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venerdì, Maggio 17, 2024

Problemi d’avviamento per il Triage al Rizzoli

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Lunghe attese e incomprensioni al Pronto Soccorso

 

Si è concluso, con un crescente malcontento, il terzo giorno di operatività del servizio di triage all’Ospedale Rizzoli. Durante tutta la giornata di ieri, infatti, la nuove procedure e la poca familiarità con il sistema informatico si è scontrato con l’ansia, il dolore e al fretta sia dei pazienti che dei propri familiari.

Una giornata da dimenticare per quanti hanno avuto necessità di essere visitati. Il nuovo sistema che è ancora fase di rodaggio prevede, infatti, una prima visita sommaria da parte degli operatori, una fase di visita vera e propria e una di osservazione. Un sistema che viene regolato da un sistema informatico che, oltre a scandire i tempi e a segnare i vari tipi di codici assegnati ai pazienti, gestisce il flusso. Una gestione che, però, stenta a partire e che si scontra con le apprensioni e le paure di chi si rivolge al pronto soccorso perché in malato.

Le lamentele di ieri sono state diverse. C’è chi ha atteso nove ore per sapere il risultato delle analisi degli enzimi e chi, invece, per una frattura ad un polso è entrato alle ore 11.00 ed è uscito alle ore 19.00. O chi, invece, per tornare a casa ha dovuto attendere l’arrivo delle 23.00. Era entrato in PS alle 16:45.

Speriamo che i problemi relativi al funzionamento e alla conoscenza del nuovo sistema finiscano quanto prima e che, una volta superata la difficoltà dei primi giorni – anche se il pronto soccorso non può avere di questi problemi – ci possa traghettare nella tanto sperata dimensione moderna dell’assistenza d’urgenza.

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