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sabato, Maggio 4, 2024

No alla caccia a Ischia, sul web parte la petizione

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Gli attivisti: “Vogliamo dare un segnale”. Pronta la lettera ai ministri Martina e Galletti

Poiane e falchi pellegrini. Aironi e gufi. Barbagianni e persino cicogne. Nella lunga (e poco edificante) teoria di uccelli appartenenti a specie protette impallinati, loro malgrado, mentre sorvolavano i boschi dell’isola non manca quasi nessuno. Né può dirsi iniziata col piede giusto, certo, l’attuale stagione venatoria, inaugurata da incidenti assai poco casuali a un falco pellegrino, a un gheppio e – in ultimo – a uno sparviere. Trasferiti tutti, con l’ausilio dell’Enpa, al Cras di Napoli, il centro veterinario Frullone nel quale l’ottimo Pasquale Raia compie i proverbiali salti mortali per salvare i rapaci impallinati sull’isola, e non solo.
Ma dopo gli appelli delle associazioni ambientaliste, Lipu in primis, arriva ora un’iniziativa dal basso che è già confluita nella petizione, promossa sul web, per dire “no” alla caccia. Una lettera indirizzata al ministro delle politiche agricole e forestali, Maurizio Martina, e al ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, Gian Luca Galletti, con la quale i firmatari (che sono già un centinaio) chiedono un’azione decisa per arginare le ricadute negative sull’ambiente del fenomeno della caccia sull’isola d’Ischia. Che, si legge in premessa, «è teatro di un’attività venatoria intensissima, sia nelle sue forme legali che illegali. A seguito dei recentissimi atti di dissennato bracconaggio verificatisi nell’isola – prosegue la missiva – e ricordando gli innumerevoli atti perpetrati nel passato, chiediamo ai Ministri di voler intervenire con azioni forti, educative in primis, rivolte ai giovani e giovanissimi, ma anche regolamentanti e repressive, per contrastare un fenomeno illegale dilagante che, ricordiamo, ha attirato sull’ isola anche l’attenzione dell’Unione Europea. Sottolineiamo – prosegue la petizione – che questo problema non è solo e principalmente una questione etica, di protezione dell’ambiente e di tutti gli esseri viventi che ne fanno parte, ma anche di importanza strategica, in un luogo che, per vocazione turistica, necessita di salvaguardare la propria immagine, in relazione ai tanti turisti che visitano Ischia ogni anno, e di rendere la permanenza sull’isola sicura e serena, sia per i visitatori che per i cittadini stabili».
A prescindere dall’esito di una petizione dal contenuto evidentemente molto generico, va formandosi un gruppo sempre più consistente di ambientalisti. Non casuale è tra l’altro la nascita del  profilo collettivo di Facebook “Ischia che non ama la caccia”.
«A 48 ore dalla nascita della pagina – scrivono gli attivisti – abbiamo raggiunto 301 adesioni – grazie anche agli amici non ischitani che hanno raccolto l’appello a sostenerci. Con la nostra petizione on line, che non ha valore legale, non possiamo modificare nulla ma vogliamo tastare il polso della situazione, sondare le tendenze e le posizioni ideologiche. Una petizione contro la caccia non serve certo a portare alla chiusura della caccia. Ci auguriamo che il legislatore voglia farlo, nel futuro, ma ad oggi la caccia è legale. E quindi possiamo incidere solo sulle mentalità, sperando che si arrivi alla meta finale, un passettino alla volta. Per questo, l’azione educativa è basilare. Possiamo solo combattere efficacemente, ora, contro il bracconaggio che, però, è già illegale e non è affatto tollerato ma è un limite facilmente eludibile. Potete firmare la petizione con serenità, quindi: servirà solo a far sentire la nostra voce un pochino più forte».
Dal canto suo, il composito mondo dei cosiddetti seguaci di Diana ha più volte, per la verità, preso le distanze dagli atti di inqualificabile bracconaggio, dei quali certo l’abbattimento di specie protette costituisce l’esempio più eclatante. «In relazione al susseguirsi di costanti rinvenimenti da parte di ambientalisti locali di specie di uccelli particolarmente protetti – ha per esempio sottolineato Antonio Buono – la Liberacaccia, seppur a conoscenza dei continui attacchi di gabbiani affamati verso qualsiasi specie di volatile, nel considerare un atto assolutamente gravissimo il solo pensare di poter sparare verso qualunque specie di rapace di cui tutti ne riconosciamo la “sacralità” universale, fa appello a tutti i propri cacciatori tesserati  e non, di segnalare non solo a codesta associazione, ma anche alle forze dell’ordine, eventuali soggetti che commettano tali esacerbanti e vili atti di vergognoso bracconaggio.
In modo particolare, la Liberacaccia (di cui Buono è vice presente) consapevole che tali disonorevoli gesti  screditano  tutta la categoria dei cacciatori,   nel rispetto delle regole non scritte e delle leggi vigenti, chiede a gran voce fattiva collaborazione affinchè chiunque commetta tali deplorevoli gesti possa essere non solo allontanato dai luoghi di caccia, ma soprattutto denunciato alle autorità competenti».

 

107 COMMENTS

  1. GRANDE INIZIATIVA!
    Al Cacciatore a Vita e tutti i suoi amici! Andatevene in Siria a sparare perché a Ischia non avete niente di che essere fieri.

  2. Cacciatore a Vita tu stesso stai per diventare una preda.
    Che bella figura di m…a.
    Ha ha ha ha ha ha

    • Ciao tonyischia, nel ringraziarti sempre per i gentili apprezzamenti che hai nei miei confronti, ti faccio notare che la tua presenza per lavoro negli stati uniti e’ sprecata. Se ritorni a lavorare ad Ischia, oltre a beneficiare di tutti gli eccellenti servizi di cui godiamo attualmente, d’estate potresti fare il bagno nello stesso mare di merda che riserviamo a noi tutti ed agli ignari avventori turisti. Saluti da Ischia.

  3. Forse, dico forse, in un momento cosi’ drammatico che vede il mondo intero in ansia per il terrorismo, dinanzi allo strazio ed alle lacrime, pensare ad una petizione per far chiudere la caccia sull’isola, e questo solo per qualche rapace ferito (e non ci viene fatto sapere se ferito da gabbiani), mentre da anni noi dirigenti venatori abbiamo innalzato la bandiera della cultura e dell’educazione, affinche’ passione, tradizione, ruralita’ e storia delle nostre radici non vadano perdute, forse…si poteva impiegare meglio il proprio tempo per riflettere e chiedersi tutti insieme…dove sta andando il nostro domani e quello dei nostri figli a cominciare da quest’isola che va alla deriva e non certo per colpa della caccia. Antonio Buono liberacaccia.

    • Noi caro Antonio Buono ABBIAMO impiegato il nostro tempo per riflettere e chiederci tutti insieme dove stá andando il nostro domani e siamo arrivati alla conclusione che un futuro senza cacciatori e di sicuro migliore.
      Le tue parole sono davvero romantiche ma non ci sará di sicuro nessuno ad innamorarsi.
      Bandiera della cultura? Educazione?Passione?Storia delle nostre radici? Ma di che cosa parli?
      O sei caduto con la testa a terra quando eri ancora in fascie oppure dai numeri che non vinceranno mai al lotto.
      Cambia bandiera e leggi altre storie sulle nostre radici e per finire ti invito a cambiare hobby.
      Invece della caccia inizia a collezionare francobolli cosí non dai fastidio a nessuno.

  4. E quando si richiederà un’azione decisa per arginare le ricadute negative dovute a tutto il resto?

  5. Grande iniziativa …
    Vediamo i sindaci cosa ne pensano ( non della petizione…della eventuale chiusura della caccia)
    Considerando che di 60.000 abitanti 30.000 sono maschi, di cui 10.000 sono bambini, 3000 sono anziani…
    Ne restano 17000, circa…..
    Uno su dieci di questi è cacciatore …comunque sposato o fidanzato con genitori, generi, figli , amici etc….

    Auguri per la petizione …però proponetela a tutti, non solo agli amichetti di merenda …
    Anzi , propongo una petizione contro la chiusura della caccia.

  6. Aggiungo che si sta valutando la futura apertura di una sezione del sindacato dei cacciatori sull’isola .
    Questo per tutelare quei cacciatori che esercitano un diritto riconosciuto anche dal codice penale.
    Forse non tutti sanno che in Italia chi disturba l’attività venatoria è perseguibile penalmente, come avvenuto in varie parti dello stivale.
    È ora che qualcuno ci insegni come comportarci in caso di violazione dei nostri diritti.
    Perché la legge ci riconosce il diritto di praticare la nostra attività .

    • Grazie Vittorio ma giá eravamo al corrente del codice penale che cambierá presto ed in quanto ad un sindacato dei cacciatori a Ischia é solo da ridere , peró vivete in un paese democratico e ne avete il santo diritto di valutare qualsiasi possibilitá per evitare la fine.
      Sii saggio Vittorio e converti il tuo intelletto al buon senso, a quello che é giusto.
      La caccia deve solo essere un diritto per un uomo sfamarsi in caso di necessitá e non un passatempo o uno sport.
      Non difendere tutto quello che ti hanno insegnato ma lascia te stesso essere parte di un societá diversa, migliore.
      E poi non importa come la pensate o agite, questa é una battaglia che perderete.
      Voi cacciatori vedete solo fino alla mirino del fucile noi oltre a immensi orizzonti.

  7. Intanto iniziamo con il precisare che la petizione è partita prima della triste tragedia accaduta in Francia, ed è ancor più triste e squallido che qualcuno paragoni le due cose.
    Detto questo per colpa di qualcuno
    (molti qualcuno) è partita la petizione contro la caccia,diciamo anche che gli ultimi eventi son stati la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso.
    Questi fetenti si annidano e si nascondono molto bene tra i cacciatori e molti di questi vengono anche coperti da quest’ultimi e questo solo perché gli stessi cacciatori non vogliono seccature e vogliono campare tranquilli, ma ricordate che anche “chi sa e non fa” è colpevole.
    Ma ritornando alla petizione è anche giusto che chi è contro la caccia esprima la sua e perché no chiedere un referendum per capire chi è pro o contro la caccia, viviamo in democrazia quindi tutti rispetto di tutti, e se la maggioranza dei cittadini è contro la caccia i cacciatori accettino questo ” verdetto” e stiano buoni senza imporre la loro “legge”.
    E in tutto questo abbiamo dimenticato i bracconieri, vabbe ma questa è altra storia.

  8. E mi sembra giusto chiedere alla politica, vi fate scudo dei politici i VOTI contano e fanno tremare!!!

  9. Il sindacato per tutelare i cacciatori??
    L’attività dei cacciatori tutelata dal codice penale??? Violazione dei diritti???
    Ma questa è una barzelletta che non fa ridere vogliamo parlare dei diritti??
    Chi tutela i cittadini dalla fucilate dei cacciatori??? Chi tutela le abitazioni e gli stessi cittadini dalla pioggia di pallini che arrivano nelle loro case e giardini?? Chi tutela la pubblica incolumità dei dei turisti e non che affollano i nostri boschi??? Ecc ecc tutto questo senza contare tutti gli uccelli di specie protetta uccisi per pura stupidità di individui armati che in quanto stupidi andrebbero disarmati immediatamente per ovvie ragioni.
    Vediamo chi ha più diritto di chi??

  10. Ti ringrazio per l’invito Tony, tuttalpiù se vieni ad Ischia potremmo fare un bagno in qualche centro termale, purtroppo il nostro mare è una cloaca a cielo aperto, non credo faresti il bagno nella merda, tra i pannolini, i preservativi, la saponina, (che lascia in superficie un “candore” bianco visibile anche dall’Epomeo) buste di plastica e aggiungi pure ciò che ti pare, visto che non abbiamo depuratori.
    Ormai viviamo di ricordi, le prospettive sono nere poiché qui la politica manca di uomini con delle idee valide capaci di ridare un senso allo squallore in cui viviamo.
    Per queste ragioni, d’inverno, quando cioè siamo senza lavoro, andiamo alla ricerca assieme ai nostri cani, di qualche fungo e di qualche (oramai)rarissimo tordo… sai, anche loro schifano l’isola.
    Per quanto riguarda la storia di questa petizione, sappi che si tratta di un giochetto organizzato ad arte (con la scusa del bracconaggio (?) e del ferimento del rapace (?))da alcuni sfaticati locali che a spasso da anni se si dovesse realizzare il loro sogno, si ritroverebbero una paga mensile quali controllori della fauna e della flora…per fauna si intendono gli uccelli che non passano più sull’isola, mentre per la flora vedi l’abbandono totale delle zoccole nei rovi e qualche castagno malato.
    In tutta questa sporca faccenda,sappi, c’è la complicità di uno squallido paranoico locale che evidentemente, nell’aizzare i nostri detrattori deve avere per forza di cose il suo sporco interesse.
    Un suggerimento, prova a chiedere alle forze dell’ordine locali (e non ai vigliacchi di cui sopra) che egregiamente svolgono il loro lavoro, se la caccia rappresenta per l’isola un problema, inoltre, domanda quanti bracconieri vengono “catturati” ogni anno e, già che ci sei, chiedi pure la strage a cui spesso si fa riferimento, a che tipo di uccelli e riferita.
    Come vedi ti invito al dialogo, posso capire che tu sia contrario alla caccia ma, considerato le serissime problematiche generali che ci affliggono, se proprio si vuole fare una petizione, facciamola per mettere fine a questo schifo di scoglio…così la smettiamo pure sulla caccia e… amen.
    Non continuare ad offendermi, tanto non ci casco, sono in buona fede ed ho ragioni da vendere…ciao tony.

    • Grazie Antonio delle belle parole e scusami se ho usato parole offensive, capisco adesso che anche se la pensiamo diversamente sei una persona con onore e a che rivolgeró rispetto.
      Anche se io ti ho offeso tu mi hai sempre portato rispetto.Veramente nobile.

  11. E chiediamo alle forze di polizia locale! Anzi caro amico Tony non c’è bisogno di chiedere a loro fai una ricerca anche qui su il Dispari e vedi quanti interventi hanno fatto carabinieri e polizia per il bracconaggio ovviamente a questi vanno aggiunti i recuperi di fauna protetta e non e, gli interventi dei nullafacenti Come li apostrofa nomignolo!

  12. Un’altra riflessione nomignolo dice che oramai di fauna sull’isola non ne passa più, ma allora perché continuano ad andare in giro per i nostri boschi con tanto di doppietta?? Forse sparano i topi??? Oppure per paura che la doppietta rinchiusa sempre in cassaforte faccia la muffa??

  13. Bellagioventu’…ti faccio notare che il referendum sulla caccia si e’ gia tenuto, allora come adesso la gente sa bene che i problemi sono altri. Difatti non si raggiunse neanche il quorum. Inventa altre furberie per le “adesioni”.
    Inoltre, suggerirei ai furbetti che hanno costruito le loro case abusivamente nei luoghi storici di caccia, di avere un tantino di pazienza per il rumore delle fucilate; per la caduta dei pallini freddi che non fanno male neanche alle mosche, se sparati a 150 di distanza, si e’ in regola con la legge.

  14. La mia domanda è una,aldilà di caccia si o caccia no, mi spiegate perché un cacciatore può detenere fino a tre pistole ed un numero imprecisato di fucili con annesse munizioni??
    Non basta un fucile o al massimo due???

  15. Non sono ne favorevole ne contrario alla caccia, purtroppo dopo aver chiesto ad alcuni cacciatori di non entrare nella mia proprietà sono stato costretto a recintarla. Come me altri.
    Quindi se volete cacciare fatelo a casa vostra, e cortesemente raccogliere le cartucce.

  16. Pieno rispetto per tutti, ci mancherebbe, nell’auspicio che in questo senso l’oltranzismo lasci spazio alla reciprocità. Tuttavia, piuttosto che fare come sempre di tutt’erba un fascio ignorando i diritti altrui e tentando che con azioni futili e sterili paghi il giusto per il peccatore, mi auguro che gli “amici ambientalisti” riescano invece a dedicarsi con eguale zelo alla condanna ed alla ricerca di tutti gli zozzoni che, con rifiuti solidi di varia e pericolosa natura, devastano in modo semipermanente e senza soluzione di continuità i boschi che i cacciatori veri (quelli, cioè, che rispettano la Legge e l’ambiente) amano e onorano nella loro attività venatoria.

  17. “Manuel Belviso, il piccolo di 5 anni morto per un colpo accidentale partito dal fucile da caccia del padre è la settima vittima minore di età falcidiata dalle armi da caccia, dal 1 settembre al 24 novembre (4 i bambini morti e 3 i feriti). Pare non arrestarsi la macabra conta di questa stagione venatoria, nata sotto gli auspici di una maggiore attenzione, ma naufragata in un mare di sangue. “Non si risparmiano nemmeno i bambini. Inascoltati i nostri appelli mossi alle istituzioni.”, dichiara Daniela Casprini, presidente dell’Associazione Vittime della caccia.
    Prendiamo atto che la caccia in Italia non ha più motivo di esistere, in quanto incompatibile col vivere civile, fonte di continue tragedie ai danni anche di innocenti, ingestibile il comportamente dei troppi cacciatori che pensano di poter abusare della concessione dello Stato mettendo in pericolo la vita altrui e creando tensione sociale. Ci rivolgiamo alle madri e alle donne tutte, affinchè preservino i propri bambini da questo ambiente evidentemente causa di morte, dolore e di sopraffazione del forte sul debole. Lasciate che i bambini giochino a pallone e fate in modo che non si avvicinino alle armi, che sviluppino empatia e compassione per gli animali invece di massacrarli

  18. Sono d’accordo con abissi, anche se a ben vedere le vittime di cui parla sono dovute per lo più a pistole lasciate in giro per la casa (cariche) da genitori che definire imprudenti è poco.
    Però, diciamo che questo non fa differenza e quindi la petizione sulla chiusura della caccia ad Ischia va fatta.
    D’altronde, io stesso ho dato vita ad una petizione sulla chiusura delle autostrade e strade carrabili d’Italia per i tanti bambini morti dal 1 settembre al 24 novembre “scorso” in incidenti stradali.
    Quei genitori incapaci nel maneggio dello sterzo…vanno fermati.
    Quelle ruote assassine anche di tanti cani e gatti… vanno fermate.
    Tutti a piedi, si respira aria pura e non si mette in pericolo la vita altrui.

  19. Ripropongo la mia domanda:

    Perché un cacciatore può detenere fino a tre pistole ed un numero imprecisato di fucili con annesse munizioni??
    Non basta un fucile o al massimo due???

    • Mai posseduta una pistola e ti assicuro che il numero di fucili è preciso e sono ben custoditi.
      Chi usa una pistola per atti illeciti di sicuro non si premura di avere un porto d’armi.
      Anche il bracconiere va a caccia senza autorizzazione, e continuerebbe a farlo anche in regime di caccia vietata, anzi ringrazierebbe per il favore, cacciando in solitudine, come già avviene a maggio….
      Tra i morti per arma da fuoco compaiono anche figli di guardie giurate purtroppo anche di agenti delle forze dell’ordine.
      Ad Ischia purtroppo si contano diversi morti sulle strade causati da incidenti stradali.
      Ad Ischia ci sono più auto che abitanti …
      Circa 60.000 auto messe in fila coprono circa 300 km , 10 volte il giro dell’isola.
      Ad Ischia ci sono sei fogne subacquee che inondano il nostro mare di acque nere e saponi
      Sono sei fogne conosciute dalle autorita , documentate da anni .
      Basterebbe una denuncia per far scoppiare l’inferno , tipo fare la pagina Facebook ” turismo fogniario”…
      Ad Ischia ….c’è chi si lamenta del cacciatore che spara poco lontano dall’abitazione
      Ad Ischia 20 anni fa il papà di quel cacciatore andava a caccia in quel posto e non c’erano case..
      Se molte case abusive sono state fermate …ad Ischia lo si deve ai cacciatori.
      Ad Ischia se un cacciatore maleducato lascia i bossoli sul terreno viene demonizzato, se uno dei 30.000 fumatori getta le ennesima cicca per terra, oltre al pacchetto vuoto…. nessuno lo vede .
      E non parliamo della ipocrisia di chi si definisce contro la caccia e poi si alimenta di carne di animali nati in gabbia, ingozzati di farmaci e macellati per il solo piacere del palato, magari a pochi mesi di vita.
      Ditemi ora quale differenza c’è tra un cacciatore che uccide per il piacere di uccidere ( parole vostre) ed un ipocrita che fa uccidere per il piacere di mangiare
      Per me c’è differenza, ma va a netto sfavore dell’ipocrita.
      Io preferisco pescare un pesce e cacciare un tordo piuttosto che farmi rifare le tette e passare le serate nella bella macchinina appena lavata..
      Ed aggiungerei che sopporto in triste silenzio tutta la “società civile” che vedo dalla montagna quando sono a caccia con i miei cani
      Mi chiedo inoltre perché un associazione che si vanta di difendere i diritti degli animali abbia lasciato un cigno domestico in un porto piuttosto che provvedere al salvataggio, una volta riconosciuta la sua provenienza?
      Forse che il povero animale non rientra nei piani degli anticaccia mascherati da “enpa”?
      Al di là della pessima figura dei professionisti enpa che parlavano di splendido migratore proveniente dal nord Europa …
      Se avessero trovato un cane da caccia disperso…. apriti cielo…denuncia al cacciatore ed articolone a firma Raicaldo con i vari amici a commentare il cacciatore di merda ( parole testuali).

      La direzione generale dell’enpa cosa pensa di tutto ciò?
      E KRONOS ASSOMARE AMBIENTE?…
      dalla denominazione si deduce che quantomeno dovrebbe occuparsi di mare …non di uccelli.
      Perché non denuncia il sistema fogniario ?
      Una bella petizione…
      Perché ha il lido ristorantino sul mare più inquinato dell’isola…
      Paura che chiudano il lido….?
      Meglio distrarre l’attenzione dal mare e parlare di uccellini ?
      Perché giungono sull’isola decine di “agenti” del WWF lipu etc…e non controllano i siti in terraferma dove si sparano aquatici a marzo , quaglie ad aprile etc…
      Forse che l’isola fa più notizia, lo stato paga meglio per l’isola ?
      Quindi si creano ripetutamente precedenti per poter chiedere sempre di più ?
      Inoltre, quanto costa un campo antibracconaggio allo stato e quanto guadagna un attivista, e chi lo paga.
      Ancora , chi certifica i ritrovamenti di selvatici feriti, chi ci dice che siano tutti corrispondenti alla verità .
      Magari un rapace compare più volte sulla cronaca….
      Gheppio superstar
      In buona fede mi viene da pensare che sia tutto reale, ma se questi devono avere un peso “legale” è giusto che vengano attribuite certificazioni non di parte.
      Ma di questo, spero, a breve si occuperà chi di competenza .
      Un saluto
      Vittorio

  20. Ma è mai possibile che nel 2015 ci sia ancora gente che si diverte a sparare alle 5 di mattina, rompendo le scatole a chi sta dormendo?? Ma trovatevi un hobby più degno! Andate a correre, fatevi una partitella a pallone, fatevi una nuotata, fate qualcosa di buono per la comunità! E non rompete le scatole coi vostri spari e le vostre cartucce che lasciate ovunque a insozzare i nostri boschi!!

  21. Mi spiace signor Vittorio ma non è stato ingrado di dare una risposta alla mia domanda.
    Chissà forse ci sarà qualcuno che riuscirà a dare una risposta a questa domanda?? E semmai con una piccola spiegazione???

    • Aiutami tu,
      Se riformuli la domanda forse qualcuno ti risponde , ancora meglio se mi dici cosa vuoi che ti risponda lo farò volentieri per farti contento .
      Forse vuoi sentirti dire che è la legge che lo consente?
      Allora ti dirò che la legge lo consente
      Forse vuoi sentirti dire che ho un fucile che apparteneva a mio fratello, uno che mi ha regalato un vecchio amico…che non userò mai…allora ti dico che ho due fucili che non mi servono per la caccia ….
      Forse vuoi sentirti dire che esistono diversi calibri , diverse tipologie di armi e che ognuna ha un significato diverso per un uso diverso …
      Forse vuoi sentirti dire che un fucile può essere un opera darte , e che c’è gente che investe in diamanti e gente che investe in fucili
      Che vuoi che ti dica , non ho le facoltà intellettive per comprendere la tua domanda…
      Certamente posso dirti che uso solo fucili basculanti per ovvi motivi .
      Poi posso dirti che a caccia ci vado poche volte l’anno , e sempre meno ad Ischia. …
      Adesso dimmi perché un patentato può possedere un numero illimitato di automobili….e vedrai che è la stessa cosa…
      Solo che il patentato non passa le visite mediche che passiamo noi cacciatori , non paga 400 euro l’anno , non deve avere la fedina penale pulita
      Non è obbligato a custodire l’auto in cassaforte …
      E 36.000 morti l’anno non convincono nessuno a fare una petizione contro l’automobile …
      Sulle sigarette c’è scritto che nuoce alla salute ed ogni coglione che fuma incide sulle mie tasche e su quelle di tutti i cittadini che come me pagano le tasse, perché prima o poi finisce in ospedale con una bronchite o un tumore….e costa allo stato un botto….
      Sulle cartucce non c’è scritto nulla….
      Io non fumo, non bevo, non gioco d’azzardo, attitudini sessuali nella norma… vado a pesca e a caccia.mettiamo tutto sulla bilancia e vedrai che sono molto più virtuoso di tanti pseudoambientalisti che bevono, fumano ( non solo sigarette) e guidano sulle nostre strade.
      Adesso riproponi la tua domanda ….perché tre pistole e tanti fucili ?
      Poi rispondi tu, tanto qualsiasi cosa ti risponde un cacciatore subirà ilarità e tanti bla bla bla…

  22. Tranquillo Mario, visto che il giornale ci “ripropone”, ti tolgo questa ossessione delle pistole dalla mente. Per quanto mi riguarda, non saprei che farmene di una pistola (figurati tre), anzi se ne avessi una in casa, ti giuro non ci dormirei la notte, avrei paura come di un serpente velenoso che puo’ “mordere” in qualunque istante. Per quanto riguarda i fucili, pur andando a caccia quasi sempre con lo stesso (ogni tipo di caccia vuole necessariamente il suo fucile), ne abbiamo diversi perche’, in quanto possessori di porto d’armi, abbiamo la custodia dobbligo di fucili che fa

  23. Tranquillo Mario, visto che il giornale ci “ripropone”, ti tolgo questa ossessione delle pistole dalla mente. Per quanto mi riguarda, non saprei che farmene di una pistola (figurati tre), anzi se ne avessi una in casa, ti giuro non ci dormirei la notte, avrei paura come di un serpente velenoso che puo’ “mordere” in qualunque istante. Per quanto riguarda i fucili, pur andando a caccia quasi sempre con lo stesso (ogni tipo di caccia vuole necessariamente il suo fucile), ne abbiamo diversi perche’, in quanto possessori di porto d’armi, abbiamo la custodia d’obbligo di fucili che fanno parte dell’eredita’ che i nostri nonni e padri hanno tenuto per anni tra quelle stesse mani. Ciao mario.

  24. Infatti è proprio questo che volevo sentire LO STATO LO CONSENTE ottima risposta ovviamente la colpa non è del cacciatore almeno in questo caso LA COLPA È DELLO STATO che permette ad un individuo che consegue il porto d’armi uso caccia di poter detenere pistole fucili munizioni ecc. ecc. Mi spiace amico Sig. Vittorio e Sig. Nomignolo ma il vostro paragone non regge soprattutto quello della patente e delle auto è del tutto assurdo. Invece vi rivolgo un’altra domanda se un cacciatore può armarsi fino a questo punto solo per un hobby ( per me assurdo)
    Un carabiniere un poliziotto un militare o un qualsiasi appartenente alle forze di polizia che ha il dovere di garantire la sicurezza dei cittadini l’ordine pubblico la tutela del territorio dell’ambiente ecc ecc con cosa deve armarsi?? Questo può essere un paragone “azzeccato”

  25. Petizione per chiudere la caccia? ma questa gente non ha un ca@@o da pensare.
    Andate a lavorare bevete meno e non drogatevi che voi siete il problema della comunita.
    Non venitemi a dire che siete tutti santarelli che ormai l isola e peina di fumatori speciali e alcolizzati che non hanno nulla a che pensare e credono che opponendosi alla caccia sia una cosa figa e morale.
    Andiamo sempre peggio nullafacenti
    Saluti da un vostro paesano schifato

  26. Quindi sei un sovversivo, non accetti la legge del paese nel quale vivi ….
    Ma veramente sei così stupido da pensare che un fucile in casa faccia la differenza?
    Io lo dubito ….ma tu stai convincendomi….
    Ma secondo te avere un arma in casa ti rende delinquente?
    Ti basta fare un abuso edilizio per non poter rinnovare il pda
    Oppure partecipare ad una rissa ….Prova ad ottenere il pda, poi mi farai sapere .
    Basta essere positivo alla cannabis… Te lo tolgono immediatamente .
    Hai mai fumato una canna ???
    Io no , tu invece ?
    Mai bevuto un caffè in vita mia
    Mai fumato anche solo una normale sigaretta .
    Tu ? Mai fatto uso di droghe? Si sincero ….rispondi alla mia domanda e fai rispondere alle altre domande che ho posto in precedenza …
    Così capirai che se tu, non io, vuoi ammazzare un cristiano ti sarà più facile usare un coltello , una pietra o qualsiasi altra cosa , se è questo quello che intendi .
    Oppure il fucile o la pistola devi comprarli al mercato nero….e non avrai bisogno del pda .
    Bastano 200 euro per una pistola uguale a quelle di ordinanza ….
    Pensi che per avere un arma per delinquere la gente si sottoponga allo stato ?
    Il camorrista paga il pda secondo te ?
    Ma dove vivi ?
    Per avere un pda devi dimostrare di meritarlo .
    Tu lo meriti ?
    Pensi di essere migliore di un cacciatore ?
    Provaci e facci sapere, ma fallo, oppure stai zitto, che a volte è meglio tacere piuttosto che aprire bocca e togliere ogni dubbio .
    Avere un pda significa essere al di sopra di ogni sospetto , altrimenti non te lo danno ….
    Ps.
    Stamattina un bimbo in qualche parte di Italia , si è ucciso giocando con le fascette auto stringenti del papà …
    Mamma mia….
    Scusa l’off topic …ma cambia poco per lui se si fosse ucciso con il fucile del suo papà .
    Solo che se si fosse ucciso con il fucile di papà … Il papà sarebbe stato massacrato dalla brava gente moralista come te che avrebbe ricamato e “goduto” dell’evento .
    Fatti un giro su animalisti.com se non ne sei già parte attiva.
    Stanotte quel papà …. Vorrei essergli vicino ….ma davvero, maledizione .
    Ma che parlo a fare …
    Si lo so , tempo fa un cacciatore ha sparato al figlio per errore e poi si è sparato…. Hai mai pensato alla sofferenza del tizio … Hai provato a chiudere gli occhi e a metterti nei panni del cacciatore?
    Hai un figlio ?
    Cosa cambia tra lui ed il signore che ha lasciato il figlio in auto nel parcheggio assolato del supermercato … lasciandolo morire dal caldo ?
    Calati per un attimo nei loro panni , che differenza c’è tra loro?
    Una aveva il fucile l’altro no?
    L’unica differenza sta nel fatto che sul sito animalisti.com hanno brindato alla morte del cacciatore… Due in meno, scrissero , perché il bimbo sarebbe senza dubbio diventato un cacciatore di merda da grande …
    Buona notte a te, moralista…senza odio ne rancore , perché mi fai sorridere distraendo la mia insonnia dalle vere problematiche della vita .
    Meno male che esisti, altrimenti farei le parole crociate …grazie .

  27. Buonasera a tutti,
    Mi chiamo Alessandro, sono ischitano, e la caccia non è tra i miei hobby, non ho mai imbracciato un fucile e ho pena anche di schiacciare una formica.
    L’esperienza mi ha insegnato che nelle società l’abolizione di attività sociali o individuali aventi esternalià negative (fumo, prostituzione, gioco d’azzardo, alcol), non elimina il fenomeno, ma lo emargina portando questi bisogni sociali, seppur poco virtuosi, a deviare nell’illegalità. Tali non smettono di esistere, anzi degenerano.

    Il giusto equilibrio a mio parere sta dunque in regolamentazioni che limitino gli eventuali “danni” che una tradizione come la caccia può portare alla società ( civile, ecosistema ecc.). Abolirla con una raccolta di firme, oltre ad essere ingiusto ( pura mia opinione), rischia anche di essere deleterio.

    In secondo luogo tutto questo mi sembra ridicolo. Viviamo in un sistema dove i vestiti che indossiamo sono prodotti sfruttando bambini asiatici, gli apparecchi elettronici che utilizziamo funzionano grazie a minerali per i quali abbiamo trascinato mezz’africa in una guerre civili che hanno seminato solo morte e miseria,da trent’anni bombardiamo il medioriente per poter andare a fare la spesa ogni giorno con la macchina, distruggendo l’ambiente tra l’altro,e voi state armando sto bordello per due uccellini? Ma stiamo scherzando?

    Ma facciamo una petizione per una politica isolana più trasparente, facciamo una petizione per riportare i servizi pubblici isolani ai livelli minimi di decenza, organizziamoci per valorizzare le nostre ricchezze, e invece no… e il nostro mare continua a inquinarsi, i nostri siti archeologici vengono abbandonati a loro stessi, i nostri boschi vanno a fuoco, case dove gli ischitani vivono vengono abbattute e case vacanza occupate due mesi all’anno (affittate tra l’altro) restano in piedi, le montagne se ne scendono e noi…
    E noi pensiamo agli uccellini.

  28. Nella speranza che queste parole spingano alla riflessione…e non a vuoti commenti…

    Non credo si sia trattato di uno squallido paragone “petizione contro caccia/Parigi”.

    Noi…oggi abbiamo un nome…”generazione Bataclan”.

    Noi, oggi, più di ieri, vorremmo tornare a casa.
    Abbiamo raccolto, vorremmo seminare, qui fuori casa siamo bravi, riconosciuti, lavoriamo bene seppure mal pagati. Ora vorremmo tornare a casa, vivere con i nostri cari.

    Ischia, isola verde, paradiso del Mediterraneo…tanti cacciatori…tanti valori, passione, senso della famiglia…fortuna che almeno loro ci raccontano com’ era…perché loro, “anticamente”, mentre già molti si impegnavano a preparare un turismo fognario…vivevano e amavano i boschi di quell’ isola verde…

    Un cacciatore isolano non vi dirà mai quanti uccelli ha ammazzato negli anni ’80, ma vi racconterà di quando era nel bosco con suo padre, di quanto verde c’era attorno a lui, di quanto il mare era blu e di quanto l’ aria era fresca. E così i pescatori…

    Loro, vivevano, e oggi raccontano, dell’ Isola Verde. Quell’ isola che noi, “generazione Bataclan”, non abbiamo mai visto…perché invece di risolvere il dramma politico e ambientale della nostra isola, quello vero, a Ischia si perde il tempo a scrivere una marea di stronzate, per non parlare delle petizioni contro la caccia. Lasciate che almeno i Cacciatori possano raccontare com’ era Ischia una volta, perché a voi non resta che raccontare di quello che é Ischia oggi.

    Il rispetto per la famiglia, per la natura, la tradizione…la passione nei confronti della vita…un’ educazione racchiusa in racconti, che vale molto ma molto di piú di una qualsiasi ipocrita educazione ambientale, educazione qualsivoglia, che si pretende di impartire oggi giorno, oggi mentre la nostra isola affoga nella sua stessa merda.
    Noi oggi, se valiamo e siamo rispettati é perché siamo figli di quei racconti, non lo sapevamo ma l’educazione cresceva insieme a noi nel nostro sangue.

    Ai tempi dei cacciatori l’ isola era verde, ai tempi degli ambientalisti l’ isola é color merda. Nel
    Parlate di inquinamento! Alberghi abusivi, corruzione politica, e fate qualcosa…ma soprattutto non dite troppe stronzate, anzi non dite, ma fate! Non vi perdete in chiacchiere, almeno quelle, scambiatele con un cacciatore…che ne avrà di storie da raccontare…

    Ritornando al dolore intrinseco nel paragone…
    13 Novembre 2015…per un attimo noi qui fuori abbiamo pensato…“torniamo a casa…”
    Ma ci fosse rimasto qualcosa per noi giovani ad Ischia!! Noi giovani definiti “generazione Bataclan”…abbiamo studiato tanto per poter migliorare il presente dei nostri genitori e il futuro dei nostri figli, ma serviamo l’estero nella consapevolezza di non poter fare nulla di nulla a casa nostra…é un’amara consapevolezza.

    Qui all’estero, spesso ci si incontra…cene tra amici che si ritrovano per il mondo. Cene in cui, con il fegato intossicato, si discute sul caso Ischia. Rammaricati, perché della nostra esperienza internazionale a casa nostra non possiamo portare nulla. Parliamo, ci confrontiamo…e vi garantiamo che qui fuori non parliamo di cacciatori, né di bracconieri, perché fortunatamente di quelli già se ne occupano i Cacciatori.

    Quando ci ritroviamo in giro per il mondo parliamo del mare blu che i nostri genitori ci raccontano, perché noi non l’ abbiamo mai visto…parliamo dell’ isola del cemento, non di certo dell’ isola verde…parliamo della fuga dei cervelli, del senso di dovere che ci batte nel petto, parliamo della nostra impotenza…l’ impotenza di una “generazione Bataclan”, che sogna di ritrovare un mare azzurro, di far sedere giovani cervelli sulle sedie di una nuova politica… spera che il sacrificio dei nostri genitori non sia poi valso a nulla…

    Almeno noi oggi, seppur dall’ estero, mentre ci addolora sentirci “generazione Bataclan”, cerchiamo di ritrovare la forza per far sí che i nostri sforzi seminino, e non solo fuori, ma a casa nostra.
    Noi oggi stiamo usando internet come voi su questa pagina, ma noi oggi non stiamo parlando di petizioni contro la caccia, ma di come ricreare a casa nostra le condizioni per vivere con le nostre famiglie.

    Mi chiedo quanti di voi abbiate figli sparsi per il mondo. Mi chiedo cosa vi possa far piú male, la caccia sull’ isola d’ Ischia, o i vostri figli che vorrebbero tornare ma non possono…

  29. Spero vivamente che tu sia solo uno scellerato a favore della caccia e non uno scellerato armato perché nelle tue parole si paplpa molta cattiveria incoscienza e odio un mix già esplosivo da se se poi sei armato diventi ancora più pericoloso.

      • Mah…
        Mi chiedo se non sarebbe giusto sottoporre ad un test chi scrive su queste pagine… richiedere dei minimi requisiti, come la comprensione della lingua italiana… .
        Qualcuno mi spieghi dove si evince nel post in questione l’odio , l’incoscienza e la cattiveria ….
        Io ci vedo tristezza amore e nostalgia

  30. ho dimenticato di aggiungere che la pistola la si può usare solo al poligono e non per difesa .
    Come la può usare , sempre al poligono, qualsiasi titolare di porto di armi per uso sportivo, che è diverso da quello per uso caccia .
    Conosco una persona che ha il pda uso sportivo ed ha una carabina che funziona a 1000 metri .
    Non è un cacciatore e non è un tiratore di piattelli .
    Anche uno dei nostri antiicaccia locali insiste per ottenere il pda …. Ma non ci riesce .
    Il fanatico deve farti paura , non il cacciatore.
    Ti assicuro che di gente armata per l’isola ne gira … Un avvocato che conosco ha la pistola in fondina , un gioielliere anche ….per uso difesa personale!!
    Non sono cacciatori, ma hanno dimostrato di avere i requisiti.
    A me però fanno più paura loro di un cacciatore… Ma non sparano agli uccelli , quindi per l’opinione dell’ambientalista è tutto ok!.

  31. Questi si armano per necessità!Un gioielliere rischia la VITA tutti giorni come ben sapete, l’avvocato a mio parere non necessita di possedere un’arma se non sussistono gravi e serie motivazioni (provate) può essere che gli viene data la possibilità di potersi difendere in caso di necessità con un arma e, il tuo amico avvocato che la porta in fondina come da te detto,immagino abbia un porto d’armi per difesa personale perché solo in questo caso puo tenere la pistola in fondina viceversa sta commettendo un reato.
    Ma io non capisco se si possono armare altri soggetti o meglio gli si da la possibilità di armarsi a più non posso solo per un hobby tutto qui.

  32. MA DI COSA VOGLIAMO PARLARE???

    DOSSIER©ASSOCIAZIONE VITTIME DELLA CACCIA 2014/2015

    AMBITO VENATORIO ED EXTRAVENATORIO

     

    PERIODO DI OSSERVAZIONE: Stagione venatoria 2014-2015> 1 settembre 2014/31 gennaio 2015 = in questa stagione sono stati circa 110 i giorni disponibili all’attività venatoria nelle varie forme> di cui 66 giorni realmente fruiti/fruibili da ogni cacciatore, ovvero 3 giorni a settimana(escl. martedì e venerdì di silenzio venatorio), come da calendari venatori, leggi regionali e legge quadro 157/92.

    Per “ambito venatorio” si intende lo spazio in cui si svolgono battute di caccia, pertanto, le vittime conteggiate in tale contesto sono coloro che hanno subito lesioni, determinate da fucilate, durante azioni di caccia.

    Per ‘ambito extravenatorio’ s’intende lo spazio al di fuori delle battute di caccia e l’insieme dei tragici eventi derivanti dall’uso di armi da caccia, da parte di chi è legittimato a detenerne ad uso venatorio. Diversi sono i luoghi fisici e le dinamiche all’interno dei quali tali eventi accadono: il cacciatore che pulisce l’arma carica in casa, l’epilogo di violenza domestica, liti familiari o di vicinato, raptus improvvisi, malattie geriatriche e depressioni.

    CRITERIO DI RICERCA ADOTTATO: L’Associazione Vittime della caccia nel conteggio esclude da sempre casi di vittime per cadute, infarti o incidenti di altra natura che non siano le armi da caccia, o vittime nel contesto della criminalità diffusa. Sono esclusi anche i casi di suicidio con armi da caccia, salvo se trattasi di minori di età., o se l’atto compiuto abbia costituito pericolo per la vita di terzi. 

    Nell’ambito venatorio, come in quello extravenatorio, le vittime umane, uccise o ferite conteggiate, sono esclusivamente coloro che hanno subito lesioni causa detonazioni esplose da armi uso caccia e/o cacciatori.

    Le date  dei fatti elencati si riferiscono alla pubblicazione della fonte.

    Legenda: * gente comune  minori coinvolti

    Possiamo quindi considerare il n° delle vittime in ambito venatorio nell’arco di tempo relativo a 66 giorni, invece le vittime in ambito extravenatorio nell’arco di tempo di circa 110 giorni.

     

    STAGIONE VENATORIA 2014-2015

    VITTIME PER ARMI DA CACCIA

    ambito venatorio ed extravenatorio

     

    Abbiamo raccolto in totale 88 casi di vittime per armi da caccia

    in circa 66 giorni effettivi di caccia e 110 circa a disposizione dell’attività venatoria, tra morti e feriti.

    in totale risultano 

    DI CUI 4 MORTI TRA LA GENTE COMUNE E 21 FERITI, 3 I BAMBINI FERITI DA FUCILATE

    tra i cacciatori, 18 morti e 45 feriti 

    Nel solo Ambito extravenatorio, 1 morto tra la gente comune e 5 i feriti, mentre tra i cacciatori, 1 morto e 2 feriti.

    TOTALE VITTIME 88

  33. STAGIONE VENATORIA 2015-2016

    in aggiornamento… DATI PARZIALI

    totali dal 2 settembre (con due giornate di preaperture) al 9 novembre:

    7 MORTI e 34 FERITI nel solo ambito venatorio, per armi da caccia

    di cui 11 I FERITI NON CACCIATORI TRA CUI UNA MINORE DI ETA’

    PER ARMI DA CACCIA DURANTE ATTIVITA’ VENATORIA

    (escludendo le vittime in ambito extravenatorio, per ora)

    (GENTE COMUNE, 11 FERITI: Una 15enne in bicicletta a Treviso! e un uomo mentre sale in auto a Pavia! due raccoglitori di frutta in azienda nel veronese, e un altro ciclista a Saronno, un agricoltore a Chieti……………)

    (CACCIATORI: 7 morti ,Cremona, Frosinone,Brescia… due feriti ad Empoli, un ferito a Lodi, un ferito a Latina… ecc

  34. Tenete i bambini lontani dalla caccia!
    26 Novembre 2012, 10:11 | MinipostTenete i bambini lontani dalla caccia!

    “Manuel Belviso, il piccolo di 5 anni morto per un colpo accidentale partito dal fucile da caccia del padre è la settima vittima minore di età falcidiata dalle armi da caccia, dal 1 settembre al 24 novembre (4 i bambini morti e 3 i feriti). Pare non arrestarsi la macabra conta di questa stagione venatoria, nata sotto gli auspici di una maggiore attenzione, ma naufragata in un mare di sangue. “Non si risparmiano nemmeno i bambini. Inascoltati i nostri appelli mossi alle istituzioni.”, dichiara Daniela Casprini, presidente dell’Associazione Vittime della caccia.
    Prendiamo atto che la caccia in Italia non ha più motivo di esistere, in quanto incompatibile col vivere civile, fonte di continue tragedie ai danni anche di innocenti, ingestibile il comportamente dei troppi cacciatori che pensano di poter abusare della concessione dello Stato mettendo in pericolo la vita altrui e creando tensione sociale. Ci rivolgiamo alle madri e alle donne tutte, affinchè preservino i propri bambini da questo ambiente evidentemente causa di morte, dolore e di sopraffazione del forte sul debole. Lasciate che i bambini giochino a pallone e fate in modo che non si avvicinino alle armi, che sviluppino empatia e compassione per gli animali invece di massacrarli.” 

  35. Stagione venatoria 2014/2015:  Confermati i dati raccolti da AVC: 88 vittime per armi da caccia dal 1 settembre al 31 gennaio.

    Sempre alto il numero di morti e feriti per armi da caccia. Entro il 4 febbraio il Dossier completo sarà dispnibile on line.

    L’Associazione Vittime della caccia alla chiusura di questa stagione venatoria pubblica i suoi drammatici e purtroppo sistematici dati, a conferma che l’allarme è sempre stabilmente alto.

    Registriamo l’ennesima fucilerìa di fine stagione che fa alzare il livello di indignazione generale ed apprensione nell’opinione pubblica e, per fortuna, comincia ad allarmare anche alcuni prefetti.

    Sono in crescita le denunce dei cittadini inermi e le richieste di aiuto che giungono all’Associazione: un SOS reiterato che non può lasciarci indifferenti. L’Associazione Vittime auspica presto di organizzare uno sportello di ascolto, anche legale, proprio per venire incontro ad una sempre più diffusa richiesta di aiuto di chi vive dove si caccia. E oramai si caccia ovunque e praticamente sempre, grazie, si fa per dire, alle cosiddette battute di selecontrollo e contenimento. In barba a norme ben preminenti come la sicurezza pubblica, province e regioni autorizzano allevamenti all’aperto addirittura nei pubblici parchi di animali che, all’occorrenza e quando si sono riprodotti, diventano “nocivi” e quindi da “contenere” a fucilate, per accontentare i finti selecontrollori che si portano a casa… tanti “beni indisponibili dello Stato” sotto forma di carne… Un circolo vizioso in cui il cacciatore è chiamato a risolvere il problema da lui stesso e da anni prodotto.

    La caccia in Italia non è più compatibile col vivere civile, sia per la morfologia del territorio in rapporto all’urbanizzazione, sia per una sempre maggiore repulsione della società civile contro questa barbara pratica legalizzata, ma anche perchè la caccia, in ogni sua forma, non dà alcuna efficace risposta, al contrario è fonte di problemi e dolore per tutti.

    Gli innumerevoli casi apparsi sulla stampa devono alzare il livello di guardia: a rimanere vittime della caccia, dei cacciatori, delle armi da caccia sono adulti, bambini, animali domestici e non, persino all’interno delle loro case, dei giardini e parchi. Gli animali selvatici inutile contarli, non perchè sono di serie B ma perchè la reale strage avviene lontano dagli occhi della gente comune e non è certo quella segnata sui tesserini venatori che ogni cacciatore deve compilare ogni volta che uccide.

    Quest’anno il Dossier Vittime della caccia uscirà in due-tre parti nell’arco di una settimana, per favorire riflessioni ed analisi maggiori sui dati che contiene. Essendo a questo punto l’ottava stagione venatoria che analizziamo il campione che abbiamo a disposizione comincia a dare dei riferimenti importanti su questa realtà, fin troppo volutamente ignorata dalle istituzioni. Noi, non demordiamo e continuiamo a raccogliere fatti e misfatti di chi esercita a vario titolo attività venatoria. Noi raccogliamio, gli altri sparano.

    Iniziamo, in questa prima parte, con i dati delle vittime umane:  Numeri, numeri dietro cui ci sono vite spezzate, famiglie rovinate, sofferenze evitabili. Segue la comparazione con gli anni precedenti e la suddivisione analitica per regioni e provincie di morti e feriti umani per armi ad uso caccia. I bambini coinvolti e feriti sono tra i dati contrassegnati dal simbolo §.

    Nella seconda parte, seguiranno le cronache dettagliate da cui scaturiscono i dati, aggiornate al 31 gennaio, ultimo giorno canonico di questa stagione, nella speranza che qualche genio in poltrona non voglia allungare questa agonia. Le altre sezioni consentiranno di completare un quadro analitico più dettagliato e completo. Grazie poer l’attenzione e la diffusione.

    Associazione Vittime della caccia

     

    ► DOSSIER 2014/2015

     

    a cura di Daniela Casprini

    PREMESSA

    Premesso che gli articoli riportati sono frutto di ricerche occasionali eseguite sul web e sulla carta stampata e che, conseguentemente, i dati elaborati devono essere considerati una “piccola finestra” che permette una parziale visione di una realtà ben più ampia.

    Periodo di osservazione: L’arco della stagione venatoria conclusa (meno di 5 mesi), dal 1 settembre 2014 al 31 gennaio 2015, ovvero circa 66 giorni effettivi disponibili per ogni cacciatore in questa stagione e 110 se consideriamo le altre forme di caccia.

    “66 giorni effettivi di caccia” si ricavano considerando che nell’arco temporale dal 1 settembre 2014 al 30 gennaio 2015, ogni cacciatore dispone a scelta di 3 giorni per cacciare su 5 settimanali. Questa stagione ha contato 66 giorni, considerando genericamente anche 5 giorni di preaperture (fino al 21 settembre, inizio stagione venatoria canonica) di tale monte giornate venatorie effettive, quale parametro temporale per rapportare i dati scaturiti nel soloambito venatorio. Si considera invece l’arco temporale del calendario venatorio e le giornate di preapertura – in 110 giorni, ovvero 5 mesi l’anno per l’ambito extravenatorio e le altre forme di caccia (di selezione ecc).

     

    CRITERIO DI RICERCA ADOTTATO: L’Associazione Vittime della caccia nel conteggio esclude da sempre casi di vittime per cadute, infarti o incidenti di altra natura che non siano le armi da caccia, o vittime in altri contesti. Sono esclusi dalla raccolta dati anche i casi di suicidio con armi da caccia, salvo se trattasi di minori di età o se l’atto ha costituito danno per terzi

    Sia nell’ambito venatorio, sia in quello extravenatorio, le vittime umane, uccise o ferite, conteggiate in quello che appare ogni anno un vero e proprio “bollettino di guerra”, sono esclusivamente coloro che hanno subito lesioni causa detonazioni esplose da armi da caccia.

    Per “ambito venatorio” si intende lo spazio in cui si svolgono battute di caccia, pertanto, le vittime conteggiate in tale contesto sono coloro che hanno subito lesioni, determinate da fucilate, durante azioni di caccia.

    Per “ambito extravenatorio” s’intende lo spazio al di fuori delle battute di caccia e l’insieme dei tragici eventi derivanti dall’uso di armi da caccia, da parte di chi è legittimato a detenerne ad uso venatorio. Diversi sono i luoghi fisici e le dinamiche all’interno dei quali tali eventi accadono: il cacciatore che pulisce l’arma carica in casa, l’epilogo di violenza domestica, liti familiari o di vicinato, raptus improvvisi, patologie geriatriche e depressioni.

    I dati qui raccolti ed elaboratii costituiscono una PANORAMICA PARZIALE sul fenomeno vittime per armi da caccia, in quanto scaturiscono da rassegne stampa intercettate occasionalmente.

    -oOo-

    DATI VITTIME PER ARMI USO CACCIA AGGIORNATI AL 31 GENNAIO 2015 (dal 1 settembre 2014)

    In sintesi, abbiamo raccolto in totale 88 casi di vittime per armi da caccia in circa 66 giorni effettivi di caccia e 110 circa a disposizione dell’attività venatoria, tra morti e feriti.

    22 risultano i morti per armi ad uso caccia – 66 i feriti

    di cui 4 morti tra la gente comune e 21 feriti.

    i cacciatori, 18 morti e 45 feriti in entrambi gli ambiti

    Nel solo Ambito extravenatorio, 1 morto tra la gente comune e 5 i feriti, mentre tra i cacciatori, 1 morto e 2 feriti.

  36. Bel copia e incolla…
    Io mio figlio lo porto a caccia, tu se ne hai, portali dove vuoi tu…
    Però , ti prego, perché non mi rispondi ?
    Perché non denunci la fogna di San Pietro e richiedi immediatamente la chiusura del lido ?
    Tu ( in realtà non tu, ma altri) hai riportato i morti in Italia , io ti riporto le impetigini , la micosi, le stomatiti e altro ancora ,dei bambini ed adulti ischitani e non, che hanno frequentato il lido di San Pietro .
    Tu appartieni alla Kronos, tu hai il dovere di denunciare il tutto.
    Enpa ha il dovere di riportare il cigno al proprietario, oppure di denunciare il proprietario per omessa custodia .
    Il mio dovere è di custodire le armi e lo faccio .
    Tu non fai il tuo dovere .
    È un dato di fatto

    • Poi se vuoi un po di matematica, non per te ma per chi ti ha imboccato, ti dico che 88 morti su 750000 cacciatori incidono poco sul bilancio annuale dei decessi.
      Da dati ISTAT muore un italiano ogni 8.500 cacciatori, naturalmente per cause legate alla caccia
      Per cause legate alle automobili muore un italiano ogni 1500 patentati
      Quindi andare in auto è 7 volte più pericoloso di andare a caccia

      Inoltre su 4,5 milioni di fumatori in Europa ne muoiono , per cause legate al fumo, 650.000, uno ogni 7 fumatori
      Tra questi anche il fumo passivo.
      Morire di fumo è mille volte più facile che morire di caccia ….
      Vogliamo dare i numeri. …diamoli
      Porta tuo figlio in auto e fumati una sigaretta…io mio figlio lo porto a caccia .

  37. Un copia incolla che è una realtà dei fatti la caccia è pericolosa è è un diritto di ogni sacrosanto cittadino vivere tranquillo senza correre il rischio di essere ucciso da una doppietta
    Mentre se ne ne sta per conto suo in casa,in giardino, in montagna oppure in qualsiasi altro posto del modo.
    Il “copia incolla” è una verità scioccante oltre che scottante e scomoda.
    Poi le faccio notare Sig. Vittorio Che qui l’argomento in oggetto è la caccia non gli scarichi,le fogne,le auto,i traghetti,i tossicodipendenti,gli ubriachi,i patentati,gli omicidi stradali ecc. ecc. Quindi rimanga sull’argomento perché il resto ADESSO non c’entra.

  38. Scusate ma il copia incolla cosa significa che gli articoli pubblicati sono non veritieri????
    Questi numeri fanno paura troppe vittime della caccia e qui si cerca di insabbiare scomode verità è si gioca sulla pelle degli altri.

  39. Questo è un altro copia incolla fresco fresco.

    Cacciatore ferito gravemente in un incidente di caccia nel Cilento, muore dopo 18 giorni.
    Non ce l’ha fatta Raffaele Masucci, il 62enne cacciatore ferito gravemente in un incidente di caccia lo scorso primo novembre nella campagne diLaureana Cilento. 

    Nelle ultime ore, come riporta Il Mattino, le sue condizioni si erano aggravate ulteriormente a causa di una grave infezione polmonare. Il 62enne, residente a Castellabate, lascia una moglie e due figli. Masucci fu ferito durante una battuta di caccia al cinghiale da un colpo di fucile esploso involontariamente da un amico, denunciato in stato di libertà dai carabinieri della Compagnia di Agropoli diretta dal tenente Francesco Manna.

    • Secondo quanto riporta il comunicato ufficiale del Soccorso Alpino Piemontese, tre uomini di Cureggio, in provincia di Novara, si erano recati domenica pomeriggio in Val Sermenza, nell’Alta Val Sesia, per cercare funghi. Gli amici si sono avvenutrati nei boschi vicino a Fervento, frazione della cittadina vercellese di Boccioleto.
      A causa della nebbia si sono però allontanati l’uno dall’altro, trovandosi in difficoltà. Le squadre del Soccorso Alpino della stazione locale hanno iniziato immediatamente le ricerche dei 3 dispersi. Due di loro sono riusciti a dare sommarie indicazioni su dove si trovassero e sono stati ritrovati dai soccorritori.
      Il 43enne, invece, non rispondeva al telefono e le ricerche sono state ampliate. Dopo qualche ora il corpo senza vita dell’uomo è stato trovato su una cengia in zona Cunaccia, in un luogo particolarmente impervio. Secondo le prime ricostruzioni l’uomo sarebbe scivolato e la caduta di diverse decine di metri gli è stata fatale. La salma è stata recuperata dai soccorritori e trasportata a valle.
      “Il soccorso alpino -si legge nel comunicato – ritiene opportuno ricordare a tutti di avventurarsi nei boschi con adeguate attrezzature e dopo aver valutato le condizioni meteorologiche e possibilmente non da soli.”

  40. 58 commenti grazie ad una bufala organizzata da un rifiuto sociale nullafacente che nascondendosi dietro una nobile sigla trova pure il coraggio di ditr che tutti i problemi dell’isola vengono dopo la caccia. Buffone, ringrazia il giornale per lo spreco di tempo che ti ha dato e vai a zappare. Vergognati buffone che non sei altro.

  41. Vabbé…
    Io passo e chiudo ….
    Nell’augurio ke il nostro mitico paladino KRONOS assommare ambiente possa finalmente dedicarsi all’ambiente e quindi alle fogne alle discariche etc….
    Dopo averlo invitato più volte a denunciare le cose serie ,
    Dopo aver dimostrato con i numeri che i morti della caccia sono un brufoletto sul culetto di un malato terminale di cancro..
    Dopo aver cercato di far capire all’isola che un cigno può anche schiattare sotto le eliche di un aliscafo, perché i delegati enpa non possono fregarsene di meno….

    Vi invito a leggere quanto scrisse il grande Leonardo Sciascia :

  42. “Io” proseguì don Mariano “ho una certa pratica del mondo; e quella che diciamo l’umanità, e ci riempiamo la bocca a dire umanità, bella parola piena di vento, la divido in cinque categorie: gli uomini, i mezz’uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà. Pochissimi gli uomini; i mezz’uomini pochi, chè mi contenterei l’umanità si fermasse ai mezz’uomini. E invece no, scende ancora più in giù, agli ominicchi: che sono coe i bambini che si credono grandi, scimmie che fanno le stesse mosse dei grandi. E ancora di più: i pigliainculo, che vanno diventando un esercito. E infine i quaquaraquà: che dovrebbero vivere come le anatre nelle pozzanghere, chè la loro vita non ha pià senso e più espressione di quella delle anatre.”
    Leonardo Sciascia
    dal libro “Il giorno della civetta” di Leonardo Sciascia

  43. Sig. Nomignolo “buffone nulla facente ecc ecc” abbia il coraggio di fare nomi e cognomi(li faccia conoscere a tutti), dato che di coraggio non gliene manca e non solo a Lei anche a chi come Lei ha il “coraggio” (se così si può definire) di negare l’evidenza.
    Qui si parla con dati alla mano dati veri e non chiacchiere al vento.
    E mi permetta di aggiungere che non conta nemmeno chi li ha resi pubblici, potrebbe essere stato anche un pincopallino qualunque,i fatti parlano non chi li ha pubblicati.
    Un’ultima cosa la bufala come Lei la chiama è solo creata da chi come Lei vuole insabbiare le verità di questa vicenda.

  44. Hahahah per sua sfortuna sono disoccupato e non ho voglia di lavorare.
    E per quanto riguarda il mio “infestare” è fatto di sola verità!!
    I miei complimenti per il suo coraggio.
    P.s. si risparmi qualche altro “buffone” per ovvie ragioni.

  45. E quann e truvat a zapp, dill: zappa mia, zap tu pcche’ sto stanc, num fir cchiu’ e sta senza fa nient ra matin a ser…zappa mia aiutm tu…famm nu fuoss ruoss ruoss…ca maggia arrpusa’.

  46. : muore Giovanni, giovane papà di 38 anni
    Un malore improvviso, probabilmente un infarto durante una partita di calcetto tra amici, potrebbe essere stata la causa della morte di Giovanni Conti.

    L’uomo, trentottenne, originario di Bonea dove vivono tutti suoi familiari, da oltre venti anni si era trasferito in Toscana a San Miniato, dove lavorava in una ditta di movimentazione della terra di proprietà del suocero, anche egli sannita originario di Tocco Caudio e trasferitosi poi in Toscana da tantissimi anni. La tragedia è avvenuta lunedì pomeriggio, ieri si è appresa la notizia in paese.

    Nel pomeriggio, dopo il lavoro Giovanni era andato a giocare a calcetto con gli amici che lo hanno visto improvvisamente accasciarsi sul terreno di gioco. Immediati i soccorsi e il trasporto all’ospedale Careggi di Firenze ma non c’è stato nulla da fare. Sarà comunque l’autopsia ancora non decisa – probabilmente sarà eseguita già oggi – ad accertare le cause delll’improvviso decesso. Lascia la moglie e due gemellini di tre anni.

  47. Stava giocando a calcetto tra amici quando si è sentito male. Il ragazzo, 15 anni di Sambuceto, frazione di S.Giovanni T., è stato subito soccorso e trasportato all’ospedale di Chieti, dove è arrivato in arresto cardiaco.
    Secondo quanto riportato dai sanitari a nulla sono valsi i soccorsi e la defibrillazione, il ragazzo non ha più ripreso conoscenza ed è morto.

  48. 5 anni appena, ed è morta in modo assurdo: travolta da una porta di calcetto durante la festa del paese, a Esanatoglia (Macerata

  49. Tragedia in un campo di calcetto, infermiere del 118 muore mentre gioca sul tappeto verde. La tragedia si è consumata ieri sera in un campo di calcetto del capoluogo ciociaro. Luciano C., 40 anni appassionato di questo sport stava disputando una amichevole con alcuni suoi amici quando improvvisamente si è accasciato al suolo privo di sensi. Inutili i soccorsi. I suoi colleghi che sono intervenuti tempestivamente hanno fatto il possibile per rianimarlo ma non c’è stato nulla da fare. Quando l’infermiere è stato trasportato al pronto soccorso con quell’ambulanza che tante volte l’aveva visto operare sui pazienti, il suo cuore aveva cessato definitivamente di battere. La scomparsa del quarantenne, molto conosciuto nell’ambiente dell’Asl ha lasciato tutti senza parole. Grande professionista, marito e padre amorevole di due bambini, l’uomo viveva per la sua famiglia che adorava. Non ci è dato sapere se verrà disposta l’autopsia. Di certo si sa che Luciano era un ragazzone pieno di salute. Mai e poi mai i familiari avrebbero immaginato che potesse morire stroncato da un infarto. Dalle informazioni ricevute l’uomo non soffriva di malattie cardiache. Questo decesso dunque resta ancora più inspiegabile.
    Marina Minga

  50. DANIEL FERMANELLIPieve TorinaSta per battere un calcio d’angolo. E a un suo compagno di squadra dice: “Tiralo tu, mi sento un po’ stanco”. Poi il tragico malore. Andrea Sepi, 18 anni, è morto dopo due ore all’ospedale di Camerino, dove era stato trasportato in ambulanza. Il dramma si è consumato ieri sera nel campetto dell’oratorio

  51. Non c’è paragone Sig. Vittorio come intanto altro esempi da Lei riportati.
    Questa è un’altra vittima “fresca” delle “vostre” doppiette!!!

    battuta di caccia nel Cosentino 
    Tragico incidente: il colpo esploso da un amico

    Il gruppo si trovava in una zona di campagna per la caccia al cinghiale, quando uno dei componenti ha sparato convinto di avere avanti l’animale.

    LAGO (CS) – Pasquale Runco, 68 anni di Aiello Calabro, è morto intorno alle 17 di oggi nelle campagne del comune di Lago per un tragico incidente di caccia.

    Ad ucciderlo, secondo i primi accertamenti per un drammatico errore, è stato un uomo che era impegnato con lui ed altri amici in una battuta di caccia al cinghiale. Secondo le prime ricostruzioni, Runco era appostato nella vegetazione per scorgere la preda e il suo movimento avrebbe tratto in inganno l’amico che avrebbe esploso uno o più colpi che hanno raggiunto la vittima ad una spalla.

    Purtroppo nonostante l’arrivo dei sanitari per il cacciatore non c’è stato nulla da fare. Sul posto sono immediatamente intervenuti i Carabinieri delle Stazioni di Lago e Aiello Calabro che hanno effettuato i primi rilievi. Sul corpo della vittima il magistrato ha già disposto l’esame autoptico. 

    RINO MUOIO

    19/11/2015 – 21:36

  52. Nomignolo Lei si deve solo Vergognare, per la sua Arroganza e prepotenza e soprattutto si vergogni per il suo comportamento di indifferenza e menefreghismo nei riguardi delle famiglie e delle tante vittime avvenute per mano della caccia e dei cacciatori.
    Ma d’altronde non ci si può aspettare altro da un soggetto che si firma con un nomignolo del genere.

    • Controlla bene , che se c’è qualcuno che addirittura gode della morte di un cacciatore quello è un animalista , di sicuro non un cacciatore.
      Se scorri con il ditino te lo dimostro ….
      E poi il signor nomignolo si firma con nome e cognome mentre tu ti nascondi , come tutti voi del resto .

  53. o pastore di 58 anni dell’Argentina, è stato trovato morto nella sua casa. Al suo fianco uno spaventapasseri vestito di parrucca, rossetto e strap on con un pene finto di circa 15 centimetri. L’allerta è stata data dai vicini, che da qualche giorno non vedevano il pastore e sentivano cattivo odore provenire dalla casa dell’uomo. L’uomo, secondo gli investigatori, sarebbe morto per un malore durante il rapporto sessuale con la bambola gonfiabile improvvisata. I vicini hanno descritto il pastore come un uomo solitario, che viveva da solo e che non aveva il cellulare.

  54. anche questo fa morire ….
    Morto il volontario di Protezione Civile disperso
    Umbria, era caduto in un torrente
    E’ stato trovato morto Pasquale Antonini, il volontario 34enne della Protezione civile caduto in un torrente a Solomeo Di Corciano durante un intervento per far fronte all’emergenza maltempo in Umbria. L’uomo era scivolato in un affluente del torrente Caina, mentre stava sistemando un’idrovora. Il corso d’acqua, ingrossato dalla pioggia incessante, rischiava di esondare e raggiungere un vicino

  55. Andava a giocare a carte al bar: investito da ciclista muore pensionato
    SOLA VICENTINA – Un pensionato di 89 anni, Egidio De Gregori, è deceduto in ospedale dove era stato ricoverato dopo essere stato investito, mentre stava attraversando la strada, da un ciclista. L’incidente, accaduto ancora nel pomeriggio di giovedì scorso, si è verificato in via Marcon

  56. BELGRADO – Muore sul water di casa, viene ritrovato mummificato più di un anno dopo per caso, in mezzo ai vermi. Nessuno si era accorto della morte di Milan Dzombic, un serbo di 76 anni, perché era un uomo solitario e perché anche dopo il suo decesso l’affitto della casa era stato pagato regolarmente, con addebito automatico sulla sua pensione. – See more at: http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-europa/muore-

  57. PALERMO – Non ce l’ha fatta l’ambientalista di Partinico (Palermo) Gino Scasso, morto oggi all’età di 67 anni, dopo 13 giorni di coma farmacologico all’ospedale Ingrassia di Palermo, ricoverato dopo un malore che l’aveva colto mentre si trovava alla guida della sua auto. A comunicare il decesso è Salvo Vitale, storico compagno del docente di Lettere in pensione ed esponente di Legambiente. Ex vicesindaco nella giunta Cannizzo, Scasso era soprattutto noto per le sue battaglie contro la distilleria Bertolino.

  58. MONTALBANO JONICO – L’amico degli animali non è sopravvissuto ad una grave patologia polmonare: Francesco Pontevolpe, un avvocato molto conosciuto in paese, è morto di legionellosi. È il primo caso ufficiale di infezione da legionella con esito mortale a Montalbano, ma si parla anche di un altro caso sospetto, di qualche anno fa, di un noto agricoltore della zona che avrebbe contratto il morbo in un ospedale lucano (è in atto una causa). E si parla anche di un altro caso non ufficiale di legionellosi a Montalbano, un’infezione avvenuta alcuni mesi fa, ma questa volta non con esito mortale.

  59. onore a lui , un vero ambientalista .
    Pochi in Italia …. In Germania diversi ambientalisti sono cacciatori .
    Inoltre hanno studiato per diventarlo .
    In Italia ci si sveglia la mattina e ci si proclama ambientalista ….
    Il tipico ambientalista italiano …. Disoccupato, ex tossico o tuttora tossico…istruzione vaga …
    Nullafacente in cerca di uno stipendio facile facile,
    Trovatevi un lavoro…. E vedrete che avrete meno tempo per le fesserie

  60. questo per farvi capire in che mondo viviamo
    Muore di infarto durante una battuta di caccia. Gli animalisti su Facebook: “Felicissimi, così capisci cosa significa morire” (FOTO)
    18 Nov 2014
    Redazione, L’Huffington Post
    Si dice “felicissimo” della morte del Presidente del Consiglio Regionale del Trentino, stroncato da un infarto durante una battuta di caccia. E non solo. Dal suo profilo Facebook rincara: “Adesso sai cosa vuol dire morire”. A parlare attraverso il social network è Enrico Rizzi, segretario nazionale del Partito Animalista Europeo, contrario per convinzione, dunque, alla pratica della caccia.

  61. Storie di animalisti fighi ….
    Ieri sera un ippopotamo è stato investito sulla strada provinciale 361 da Villa Potenza a Montecassiano (Ippopotamo investito a Villa Potenza Era scappato dal circo, Cronache Maceratesi). Sembrava fosse scappato: «L’animale, una femmina di 8 anni, era scappato dal circo Orfei allestito nella zona del centro fiere di Villa Potenza. Un 25enne di Sambucheto, alla guida di una Polo, si è ritrovato in mezzo alla strada l’ippopotamo di 15 quintali e lo ha preso in pieno. Il ragazzo ha riportato delle lievi ferite ed è stato portato al pronto soccorso per accertamenti. Sul posto polizia, carabinieri, vigili del fuco e i veterinari dell’Asur per un sopralluogo. Ma l’animale investito frontalmente è morto sul colpo. La strada è rimasta
    LIBERAZIONE ANIMALE

    Dal circo però veniva già suggerita una versione diversa dell’accaduto: «I responsabili del circo dichiarano che alcuni animali, tra cui l’ippopotamo, sono stati liberati da un’associazione animalista. Moreno Montemagni, addestratore del circo Orfei, dice: “Siamo bersaglio degli animalisti da mesi. Abbiamo subito attacchi anche a Cesena e Ravenna. Eravamo in pieno spettacolo e abbiamo annunciato la pausa per recuperare gli animali: tra cui alcuni dromedari, struzzi e una zebra. Lo spettacolo è stato sospeso. Per liberare Aisha (il nome dell’ippopotamo), gli animalisti hanno divelto una rete esterna di quelle che si usano per delimitare i cantieri, e neutralizzato la recinzione elettrica interna. Hanno anche scritto sui rimorchi da carico delle frasi ingiuriose”. Indaga la polizia». Stamattina la Repubblica conferma la liberazione dell’ippopotamo finita male (Macerata: ippopotamo di un circo, liberato da animalisti, muore travolto da un’auto): «Un ippopotamo del Circo Orfei che ha alzato i suoi tendoni al centro fiere di Villa Potenza è stato liberato in un blitz da un gruppo di animalisti che hanno fatto irruzione tra i carri che trasportano gli animali. Ma l’ippopotamo è fuggito raggiungendo la strada per Montecassiano ed è stato travolto e ucciso da un’auto in transito».

  62. Aaajhhh
    Potrebbe essere un suggerimento!!!!
    La prossima primavera portatevi un cinghiale morto …insieme alle tagliole e ai fucili abrasi ….
    Poi un bel l’articolo … Bracconieri sull’isola verde uccidono un povero cinghiale !
    No no ….
    Travestite un porco da cinghiale!!!
    Le zanne ve le faccio io!!!!!
    Oink!!! Oink!!

  63. Fa prima se posta le notizie che arrivano da Parigi (purtroppo).
    Paragoni inutili qui si parla di morti di caccia e voi fate finta di non capire.
    Le code bruciano e cercate di spegnerle nel modo più stupido che esiste buttandoci su benzina.
    In quanto a nomignolo vada a prendere qualche lezione privata di buona educazione sempre se le potrà essere utile.

  64. È altamente squallido e irrispettoso fare battute sulle vittime egregio Sig. Cacciatore a vita probabilmente nessuno glielo ha insegnato.

    19/03/2013

    Caccia, in cinque anni 578 vittime di cui 146 morti a fucilate
    Roma  – La caccia è uno sport che provoca la morte di milioni di animali, ma anche di centinaia di persone, cacciatori e non.

     

     

     I dati non lasciano molto spazio ad interpretazioni, negli ultimi 5 anni sono morte 146 persone a causa dei colpi sparati dai fucili da caccia, nell’ultimo anno i morti sono stati 32 di cui 27 cacciatori e 5 persone che non avevano alcun legame con caccia o cacciatori. Ancora peggio la situazione dei feriti negli ultimi cinque anni i feriti sono stati 432 di cui 129 solo quest’anno e di questi diversi minori e 32 feriti fuori dalle attività venatorie.

     

     

    Si tratta complessivamente di 578 vittime tra morti e feriti. Un dato che se fosse riferito a qualunque altra attività definita sportiva porterebbe ad una immediata chiusura.

     

     

     “I numeri sono impietosi e parlano di morte e feriti, persone da accompagnare al camposanto o in ospedale e che rimarranno invalidi tutta la vita. Una qualunque persona di buon senso non esiterebbe un minuto a sopprimere questa pratica a fronte dei cadaveri dei bambini colpiti dai pallettoni dei cacciatori, in Italia perchè questo non succede. Diciamo basta a questo massacro una volta per tutte! Quanti morti dovremo ancora piangere prima che la caccia venga abolita?”, dichiara Lorenzo Croce, presidente dell’Associazione italiana difesa animali e ambiente. “Anche un solo morto sarebbe troppo”.

  65. fugge, banale lite finita nel sangue

    07 novembre 2015

    Ha rivolto il fucile contro Gianfranco Barsi e ha fatto fuoco. L’uomo era al lavoro nel campo insieme al figlio: gli avevano detto di andarsene dal loro terreno. È successo nel bosco di Vitiana. Caccia all’uomo
    LUCCA. Per cacciare era entrato sul terreno dove Gianfranco Barsi, di 49 anni, operaio nelle industrie cartarie Tronchetti, e il figlio, Riccardo Barsi stavano raccogliendo le olive. I due, vedendo il cacciatore entrare nel terreno di loro proprietà, gli hanno detto di allontanarsi. Lui, per tutta risposta, preso da un moto di rabbia, ha puntato il fucile, caricato a pallettoni da capriolo, contro i due e ha esploso più colpi. Uno ha raggiunto il padre alla gola, ferendolo in maniera molto grave. Prima di fuggire ha sparato anche tre colpi al figlio ma per fortuna nessuno di questi lo ha raggiunto e il giovane è rimasto illeso. Lo sparatore a quel punto è fuggito.

    La vicenda accaduta Vitiana, località sul territorio comunale di Coreglia, con le ore sta acquisendo contorni più chiari. Questa, secondo un’ulteriore ricostruzione, sarebbe la dinamica del fatto che si è consumato nella tarda mattinata di sabato 7 novembre. Una vicenda che sulle prime sembrava più un agguato che un ferimento per futili motivi.

  66. Cacciatore spara a fagiano ma uccide il fratelloE’ accaduto nel cremonese, la vittima aveva 74 anni

    Redazione ANSACREMONA20 settembre 201521:09NEWS

    Un cacciatore ha sparato per colpire un fagiano ma ha ucciso il fratello. Luigi Agosti, 74 anni, secondo una prima ricostruzione è morto in un incidente di caccia. La tragedia è avvenuta in aperta campagna, ad Agnadello, in provincia di Cremona. Domenica mattina Agosti era a caccia con il fratello Fiorenzo (65 anni), quando un fagiano si è alzato in volo Fiorenzo ha sparato centrando in pieno petto Luigi. E’ rimasto ferito a un occhio da un pallino in modo sembra non grave anche un giovane che li accompagnava.

    Agosti si trovava a caccia con il fratello Fiorenzo. Quest’ultimo stava camminando lungo una strada sterrata (vicino ad una azienda agricola situata non lontano dalla zona industriale) mentre Luigi era in mezzo a un campo. Improvvisamente un fagiano si è alzato in volo e Fiorenzo ha sparato centrando in pieno petto il fratello. Il 74enne è morto sul colpo. E’ rimasto ferito a un occhio da un pallino anche un giovane che si trovava a caccia con i due fratelli. Le sue condizioni non sarebbero gravi.

    Sul posto sono intervenuti, per i rilievi e per ricostruire la dinamica dell’accaduto, i carabinieri di Rivolta d’Adda e la Polizia provinciale.

  67. Bologna

     

    Ferrara, cacciatore spara al suo cane e lo lascia morire in un campo
     12 ottobre 2015

    Subito dopo è tornato a cercare selvaggina.
    Ferrara, cacciatore spara al suo cane e lo lascia morire in un campo

     
    ore 18.20 del 12 ottobre 2015

    Subito dopo è tornato a cercare selvaggina.

    Ferrara, cacciatore spara al suo cane e lo lascia morire in un campo

     
    ore 18.20 del 12 ottobre 2015

    Subito dopo è tornato a cercare selvaggina.
    Ferrara, cacciatore spara al suo cane e lo lascia morire in un campo

     
    ore 18.20 del 12 ottobre 2015

    Subito dopo è tornato a cercare selvaggina.

     HA sparato un colpo di fucile alla sua fedele compagna di caccia, una femmina di bracco tedesco di sette anni, lasciandola al suo destino in un campo arato e tornando subito in cerca di selvaggina: a denunciare l’episodio che ha avuto per protagonista un cacciatore veneto sono stati alcuni colleghi di doppietta, che si trovavano come lui nel territorio di Formignana.

    Gli altri cacciatori, assistendo alla scena, hanno contattato la vigilanza volontaria appartenente alla Federazione italana della caccia e la polizia provinciale. Gli agenti, arrivati sul posto un’ora dopo l’episodio, hanno constatato che l’animale era morto. L’uomo è stato denunciato per uccisione di animale e il suo fucile è stato sequestrato. Sono stati identificati i cacciatori presenti nei pressi dell’accaduto, al fine di raccogliere testimonianze utili ad accertare i fatti. Dai primi risultati, sembra che dopo lo sparo il cacciatore non si sia interessato delle condizioni dell’animale, in seguito deceduto, e un’ora più tardi l’uomo è stato trovato in esercizio di caccia mentre col fucile carico vagava in un terreno non distante alla ricerca di selvaggina.

  68. acciatore spara e uccide il cane di un passante

    E’ successo domenica 1 novembre a San Daniele. Le associazioni animaliste lanciano una petizione

    03/11/2015

    Una tranquilla passeggiata che si trasforma in un dramma. Domenica 1 nel pomeriggio, a San Daniele, nella zona del ‘Tiro a volo’, la passeggiata di Adamas, border collie di 2 anni e mezzo, con il suo padrone è finita nel peggiore dei modi.
    Sorpreso e spaventato dall’improvvisa “apparizione” del cane, che passeggiava libero per i campi, a poca distanza dal padrone, un cacciatore gli ha sparato due colpi di fucile e l’ha ucciso. Dalla testimonianza del proprietario, accorso dopo aver udito il primo sparo e i guaiti del suo cane, sembrerebbe che il cacciatore abbia sparato il secondo colpo a distanza ravvicinata, come per ‘finire’ l’animale. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che avrebbero sequestrato al cacciatore  il fucile e la licenza di caccia. L’uomo, un cinquantunenne della zona, è stato denunciato a piede libero per ‘uccisione di animale’.

    “Mio padre stava passeggiando con Adamas, un border collie di due anni e mezzo, bianco e blue, nei campi vicino a casa nostra – racconta Berin Lepic, 25 anni, figlio del proprietario del cane -. Era su un sentiero che si apriva in una radura. Adamas stava pochi metri davanti a lui, quando ha sentito uno sparo, seguito dai gemiti disperati del nostro piccolo. Ha iniziato a correre verso di lui e ha visto un cacciatore che stava puntando il fucile, a distanza ravvicinata. Mio padre gli ha urlato di fermarsi, ma questo ha sparato un secondo colpo, finendo il nostro cucciolo. Mio padre, disperato, si è buttato in ginocchio cercando di capire se Adamas fosse ancora vivo, mentre il cacciatore si è rimesso il fucile in spalla e si è allontanato. Mio padre disperato ha chiamato me e mio fratello, perchè intervenissimo in soccorso e chiamassimo i carabinieri. Siamo saliti in auto e nel giro di due minuti eravamo sul posto. Io e mio fratello ci siamo messi di fronte al cacciatore, dicendogli che non poteva andarsene finchè non fossero arrivati i carabinieri. Questo, col fucile ancora chiuso sulle spalle, ha fatto il gesto di imbracciarlo, guardando nella mia direzione. Mi sono messo di fronte a lui, le braccia aperte, e, guardandolo negli occhi, gli ho detto “vuoi sparare anche a noi adesso!?”.
    Il cacciatore, rendendosi conto di quello che stava facendo, si è rimesso il fucile, sempre chiuso, in spalla. Ho quindi chiamato i carabinieri, scoppiando a piangere al telefono, che sono arrivati dopo pochi minuti. 
    Quando abbiamo chiesto il perchè di questo assurdo gesto al cacciatore lui ha detto che il cane l’aveva aggredito. Allora gli abbiamo chiesto come mai avesse i vestiti perfettamente puliti, visto che Adamas era sporco di fango. Lui ha dunque cambiato versione, dicendo che era stato uno dei suo cani ad essere aggredito. Peccato che entrambi i cani non avessero un segno addosso, erano felici, scodinzolanti e puliti. Allora ha detto di aver esploso un colpo in aria di avvertimento, peccato che il fucile che aveva era un sovrapposto a due colpi, entrambi dei quali dentro il corpicino del nostro cucciolo. L’ultima versione è che pensava fosse un cane randagio, come se questo gli desse il diritto di ucciderlo.
    Sentito che i carabinieri stavano arrivando il cacciatore ha finalmente scaricato il fucile, che conteneva due bossoli esplosi, e l’ha tenuto aperto fino all’arrivo dei militari, i quali hanno sequestrato fucile, munizioni e licenza. Quella sera siamo andati a Martignacco, presso il presidio di Martignacco, e abbiamo denunciato l’accaduto. Un’ora dopo stavamo seppellendo il nostro adorato Adamas, insieme ai suoi giocattoli preferiti. La sua cuccia e il suo cibo sono stati donati al Centro Cinofilo Lupo Nero di Fagagna questa mattina”.

    A seguito di questi fatti le associazioni animaliste del territorio, come l’Oipa di Udine, hanno lanciato una petizione online indirizzata alla Presidente della Regione, Debora Serracchiani. “Tanti cittadini pretendono di essere tutelati dai rischi che derivano dall’attività venatoria – si legge nell’introduzionie -. Infatti sempre più spesso ne pagano le conseguenze vittime innocenti ed ignare. Ecco perché la nostra proposta di introdurre l’Alcol Test e il test per gli stupefacenti da effettuare ai cacciatori durante l’attività venatoria risulta essere uno dei modi per garantire la sicurezza ai cittadini; appare chiaro che chi imbraccia un’arma, al pari di chi per esempio guida un’automobile, deve essere nel pieno delle proprie facoltà cognitive”.

  69. Sig. Vittorio tutte queste vittime la fanno ridere?? Complimenti davvero,complimenti soprattutto al signore che fa anche le battutine sulle vittime.
    Davvero si è toccato il fondo è una vera VERGOGNA.
    Questo è il mio ultimo commento, primo per rispetto di tutte queste vittime e per le loro famiglie e poi perché è totalmente inutile confrontarsi con determinati soggetti.
    Ultimo mio commento non come qualcuno che dice di astenersi dal commentare e poi sta sempre qui. Nella vita conta molto anche la parola, probabilmente non per tutti.
    Buon fine settimana a tutti e speriamo non ci siamo altre vittime.

    • Ma no signor Mario, mi fa ridere il fatto che per voi le vittime di caccia fanno più rumore di quelli morti durante una partita di calcetto … Manco fossero morti di serie B
      Cambia nulla , anzi i numeri condannano il calcetto …
      È questo un dato di fatto, tipo 100 a 1 .
      Forse ci vuole intelletto , non lo so , ma la logica impone un ragionamento molto semplice , solo che avete il prosciutto avanti agli occhi , è matematico, signor Mario .
      A proposito il prosciutto… È morto un maiale per farlo.
      Andiamo su, a voi non frega una mazza dei morti a caccia …. Cercate solo un pretesto per fare rumore,…
      Rassegnatevi , la caccia non finirà .
      Qualcuno di voi ha provato inutilmente ad entrare nelle forze dell’ordine…. E “sperisce ” per avere un porto darmi …Un altro ha un passato di carcere e droga….e difende la sua casa abusiva dai cacciatori a Zaro…un altro ha il ristorante nel posto più inquinato dell’isola ….e lo sa benissimo che c’è una fogna che sfocia a 150 metri dal bagnasciuga…
      Un altro ha campato sulle disgrazie degli altri ( vedi macchinette mangia soldi )
      Un Mario, che ho incontrato una volta in traghetto , mi ha riferito che porta la sua figlia da un medico abusivo e che non tollera assolutamente chi non rispetta le leggi….venatorie .
      Affida la figlia a uno scarparo ( da denuncia penale )e fa la guardia ambientale ….

      E vai con l’ipocrisia …
      Qualcuno è disoccupato e non ha un cacchio da fare …
      Insomma sembra l’armata branca leone
      Poi se vorrete fare la guerra al bracconaggio …… Fatela …. No problem , anzi.
      Ma non sparate cazzate , tipo i morti Etc…. Perché vi tirate la zappa sui piedi …. E poi , se siete un pochino intelligenti, prendete le distanze dai fanatici animalisti , se voi stessi non lo siete.
      Anche la politica li schifa.
      Non si possono considerare persone che gioiscono della morte di un essere umano , e loro lo fanno puntualmente, ogni volta che muore un cacciatore.
      Sarebbe auspicabile un tavolo di concertazione tra persone istruite…
      In passato ho cenato con esponenti del kommite dopo averi incontrati a San pancrazio mentre ero in addestramento cani ed ho avuto un ottima impressione.
      Persone per bene con idee diverse, ma non troppo , dalle mie..
      Ma con i fanatici isolani e con i gruppi ” militarizzati ” che vengono sullo scoglio è inutile cercar confronto.
      È come convincere un bue che il ciuccio vola .
      Del resto queste pagine lo dimostrano .
      Saluti

  70. Credo che questo sia l’articolo sul Sito più commentato di sempre.
    104 commenti… ma fra cinque soggetti!!!
    Praticamente un blog improvvisato (…scaturito da una trollata?)

  71. pescarese, uomo colpito alla gambaRicoverato in ospedale 64enne di Spoltore

    AAA

    PIANELLA. Un uomo di anni 64 anni di Spoltore é rimasto ferito ieri pomeriggio, in un incidente di caccia avvenuto nel pescarese. L’accaduto si è verificato in una zona boscosa nel comune di Pianella, dove era in corso una battuta fra tre amici.

    Secondo una prima sommaria ricostruzione il 64enne sarebbe stato colpito da un colpo di fucile (caricato a pallini) partito inavvertitamente dall’arma di un amico.

    Subito soccorso, il ferito é stato poi stabilizzato dai sanitari del 118 del Distaccamento di Pianella e trasferito in ambulanza all’ospedale di Pescara con una profonda ferita alla gamba destra.

    Sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri della Stazione di Pianella e della Compagnia di Pescara. Come riferito dai sanitari, l’uomo non correrebbe pericolo di vita.

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