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giovedì, Maggio 2, 2024

Affidabilità in rete: licenze e certificazioni

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Come molti, se non tutti, avranno avuto modo di constatare, i vantaggi di internet e dei servizi online sono innumerevoli: maggiore possibilità di scelta, tempi rapidi, risorse infinite a propria disposizione. Eppure, la rete presenta allo stesso tempo anche molte insidie, che possono minare la sicurezza degli utenti meno avvezzi all’uso di questo strumento. Nonostante ciò, sono tanti gli strumenti per valutare l’affidabilità di un sito web, così come i modi per capire se un’azienda sia in linea con i propri principi. Tra questi, le licenze e le certificazioni, due delle principali garanzie di sicurezza e attendibilità.

Licenze online: alcuni esempi


Fonte: Pixabay


Le licenze, come indica lo stesso significato della parola, sono delle vere e proprie garanzie in grado di certificare che qualcuno abbia l’autorizzazione e la competenza per fare qualcosa. Di esempi di licenze ne esistono molti anche in rete. A essere impiegata sulle piattaforme di intrattenimento online è, ad esempio, la licenza ADM, fondamentale per chiunque voglia aprire un casinò online in Italia. Come spiegato in un approfondimento di Casinos al riguardo, infatti, la licenza ADM viene rilasciata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ed è obbligatoria per tutti gli operatori di casinò che desiderano offrire i propri servizi online. Verificare che un casinò riporti il logo e il numero di licenza ADM sulla propria homepage è quindi un modo più che sicuro per verificare la sua affidabilità. Cambiando settore, un altro tipo di licenza è invece quella di SIAE, necessaria per poter utilizzare sul web le opere tutelate dalla Società Italiana degli Autori ed Editori. Si tratta quindi di un tipo di licenza richiesta in prevalenza a coloro che possiedono una radio online, ma anche a portali, siti web e applicazioni che devono, per un motivo o per un altro, utilizzare opere musicali tutelate da SIAE.

Certificazioni in rete


Fonte: Pixabay

Oltre alle licenze, molto impiegate in rete sono anche le certificazioni. Tra queste, troviamo quelle utili ad attestare che un determinato marchio sia sostenibile, non sperimenti sugli animali o, ancora, che sia completamente vegano. Si tratta, quindi, di certificazioni utilizzate in prevalenza da chi si occupa di cosmetica o di prodotti per la bellezza e la cura della persona, ma anche da molti marchi di abbigliamento. Una di queste è la certificazione ICEA Bio Vegan, pensata per valorizzare sia i prodotti vegani che i prodotti bio-vegetariani, ovvero contenenti solo derivati animali biologici o provenienti da allevamenti che rispettano il benessere degli animali. Un altro tipo di certificato molto noto è il cosiddetto PSV (Plastica Seconda Vita), indirizzato a tutte le aziende che hanno a cuore la salute dell’ambiente e che producono, pertanto, prodotti creati con plastica riciclata: plastica proveniente da raccolta differenziata, plastica derivante da scarti industriali, ma anche plastica a contatto con il cibo.

Come evidente, conoscere queste certificazioni o prestare attenzione al fatto che un brand o una piattaforma le possieda o meno, è molto utile per farsi un’idea più precisa su una determinata realtà. In questo modo, navigare o fare acquisti in rete diventa molto più semplice e sicuro.

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