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giovedì, Maggio 2, 2024

Surf e Ischia, il legame che non ti aspetti

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Scivolare sulle onde: è questo il significato letterale della parola surf, uno degli sport acquatici più famosi e apprezzati al mondo. Cavalcare le onde non è più un’esclusiva delle spiagge hawaiane e australiane, ma è una tendenza che si sta affermando prepotentemente anche in Italia.

Con quasi 8000 km di costa e una frequenza media di 200 giorni di onde surfabili all’anno, l’Italia è divenuta una delle mete più ambite dai surfisti europei. Le caratteristiche climatiche di un bacino interno come il Mediterraneo non sono sicuramente paragonabili a quelle delle coste oceaniche, tuttavia per quella buona fetta di surfisti che non vanno alla spasmodica ricerca dell’onda regina le nostre coste si adattano perfettamente alla pratica di questo sport.

Le condizioni irregolari delle mareggiate e dei venti, oltre alle strutture balneari disseminate lungo le coste italiche, hanno trasformato il Mediterraneo, in un bacino particolarmente adatto alla pratica del surf, una considerazione che trova conferma anche nei dati statistici: il numero dei praticanti cresce annualmente con un tasso medio del 15%.

Vento e spiagge sono due caratteristiche peculiari che di certo non mancano a Ischia. L’isola è diventata una meta prediletta per chi ama fare surf. Ma quali sono le località più adatte? Molto dipende dalle condizioni del vento, che in un bacino ristretto come quello del Mar Tirreno sono soggette a bruschi cambiamenti di direzione. Ad esempio, con il grecale e la tramontana, diventa ideale la spiaggia dei Pescatori di Ischia, che si caratterizza per lo sfondo del Castello Aragonese. Con il maestrale, il ponente e il libeccio è consigliabile spostarsi sulla costa ovest dell’Isola, precisamente a Forio: Citara e la Chiaia sono le spiagge più adatte. Da non dimenticare però nemmeno i Maronti, l’arenile più grande dell’isola nel comune di Barano d’Ischia.

Ma cosa occorre per surfare in queste condizioni variabili di mare e di vento? Il primo passo è quello di acquistare la tavola giusta. Questa deve essere rapportata ad alcune caratteristiche morfologiche, in particolare il rail (bordo) e l’outline (forma perimetrale), parametri che influenzano il rilascio della tavola e il modo di cavalcare le onde. Un altro aspetto da non sottovalutare è la larghezza della tavola, dalla quale dipende la manovrabilità e la velocità della medesima. In condizione di onde basse, come quelle caratteristiche dell’isola ischitana, una maggiore larghezza della tavola è ottimale per surfare in condizioni di small waves.Il quarto parametro da prendere in considerazione è rappresentato dal rocker, che in termini tecnici rappresenta la curvatura della parte bagnata della tavola. Allo stesso modo della larghezza, la curvatura è direttamente proporzionale alla manovrabilità e caratterizzata da una correlazione inversa con la velocità.  L’ultimo fattore rilevante è rappresentato dal bottom della tavola, che può essere di tipo Flat (piatto e maneggevole), Single Concave (perfetto per onde lisce e non adatto quando il mare è increspato), Double Concave (ideale per tutte le condizioni) o a Vee (fondo a V per manovre estreme).

L’analisi congiunta di questi parametri è la chiave di volta per trovare la soluzione più adatta per surfare sull’Isola di Ischia, una meta low cost per tutti gli appassionati italiani e una sorta di trampolino di lancio per la sfida con le coste oceaniche.

 

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