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martedì, Aprile 30, 2024

“Col cappello fotografi l’autorità e tu sei un amico”. Un ricordo di Gennaro Bonavoglia

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Gaetano Di Meglio | La foto più bella di Gennaro Bonavoglia, questa volta non del Maresciallo Maggiore, è quella scattata da Alfonso Mattera. Una foto chiara e schietta, nel riconoscibilissimo stile di Alfonso, attento fotografo della realtà e occhio sensibile dietro l’obiettivo che ci regala un aspetto importante di Gennaro.

Chi lo ha conosciuto e si è trovato ad interagire con lui si è reso conto di aver a che fare con una persona equilibrata, schietta e che non aveva problemi a vivere la dimensione militare e la dimensione civile. “Lazzarò, ricordo bene la foto” così mi ha scritto Alfonso. “Era la Vigilia di Natale e c’era il baccalà a Fontana. Gli mostrai la macchina mentre parlavamo per fargli capire che lo stavo per fotografare. Tolse il cappello e disse “Col cappello fotografi l’autorità e tu sei un amico”. Bella persona”. Chi non ha avuto la fortuna di incontrare Bonavoglia può capire da questa piccolo spunto chi fosse Gennaro. Un Carabiniere che ha riconquistato il rispetto per l’arma dei Carabinieri a Barano e Serrara Fontana.

Un rispetto che, in alcuni frangenti, purtroppo, avevano lasciato lo spazio ad altri ragionamenti. Gennaro era una persona buona. L’ho incontrato diverse volte e ho sempre avuto la sensazione di aver a che far con una persona seria.

La prima volta che ci siamo visti è stato in Caserma a Barano. Ero un po’ più giovane e un po’ impensierito per il motivo della convocazione. Seppe darmi fiducia in maniera molto naturale. E non dimentico. Una mattina, invece, al Bar Luisa, dopo una importante operazione antidroga, ci guardammo in faccia e ci trovammo a fare i conti con il concetto di “riconoscibilità”. Ad entrambi sarebbe piaciuto avere un ruolo meno evidente al fine di poter svolgere meglio i due rispettivi ruoli.

“Quando cammino per Barano – mi disse – sono sempre il Maresciallo. Alcune volte vorrei non esserlo per poter essere più efficace”. Già, anche a me piacerebbe essere meno riconoscibile però, poi, aggiunse: “Ora svolgiamo un altro compito, ora diamo corpo alla divisa che indossiamo anche quando senza divisa e non possiamo sbagliare”. Parole vere e che impegnano. Parole vere a cui Gennaro ha dato senso.

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