Loredana Cimmino, Gianni Carcaterra e Antonio Conte devono farne di strada per contare più di Giosy Ferrandino nel PD. Dopo la deblacle casamicciolese durante registrato alla convenzione per le primarie di Orlando, Renzi e Emiliano ecco che il voto per la formazione dell’assemblea nazionale del PD, quella composta dai mille rappresentanti, vede nuovamente Giosi Ferrandino al centro dei pesi che contano nel partito democratico.
Seconda, dietro la nomina di Vincenzo Figliolia, attuale sindaco di Pozzuoli, nella lista di Renzi sarà eletta l’assessora ischitana, Carmen Criscuolo. Dietro la giovane “rampolla” di casa Ferrandino si dovrebbe piazzare il sindaco di Procida, Dino Ambrosino. In quota Orlando, invece, sarà la volta di Giusy Iacono, l’avvocato casamicciolese compagna del delegato regionale Francesco Mennella.
Giosi Ferrandino piazza due “lady” nelle posizioni che contano e si riprende lo scettro del partito sull’isola. Per i politicozzi locali, abituati alle cofecchie di Piazza Marina, anche questa volta è andata male.
L’assemblea nazionale del PD, è il massimo organismo democratico del partito nei periodi di tempo che separano un congresso da un altro, una sorta di parlamento. L’Assemblea è composta da mille persone, elette alle primarie con le liste collegate ai candidati alla segreteria, cui si aggiungono trecento rappresentanti eletti in concomitanza con le elezioni delle Assemblee regionali. Si aggiungono poi cento componenti eletti dai parlamentari (nazionali ed europei del PD) e un numero variabile di altri rappresentanti legati alle componenti che derivano dalle candidature alla Segreteria nazionale. In tutto in Assemblea ci sono quindi circa 1400 persone. L’Assemblea serve per indicare gli indirizzi sulla politica e sull’organizzazione del PD. Le decisioni vengono prese attraverso la votazione di mozioni, ordini del giorno e risoluzioni in speciali Commissioni permanenti o attraverso riunioni plenarie. Dura in carica quattro anni.
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