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venerdì, Maggio 3, 2024

AMP Regno di Nettuno, i sindaci convocati a Roma dalla Giarratano

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I primi cittadini isolani hanno espresso la volontà di porre in essere tutte le procedure per la rimozione delle difficoltà e delle criticità che avevano portato al commissariamento dell’importante organismo

 

Eppur si muove. Eggià. In questo caldissimo giugno 2017 l’Area Marina Protetta torna a far parlare di sé ma non per quanto riguarda le attività in mare e i laboratori didattico-formativi rivolti a ragazzi e adulti, ma per un aspetto più operativo: i sindaci saranno i protagonisti di un importante incontro a Roma presso il ministero dell’Ambiente dove discuteranno della futura gestione dell’Area Marina Protetta che lambisce la nostra isola e quella di Procida. Usciremo dal commissariamento in cui il grande organismo era stato catapultato? Vedremo.

Facendo seguito, infatti, alla riunione dello scorso 15 maggio 2017 svoltasi presso la Capitaneria di Porto di Napoli, è arrivata nei giorni scorsi, a firma del Direttore Generale, la dott.ssa Giarratano, la convocazione per il prossimo lunedì 19 giugno alle ore12.00 presso gli uffici romani del Ministero.

Le amministrazioni comunali isolane, durante la riunione con la Capitaneria di Porto di Napoli, che gestisce attualmente l’Area Marina Protetta “Regno di Nettuno”, infatti, avevano tutte dichiarato di voler porre in essere tutte le procedure utili affinchè si possa avviare un percorso che porti al superamento delle criticità emerse nella gestione dell’AMP.

Una richiesta accolta in modo davvero positivo dal Ministero dell’Ambiente che non ha tardato a convocare l’incontro presso la stanza 566 in quel di Roma.

L’AMP, quindi, dopo i rinnovi e gli innesti in pianta organica subiti dal Consorzio Regno di Nettuno, potrebbe ripartire con una gestione non più calata dall’alto ma territoriale, affidata a rappresentanti dei comuni, formula che però, in passato, non aveva un granchè funzionato…

Giungeranno buone nuove da Roma lunedì? Lo speriamo, anche perché l’AMP potrebbe davvero rappresentare un trampolino di lancio per la nostra isola non solo da un punto di vista naturalistico ma anche e soprattutto un aumento dei livelli occupazionali in aree ad oggi un po’ ferme.

 

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