in questi casi siano richiesti anche degli operatori BLSD, opportunamente formati, in grado di usare il defibrillatore.

Al di là degli obblighi di legge, tuttavia, data l’importanza vitale (nel vero senso della parola!) di questo strumento, sarebbe consigliabile che anche le aziende private fornissero la formazione BLSD ai propri lavoratori. Già in molte imprese viene fornito gratuitamente questo tipo di corso ai dipendenti che vogliono aderire su base volontaria.

Cos’è un Defibrillatore semiautomatico esterno (DAE)

Un defibrillatore semiautomatico esterno (DAE) si caratterizza per essere uno strumento efficace, sicuro e semplice da usare anche per il personale non sanitario, sebbene richieda appunto un minimo di formazione all’utilizzo.

Il DAE è dotato di un’unità centrale, che analizza il ritmo cardiaco del paziente, e piastre (o elettrodi) in grado di trasmettere le scariche elettriche quando necessario. A differenza dei modelli completamente automatici, che rilevano il ritmo cardiaco e si occupano anche di erogare la scarica elettrica in caso di arresto cardiaco, i defibrillatori semiautomatici richiedono comunque l’intervento della persona per l’attivazione della scarica (su indicazione dello strumento).

Questa modalità è considerata quindi più sicura, in quanto è l’operatore ad essere responsabile della corretta esecuzione della manovra. Infatti, come specificato anche nel Decreto 18 marzo 2011, all’allegato A, “L’operatore che somministra lo shock elettrico con il defibrillatore semiautomatico è responsabile, non della corretta indicazione di somministrazione dello shock che è determinato dall’apparecchio, ma della esecuzione di questa manovra in condizioni di sicurezza per lo stesso e per tutte le persone presenti intorno al paziente”.

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