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giovedì, Maggio 2, 2024

Lavoro e poker: la vita del giocatore ischitano Giuseppe “Sunpoker10” Castagna

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Fin dal 2003 il poker ha avuto un fascino del tutto particolare nella vita di Giuseppe Castagna. Non vi dice nulla questo nome? È vero, ma se provassimo con “Sunpoker10” tutti gli appassionati di poker, con ogni probabilità, si alzerebbero in piedi. Giuseppe è nato a Ischia, in provincia di Napoli, e ha scoperto quasi per puro caso il mondo del poker. Tutto è nato semplicemente guardando un amico intento ad affrontare una partita online e altri giocatori della provincia cimentarsi in tornei live: da quel momento in avanti è stato amore a prima vista.

L’apprendimento delle basi è avvenuto in modo progressivo, prima mediante delle normalissime partite casalinghe con gli amici. Poi anche per Giuseppe arriva il momento di fare il passo verso i tornei online, decidendo di aprire un conto su Everest. Da quando, poi, ha fatto il suo ingresso sulla scena PokerStars.it è stata un’escalation di emozioni, che l’ha portato a raccogliere diversi risultati importanti. Senza ombra di dubbio, il piazzamento che Giuseppe tiene più nel cuore è il secondo posto conquistato al Sunday Special cinque anni fa, dopo che la qualificazione al famoso torneo arrivò mediante un satellite con FPP. In quell’occasione, “Sunpoker10” non riuscì ad avere la meglio in un vero e proprio scontro frontale alla fine con “Hippo475”, con quest’ultima che si è portato a casa circa 5 mila euro in più rispetto ai 32991 di Giuseppe.

Sunpoker10 è uno di quei giocatori che rientrano tranquillamente nella categoria degli “atipici”. Il periodo dell’anno in cui si concentrano maggiormente le sue partite online è quello autunnale/invernale, ovvero proprio quando gli impegni lavorativi gli danno un po’ di tregua. Chiaramente, la passione verso il poker lo porterebbe a giocare decisamente più di frequente, ma Giuseppe ha anche una bellissima famiglia a cui deve dedicare tempo e attenzioni.

Quindi, ha preso la decisione di giocare solamente MTT, per poi togliersi lo sfizio con qualche torneo live. Una delle più importanti affermazioni che sono state ottenute da parte di “Sunpoker10” è indubbiamente quella allo SCOOP 2018. Emozioni fortissime per Giuseppe Castagna, che non si attendeva probabilmente un successo di simili proporzioni. Per impegni di lavoro e familiari, infatti, il giocatore di Ischia non ha a disposizione molto tempo per potersi preparare a dovere, anche per poter fare dei passi in avanti sul suo gioco. In ogni caso, le caratteristiche principali del suo modo di giocare sono sempre le stesse: notevole solidità, poco spazio per la fantasia e i “colpi di testa”, con l’obiettivo primario che è quello di regalare agli altri giocatori il quantitativo più basso possibile di chips.

La vittoria nella versione High del Main Event dello SCOOP 2018 ha permesso a Sunpoker10 di portarsi a casa un primo premio pari addirittura a quasi 37 mila euro. Anche se, in realtà, il bottino avrebbe potuto essere ancora più ampio: infatti, Castagna ha perso qualcosa come circa 20 mila euro per colpa di un mega deal 5-left nel finale di partita.

In una recente intervista a PokerStars.it, ha parlato anche delle strategie che segue prima dei tornei, della sua preparazione e anche del modo in cui avrebbe intenzione di usare i soldi che ha vinto da pochi mesi. Prima dei tornei, Castagna ha ammesso che il suo livello di preparazione non è mai quello desiderato. La colpa è, indubbiamente, da assegnare ai troppi impegni, tra lavoro e famiglia, che non gli consentono di avere il tempo a disposizione per potersi preparare a dovere.

Da parte di “Sunpoker10” c’è stata sempre la volontà di aggiornarsi di continuo e studiare per migliorare in modo costante e progressivo il suo modo di giocare. Con la vincita che ha da poco portato a casa, chiaramente Giuseppe ha in mente di mettere da parte qualcosa per le esigenze della famiglia. Una parte, però, potrebbe anche essere destinata alla partecipazione di qualche evento live, in uno dei quali trionfò un altro giocatore ischitano, che dovrà però sempre avere un buy-in medio o basso. E, perché no, Giuseppe non ha chiuso la porta all’eventualità di prendere delle lezioni da un coach.

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