fbpx
domenica, Maggio 19, 2024

CARTE FALSE! Il grande falso dell’area di rifiuti a cava dell’isola

Gli ultimi articoli

 

Gaetano Di Meglio | C’è poco da commentare, la giunta del comune di Forio ha approvato un mucchio di carte false e le ha trasformate in atti ufficiali. Carte false nel vero senso della parola. E, questa volta, i falsi dell’amministrazione di Del Deo, sono volati direttamente dinanzi al TAR Campania, nei “motivi aggiunti” del ricorso presentato dagli albergatori contro la decisione del comune di Forio di istituire un centro raccolta proprio su Cava dell’Isola.
Onde evitare che i commenti di chi scrive possano rendere personalistica il racconto, vi riporto ampi stralci del ricorso presentato al TAR. Una verità, quella che diversi albergatori hanno sottoscritto e inviato ai giudici amministrativi che merita molta attenzione.

MACROSCOPICA “IMMUTATIO VERI”
«All’uopo – si legge nel ricorso presentato – premettono che i presenti motivi aggiunti si rendono necessari perché il comune di Forio, nell’evadere, in data 4 e 28.4.2017, l’istanza di accesso del 10.2.2017, prot. 4301, presentata dai ricorrenti Ermando Mennella, Andrea Monte e Maria Luisa Di Meglio, ha consegnato loro copia conforme degli atti richiamati nella deliberazione n. 157/2016, dai quali, come meglio si vedrà in seguito, emerge, oltre ogni immaginazione, una macroscopica “immutatio veri”, unitamente a plurime violazioni di legge e a vari profili di eccesso di potere che rendono la deliberazione medesima non solo illegittima ma addirittura nulla ed improduttiva di effetti».

I motivi e i “reati” sono diversi e, tra tutti, emergono l’occultamento della situazione reale, lo sviamento ed abuso del potere pubblico autoritativo e certificativo, nonché la falsità dei presupposti.

ATTENTI ALLE DATE: 20 DICEMBRE 2016
«Con delibera di Giunta, la n. 157 del 20.12.2016, il comune di Forio ha approvato, su proposta del Sindaco ed in via tecnica ed economica, il progetto esecutivo dei lavori di adeguamento di un’area di parcheggio da destinarsi ad area di sosta per i mezzi N.U. e Centro di Raccolta R.S.U. – Progetto Definitivo.
Dove si è precisato, tra l’altro, che: il 10.12.2016, il Responsabile del I Settore, ing. Luca De Girolamo, ha incaricato il Responsabile del VII Settore, arch. Nicola Regine, per la redazione progettuale dei previsti lavori; che il 12.12.2016, l’arch. Nicola Regine ha comunicato di aver trasferito al III Settore del comune di Forio la documentazione relativa al progetto e che il quadro economico, era di complessivi € 136.658,09. Nella proposta sono state richiamate, inoltre, le note seguenti: prot. 26507 del 12.12.2016, sulla mancanza di un’area di sosta mezzi raccolta R.S.U. e di un Centro Raccolta Rifiuti; prot. 26926 del 15.9.2016, con la quale il Sindaco ha disposto di sistemare il Piazzale di Cava dell’Isola quale area di sosta mezzi raccolta R.S.U., in attesa della realizzazione del Centro Raccolta Rifiuti; prot. 27534 del 22.9.2016, di incarico al Capo del I Settore per la progettazione della sistemazione del Piazzale di Cava dell’Isola.»

INIZIANO I FALSI!
«A seguito dell’accesso agli atti – le accusa diventano gravi e serie – è emerso, che gli elaborati progettuali approvati risultano sorprendentemente: carenti e di livello assolutamente inadeguato» e fin qui non ci sarebbe nulla da eccepire oltre l’incapacità degli estensori, ma cosa molto più grave è che gli stessi sono stati «confezionati – si legge -, in piccola parte in epoca (2014) di gran lunga antecedente a quella dell’incarico (ottobre 2016), in gran parte in epoca (marzo 2017 e aprile 2017) successiva, sia a quella (20.12.2016) di formazione della delibera che approvava gli stessi»
In sostanza, per quanto riportato dagli elaborati consegnati, la Giunta ha approvato, in data 20.12.2016, un progetto che a quella data non esisteva ancora e non esisteva neanche alla data della nota con cui il Responsabile dell’U.T.C. ha comunicato ai ricorrenti che gli atti erano disponibili presso l’U.T.C. stesso, ovvero il 10.3.2017!
Ma c’è ancora. Del Deo ha approvato il progetto di Cava dell’Isola con atti «riferiti perfino a tutt’altra opera, al centro raccolta in località Casale – Palazzetto dello Sport. In definitiva – si legge ancora -, può già anticiparsi che la deliberazione impugnata, prima ancora che illegittima, è affetta da patente nullità, risultando, alla data di approvazione della stessa (20.12.2016), inesistenti gran parte degli elaborati che l’amministrazione comunale ha dichiarato, contrariamente al vero, di aver approvato in quanto acquisiti agli atti e, come tali, preesistenti.»

I FALSI IN DETTAGLIO
«Il dedotto vizio – accusano gli albergatori -, per difetto di un elemento essenziale quale è, appunto, l’oggetto dell’atto, è, nella specie, pienamente sussistente in quanto con la deliberazione n. 157/2016 risultano approvati, come si è visto, elaborati progettuali che non esistevano nemmeno al momento della loro approvazione.
Infatti, per quanto riportato sugli stessi elaborati, risulta dimostrato “per tabulas” che la Giunta Municipale ha approvato, in data 20.12.2016, un progetto che a quella data non esisteva ancora e che – a ben vedere – non esisteva nemmeno alla data del 10.3.2017, allorquando il Responsabile dell’U.T.C. ha comunicato ai ricorrenti l’accoglimento della istanza di accesso agli atti presentata, come già detto, il 10.2.2017.

I GRAFICI SBAGLIATI
– l’elaborato grafico riporta la data maggio 2017 con l’ultima cifra (7) chiaramente corretta ed è corredato da: ortofoto riproducente lo stato attuale dei luoghi, invero costituita da foto satellitare ricavata da google earth risalente al 2013, riproducente, in modo non corrispondente al vero (rispetto all’attualità), un’area aperta destinata a parcheggio pubblico, priva di qualsiasi manufatto o struttura e non ancora destinata a centro di raccolta o parcheggio automezzi della N.U., quando, invece, l’area in questione, come accertato direttamente sui luoghi, è, allo stato, interamente utilizzata per la sosta automezzi della N.U., chiusa con cancelli in corrispondenza di entrambi gli accessi, ed anche interessata dalla presenza di manufatti prefabbricati, non riportati sull’elaborato di rilievo;
planimetria di progetto in scala 1/200, priva di qualsiasi minima indicazione delle opere previste (pavimentazioni, recinzioni, impianti anche fognari, box prefabbricati, ecc.);
prospetto su via Mazzella in scala 1/100, riportante solo i due cancelli e la siepe; particolari pali di illuminazione e accessi in scala 1:50;
– il medesimo elaborato grafico fuori scala, in formato A3, riporta la data maggio 2014 (a fronte di un incarico che avrebbe dovuto essere conferito successivamente al 10.10.2016), ad ulteriore conferma che, per la rappresentazione dello stato attuale dei luoghi, è stata utilizzata una foto satellitare risalente al 2013;
– la relazione tecnica è composta di una pagina e priva di data; con essa, per di più, oltre ad affermarsi, in modo non corrispondente al vero (rispetto all’attualità), che l’area era utilizzata come parcheggio e solo parzialmente adibita a parcheggio dei mezzi della N.U., vengono semplicemente elencati, senza alcuna specificazione tecnico-costruttiva, gli interventi seguenti: sistemazione della pavimentazione; recinzione e due varchi carrabili; fascia verde della altezza di mt 2,00 su tutta l’area (sull’elaborato grafico la fascia verde è prevista solo lungo il confine con via Mazzella); impianto di videosorveglianza, impianto antincendio ed illuminazione notturna (di tali impianti, a parte la indicazione della tipologia del palo di illuminazione, non vi è traccia alcuna sul grafico); trattamento dei reflui provenienti dall’impianto, anche quelli di origine meteorica, prima del recapito in pubblica fognatura (anche di tale impianto non vi è traccia alcuna sul grafico); box prefabbricati adibiti a guardiania, uffici e servizi (anche dei box non vi è traccia alcuna sul grafico);
– il quadro economico è privo di data;
– il capitolato speciale di appalto, privo di data, è chiaramente riferito a tutt’altra opera (realizzazione di un Centro di Raccolta dei Rifiuti Urbani … nell’area di proprietà comunale in località Casale nelle adiacenze del Palazzetto dello Sport), contenendo, tra l’altro, tabelle riepilogative tra loro incoerenti e l’indicazione di un totale lavori di ben € 213.642,00 di gran lunga superiore a quello previsto in delibera;
il piano di sicurezza e coordinamento reca la data del 14.3.2017 (a fronte di una deliberazione di approvazione del 20.12.2016) e, all’interno, la data del 4.11.2013 quale data di conferimento dell’incarico (a fronte di un incarico che, come sopra sottolineato, avrebbe dovuto essere conferito successivamente al 10.10.2016), pur esso riferito a tutt’altra opera, in particolare alla realizzazione di un Centro di Raccolta dei Rifiuti Urbani … nell’area di proprietà comunale in località Casale nelle adiacenze del Palazzetto dello Sport;
– il computo metrico reca la data del 13.3.2017 sia sul frontespizio che all’ultima pagina (a fronte di una delibera di approvazione del 20.12.2016) ed è assolutamente approssimativo, incompleto e privo di analitiche misurazioni ed analisi nuovi prezzi;
la stima “incidenza manodopera”, pur essa recante la data del 13.3.2017 sia sul frontespizio che all’ultima pagina (a fronte di una delibera di approvazione del 20.12.2016), è assolutamente approssimativa, incompleta e priva di analitiche misurazioni ed analisi nuovi prezzi;
– la stima “incidenza sicurezza”, pur essa recante la data del 13.3.2017 sia sul frontespizio che all’ultima pagina (a fronte di una delibera di approvazione del 20.12.2016), è assolutamente approssimativa, incompleta e priva di analitiche misurazioni ed analisi nuovi prezzi;
– il crono programma lavori è privo di data;
– l’elenco prezzi redatto dal Responsabile del VII Settore del comune di Forio, pur approvato con la deliberazione n. 157/16, è stato invece redatto solo in data 27.4.2017 (del resto, nella redazione di tale prezzario, il funzionario redigente fa espresso riferimento alla “Tabella Prezzi 1° gennaio 2017 P.P.O.O. per la Campania”).
Come già puntualizzato, inoltre, i medesimi atti sono riferiti perfino a tutt’altra opera (Centro Raccolta in località Casale – Palazzetto dello Sport).
Da ciò l’impossibilità di evincere la concreta realtà materiale e giuridica sulla quale la deliberazione in questione sarebbe concretamente destinata ad incidere.
Può, quindi, conclusivamente ribadirsi che l’atto deliberativo in esame, recante “l’approvazione del progetto di adeguamento di un’area di parcheggio in località Cava dell’Isola finalizzato all’utilizzo della stessa quale area di sosta automezzi N.U. e Centro di Raccolta R.S.U.”, è radicalmente nullo, risultando, alla data di approvazione (20.12.2016), inesistenti gran parte degli elaborati che l’amministrazione comunale ha dichiarato di aver approvato».

IL FALSO CERTIFICATO DAL SOFTWARE
«Solo per mero tuziorismo e a conferma che le date apposte sugli elaborati consegnati in copia conforme ai ricorrenti non sono frutto di mero errore materiale, va chiarito che l’ing. Benito Trani, nella relazione di perizia del 29.4.2017, che si deposita in giudizio, ha accertato e asseverato che tali elaborati sono stati redatti utilizzando il programma Primus che riporta in automatico la data di redazione degli stessi, sicché, anche a voler prescindere dall’inoppugnabile prova grafica, avente indiscutibile valenza certificativa e confessoria, nessun dubbio può residuare anche sotto tale profilo».

INCOMPETENZA DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO TUTELA PAESAGGIO
Ma la sequela di fatti strani in questa vicenda, sporca, non termina. Anzi. Gli albergatori, infatti, puntano il dito anche sul ruolo dei vari dirigenti.
«dalla documentazione richiamata – si legge – nella deliberazione de qua emerge che, con nota prot. n. 29356 del 10.10.2016, il Responsabile del I Settore del comune di Forio, ing. Luca De Girolamo, investito direttamente dal Sindaco di redigere il progetto, ha solo proposto il nominativo dell’arch. Nicola Regine, dallo stesso ritenuto soggetto “che vanta una competenza specifica in tale campo …”. Tuttavia, a tale proposta nominativa non ha mai fatto seguito, contrariamente a quanto affermato nella proposta di deliberazione approvata dalla G.M., alcun formale atto di conferimento incarico in favore del predetto funzionario, il quale, pertanto, ha redatto il progetto di che trattasi senza averne alcun titolo e, pertanto, in carenza di potere».
Non a caso, con nota del prot. n. 27534 del 22.9.2016, il Responsabile del Settore Ragioneria, Tributi e Personale del comune di Forio ha invitato proprio il Dirigente del I Settore (Edilizia Pubblica) alla “immediata progettazione della sistemazione del piazzale di Cava dell’Isola”.

CONTRADDITTORIETÀ CON PRECEDENTI MANIFESTAZIONI
E, per non farci mancare niente, le carte false approvate vanno in contrasto anche con quanto precedentemente approvato dallo stesso comune
«La deliberazione di G.M. n. 157/2016 non si sottrae a censura anche per aver destinato, in via definitiva, “il Parcheggio di Cava dell’Isola in oggetto a centro di raccolta ai sensi del D.M. 8 aprile 2008”, sebbene il responsabile del Settore Ragioneria, Tributi e Personale del comune di Forio, con nota prot. n. 26507 del 12.9.2016, avesse in precedenza ammonito l’amministrazione comunale che alcun Centro di Raccolta Comunale avrebbe potuto essere realizzato sino a quando non fosse stato adottato il Piano regolatore».

CONTRAVVENZIONE ALLA PUBBLICA FEDE DOCUMENTALE: SI FALSIFICA ANCHE LA REALTà
Il “progetto approvato” con la deliberazione di G.M. n. 157/2016 così descrive nella corrispondente relazione lo stato dei luoghi: «L’area interessata dall’intervento è di proprietà comunale ed è ubicata nel Comune di Forio in località Cava dell’Isola. Più precisamente essa è utilizzata come parcheggio. Il lato Est confina con la strada comunale Giovanni Mazzella ed il resto del perimetro lambisce proprietà anche private che degradano a valle verso la spiaggia. L’area si presenta pianeggiante senza significativi cambi di quota. Attualmente la stessa si presenta pavimentata in conglomerato bituminoso ed è schermata su via G. Mazzella da una quinta verde costituita da siepi. La stessa area è parzialmente adibita a parcheggio dei mezzi della N.U.”. Inoltre, l’elaborato grafico rappresenta quale stato attuale un ortofoto in scala 1:200.
Effettuato un accertamento sui luoghi e visionati gli stessi dalla pubblica via G. Mazzella, l’ing. Benito Trani, nella propria relazione di perizia, ha affermato che quanto riportato sugli elaborati progettuali come stato attuale non corrisponde all’effettivo stato attuale, in quanto:
«l’ortofoto riportata sull’elaborato grafico come stato attuale, con l’area destinata a parcheggio pubblico completamente aperto, riproduce uno stato dei luoghi risalente al 2013; l’area di parcheggio in questione, allo stato, è interamente (e non parzialmente come riportato in relazione) utilizzata per la sosta automezzi della N.U., chiusa con cancelli in corrispondenza di entrambi gli accessi;- all’interno dell’area risultano anche sistemati manufatti prefabbricati, non riportati sull’elaborato di rilievo, né descritti in relazione».

UN GUAZZABUGLIO
La conclusione dell’ing Trani merita la trascrizione integrale: «L’esame congiunto degli atti progettuali impugnati e dei rilievi fotografici evidenzia, altresì, che, nel caso in esame, ci si trova di fronte ad un incredibile guazzabuglio, con dichiarazioni menzognere e confezionamento di elaborati progettuali carenti e di livello assolutamente inadeguato.»

E, tra carte false e guazzabugli è anche opportuno sottolineare come e quanto sia grave che il progetto approvato da Francesco Del Deo e dalla sua giunta sia carente anche sotto altri molteplici aspetti tecnici. Leggiamone alcuni.

GESTIONE ACQUE INEFFICACE E ALTRE NORME VIOLATE
L’elaborato grafico progettuale non riporta alcun sistema di gestione delle acque meteoriche e di quelle provenienti dalle zone di raccolta dei rifiuti. Il computo metrico prevede la semplice installazione di una vasca disoleatrice, oltre ad un serbatoio di accumulo per la piazzola di travaso, in assenza di ogni preventivo dimensionamento. La relazione tecnica prevede poi il recapito in pubblica fognatura. Premesso che sia le acque di prima pioggia sia i percolamenti prodotti dal Centro Raccolta Rifiuti, anche per quanto stabilito dal Regolamento Locale, rientrano tra le acque reflue industriali, necessitando lo smaltimento delle stesse in pubblica fognatura di specifica autorizzazione, allo stato mancante, e che il sistema depurativo previsto non risulta affatto idoneo, non potendosi l’adeguato trattamento (grigliatura; sedimentazione; filtrazione a coalescenza; disoleazione; trattamenti chimici; ecc.) limitarsi alla semplice disoleazione, non può esservi dubbio alcuno sulla violazione, nella specie, anche delle prescrizioni dettate in relazione all’obbligo di munirsi di idoneo sistema di gestione delle acque meteoriche e di quelle provenienti dalle zone di raccolta dei rifiuti.
– In violazione della richiamata norma, l’elaborato progettuale prevede la realizzazione di recinzione di altezza non inferiore a 2 metri e di adeguata barriera esterna, realizzata con siepi e/o alberature o schermi mobili, atta a minimizzare l’impatto visivo dell’impianto, solo lungo il lato dell’area confinante con via Mazzella e non invece, come prescritto, lungo l’intero perimetro dell’area.
La norma in questione, al punto 2.4, prescrive, inoltre, l’obbligo della redazione del piano di ripristino della fruibilità del sito, a chiusura dell’impianto. In violazione di tale norma, non è stato predisposto alcun piano di ripristino della fruibilità del sito.
La stessa norma, al punto 3.1, prevede, altresì, la strutturazione del centro con previsione di una zona di conferimento rifiuti, protetta mediante copertura fissa o mobile dagli agenti atmosferici, attrezzata con contenitori posti su superficie impermeabilizzata e dotata di opportuna pendenza, in modo da convogliare eventuali sversamenti accidentali ad un pozzetto di raccolta a tenuta stagna.
Ebbene, anche tale norma risulta violata, non essendo previsti né la copertura (fissa o mobile) né singole vasche di contenimento.

IL PROGETTO VIOLA IL PTP
«L’area in questione – si legge ancora – ricade in zona P.I. del vigente P.T.P. e, pertanto (non rientrando tra le zone R.U.A. dei centri urbani), anche al di fuori della perimetrazione dei centri abitati.
Nella fattispecie, in violazione della normativa citata, il previsto Centro di Raccolta:
– ricadendo al di fuori della perimetrazione dei centri abitati (individuati nelle zone R.U.A. del vigente P.T.P.), non rispetta le distanze minime (metri 20.00) prescritte dal D.M. n. 1404/1968;
– ricadendo in zona di Protezione Integrale del vigente P.T.P., non rispetta le prescrizioni dettate dall’art. 11 delle norme di attuazione che consentono solo interventi di conservazione e miglioramento del verde ed uso agricolo del suolo;
– non rientra, per sua natura e caratteristiche, tra le opere pubbliche e di interesse pubblico per le quali è prevista la deroga di cui all’art. 17 delle norme di attuazione del P.T.P. e, comunque, non risulta acquisita la preventiva autorizzazione del Ministero BB.CC.AA. sulla localizzazione, ai sensi delle circolari P.C.M. n. 1.1.2/3763/6 del 20.4.82 e n. 3763/6 del 24.6.82, né l’obbligatoria autorizzazione ex art. 146 D.Lgs. 42/04, non rientrando – l’opera in questione – tra le fattispecie di esclusione di cui all’art. 149 stesso decreto, né tra le fattispecie di cui all’Allegato A al d.P.R. n. 31/2017, tra l’altro successivo alla data di approvazione della delibera;
– non risultando la localizzazione dell’impianto prevista negli strumenti di pianificazione e di attuazione della pianificazione, andava, tutto al più, seguita la procedura del permesso in deroga di cui all’art. 14 del d.P.R. 380/01, con approvazione del progetto da parte del Consiglio Comunale e non della Giunta»

Fin qui quanto gli albergatori mettono in evidenza e quanto chiedono di valutare al TAR Campania per rendere nullo il progetto definitivo con cui Del Deo autorizza, di fatto, la permanenza dei compattatori a Cava dell’Isola. E, se questo è l’aspetto amministrativo e se quanto denunciato dagli albergatori è vero, sia chi scrive sia chi legge si chiede: ma non ci troviamo davanti a qualche reato penale?
E’ lecito che una pubblica amministrazione approvi una delibera di giunta con atti che non esistono e che sono relativi ad altri lavori? Un guazzabuglio, scrive Benito Trani, e forse ha ragione, ma la sensazione di trovarsi davanti a vere e proprie CARTE FALSE è, decisamente, più forte e veritiera. E, al netto di ogni valutazione politica, sembra che questa volta siano gli atti a dimostrare che qualcuno, a Forio, ha barato e lo ha fatto alla grande!

1 COMMENT

  1. scusate,
    perché non vi noleggiate una bella nave , la ormeggiate fuori il porto di forio e a bordo fate
    quello che volete??
    in nessuna parte del mondo ho visto una situazione simile a quella di forio, un panorama unico al mondo
    offuscato da automezzi e monnezza di ogni tipo,i cittadini di forio dovrebbero essere tutelati dai loro politici e non dagli albergatori

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Gli ultimi articoli

Stock images by Depositphotos