fbpx
giovedì, Maggio 2, 2024

Ischia, emergenza morte! Continuiamo a girarci dall’altra parte?

Gli ultimi articoli

Incidenti mortali a Ischia, è colpa dei genitori? E’ colpa dei locali notturni? E’ colpa della droga? E’ colpa dell’alcool? Della velocità? Delle strade strette? Del manto stradale? Della guida distratta? Della distrazione? Della fatalità? Fateci sapere…

Gaetano Di Meglio | Lucia e Angelo sono nomi di morti minori. Morti che hanno avuto meno caos mediatico, minori attenzioni e hanno prodotto minore sgomento. Morti che sono passate in sordina. Qualcuno, domenica mattina, voleva che si spostasse il corpo senza vita di Angelo per riaprire la strade e andare a messa. Assurdo! Ma guardiamo oltre.

Con uno sforzo enorme per evitare la polemica sulla graduatoria e sulle classifiche dei morti, nel day after dell’ennesima tragedia delle nostre strade torna attuale l’argomento. Torniamo a parlare di morti, di velocità, di strade, di pericolosità, di sostanze stupefacenti, di guida spericolata e di codice della strada.

Siamo un’isola che ha smarrito ogni senso civile e ogni senso di battaglia e di dignità. Viviamo gli eventi, anche i più tragici, con una insolita indifferenza. Ci atteggiamo a leoni sui social network, vogliamo il capro espiatorio a portata di “commento” e di “condividi” e tutto dura il tempo del clic.

Se fossi un amministratore, o se avessi ancora rapporti diretti con un amministratore pubblico, proverei a fare qualcosa. Proverei a dare una risposta e una soluzione ad uno dei problemi più gravi che non riusciamo a risolvere: le morti sulle nostre strade.

Come volevasi dimostrare gli interventi assunti dalle nostre amministrazioni sono risultati inutili. Abbiamo curato la metastasi con l’aspirina. Abbiamo disegnato due linee sulla Variante Esterna, la Città Metropolitana ha installato due rilevatori di velocità (non sono autovelox) e il comune di Ischia paga un autovelox mobile per fare poco o niente. L’ultimo dato ufficiale, infatti, riporta una statistica da leggere: 7 contestazioni per divieto di sorpasso quindi vista dai vigili; 4 contestazioni per mancata revisione dei veicoli quindi post fermo e solo 2 contestazioni per eccesso di velocità utilizzando lo strumento. Basta ricordare i numeri per capire.

L’isola vive la sua “emergenza morte” ma si gira dall’altro lato. Facciamo finta di niente fino a quando non ci tocca in prima persona e, come capita spesso, ce ne freghiamo di chi resta a terra senza vita. Lo abbiamo sempre fatto. Purtroppo.

In meno di 30 giorni sono morte due persone sulle nostre strade. Lucia a Forio, Angelo a Lacco Ameno. E, attenzione, che Lucia abbia avuto un malanno non significa che è una morte meno grave di quella di Angelo che è stato investito al Fango o di altre morti. La vita vale uguale. La stessa morte di Angelo non ha significato (per la stessa comunità) molto meno di altre.

Ma restiamo, ancora per un attimo, all’ultimo caso, la morte di Angelo Scaccino.

Francesco Piro rientra dopo una notte in discoteca, percorre la solita strada di casa e, ad un certo punto, travolge, trascina e uccide con la sua auto Angelo. Una morte rapida quanto atroce. Scappa e, dopo poco, si costituisce. Le analisi diranno che era positivo ai cannabinoidi.

E così, a differenza di altre morti, tutte uguali e nessuna minore, si torna a discutere dell’argomento, e delle sue cause e, collegata ai dettagli della morte di Angelo Scaccino, è naturale collegare i fatti alle “ultime ore del colpevole”, ovvero alla discoteca.

Sul web, si è accesa una ricca discussione sul possibile collegamento tra locali notturni e sicurezza. Una discussione che, ovviamente, ha spaccato le opinioni.

Proviamo a leggere due commenti diversi. Il primo è di un genitore. Il secondo, invece, di un protagonista della notte a Ischia.

«Io tutti i sabato – scrive questo papà – accompagno e vado a prendere mio figlio che come tanti suoi coetanei va a ballare. Si entra, non prima delle 2, cosa assurda per poi uscire non prima delle 6 se tutto va bene. Solo ad Ischia si vedono cose del genere. In città le discoteche aprono massimo alle 24, qui invece alle 2. E i nostri cari sindaci dormono. Purtroppo le forze dell’ordine le vedo in giro per l’isola specie in orario di ingresso ai locali. Ne vedo poche ad orario di uscita dai locali, ed è proprio all’uscita che vanno fatti i controlli. Io li vedo tutti i sabato in che condizioni escono, non si reggono in piedi, tutti storditi come tanti zombi. Assurdo tutto ciò. Non dobbiamo permettere che si mettono alla guida, vanno bloccati e se è il caso segnalati perché sono un pericolo per loro e per gli altri. E poi controlli ai gestori dei locali che sono stracolmi di alcool…”

Ciro Pilato, invece, giovane organizzatore degli eventi del by night sull’isola, racconta l’altro alto della medaglia: «Solo un’isola bigotta – scrive Ciro – , provinciale e retrograda può attribuire la responsabilità principale degli incidenti sulle strade ai locali notturni. Fate tanto i professori cari papà e mamme moderne da tastiera e non sapete che i vostri figli/e a meno di 18 anni tirano cocaina come i porci?»

Un commento che è diventato, in breve tempo, virale e ha collezionato molti commenti che ci consentono una riflessione.

Giovanna: “Le vere colpe sono solo della nostra responsabilità. Facile attribuire le colpe ad altri.”

Antonio: “Praticamente, come gli attuali genitori che danno la colpa agli insegnanti se i figli prendono cattivi voti”

Carmela: “E’ l’insieme delle cose che crea questi tipi di episodi e i locali non vanno esclusi. Vendere super alcolici a ragazzi minorenni pur di incassare. Non prendiamoci in giro dicendo che non è cosi quante risse succedono perché sono alterati da alcol e chi ci va per divertirsi si trova nelle risse senza capirne nemmeno il motivo?”

Ciro: “La somministrazione ai minori è da condannare, ma i minorenni non guidano”

Giovanna: “Diciamo che la vera cosa è che non c è dialogo tra genitori figli, la maggior parte dei ragazzi sono infelici e pensano che con alcool droghe varie e velocità si risolva qualcosa. Iniziate ad avere un rapporto con i vostri figli in modo che anche se vanno in un locale ci vanno veramente per divertirsi e non sfogare solo la rabbia che hanno dentro.

Antonio : “Gli alcolici i minorenni li possono trovare in commercio in molti esercizi ed a prezzo inferiore della discoteca. Quindi il problema non è la possibilità di accedere agli alcolici o alle sostanze stupefacenti , ma l’educazione carente di molti giovani”

Gianluca: “Ragazzini viziati che si alcolizzano e si drogano. Accompagnateli voi in giro. Seguiteli come hanno fatto i nostri genitori, invece di garantirgli la bella vita senza responsabilità”

Nemy: “Perdonami è ma uno alcol e droga può procurarseli tranquillamente pure fuori dal locale. Io posso pure scendere giù al locale già drogato e bevuto e la colpa non può essere imputata al locale in nessun modo! Io credo che il problema è a monte! I giovani d’oggi hanno tutto facile non sanno cosa sia il rispetto per se stessi ne per gli altri, non hanno il senso del dovere nel del sacrificio e non hanno la benché minima idea della responsabilità! Altro che locali”

Susy: “Molti genitori scaricano le responsabilità sui gestori dei locali, sull’ orario delle aperture e chiusura, ma se sino minori allora perché gli permettono di uscire fino all’alba?”

Marianna: “Qua non si sta condannando nessuno, neanche chi della sua vita ne vuole fare una fine merdosa, ma almeno di assumersi le responsabilità e di non essere un pericolo per gli altri. Poi che ti vuoi drogare o ti vuoi alcolizzare so cazzi tuoi, ma non possono andarci di mezzo sempre persone innocenti!”

Vito Animale Iacono Fosse il cielo tirassero cocaina. Sai quanti coglioni ho pescato nei vari locali a tirare le cose più impensabili e ad impasticcarsi…… da prenderli a calci nel culo

Anita Rubino “Concordo. Fuori ai locali l’uscita 5-6 del mattino posti di blocco test di alcool. Io ci sono il sabato anche io vedo e penso che vediamo tutti. Anche io ho un figlio a piedi cammina vuoi ubriacarti vai, ma dopo torni a piedi a casa. Anche noi genitori dobbiamo starci addosso lo so che e difficile ma se sappiamo che il proprio figlio beve e si droga deve far capire al figlio che non muore lui ma muoiono gli altri”

Una discussione che crea due grandi argomenti e individua due grandi colpevoli: locali notturni da un lato e genitori dall’altro. Ma il dato più importante è che fa emergere tutta un’altra narrazione e racconta un’altra emergenza da affrontare: quella giovanile, quella legata all’uso di sostanze stupefacenti, di alcool e quella legata al mondo del by night.

Per Raimondo, attento osservatore e conoscitore dei fenomeni giovanili e non solo, invece, «Il problema è più serio di quello che sembra e la soluzione non è a portata dei nostri amministratori. È troppo facile e sterile prendersela con i politici locali, ma cosa dovrebbero fare? Il problema va affrontato iniziando a reintrodurre a scuola l’ora settimanale di educazione civica. Alle medie avevamo il libro di educazione civica dove per prima cosa si leggeva l’art 1 della costituzione. In parole povere si insegnava il senso civico, che veniva poi rafforzato con l’anno di militare. Ragazzi diciamoci la verità, ma senza educazione civica, dove “cazzo” vogliamo andare?»

Alla domanda “e la soluzione non è a portata dei nostri amministratori. È troppo facile e sterile prendersela con i politici locali, ma cosa dovrebbero fare?” magari proveremo a rispondere in uno spazio più adeguato e in un’occasione dedicata.

Ma torniamo al punto di partenza: bisogna reagire a questa “emergenza morte”. Bisogna reagire con i fatti e senza perdere altro tempo o sollazzarci con convegni vuoti,inutili e buoni solo a spendere soldi pubblico con le missioni dei politici. Bisogna fare qualcosa di immediato e di vero tenendo ben in chiaro due fattori. Primo: le forze dell’ordine devono operare senza condividere nulla con le popolazioni ma ascoltando le sollecitazioni e interpretandone il sentimento collettivo. Secondo non è un problema di facile soluzione e non è solo un nostro problema.

Solitamente siamo sempre stati pronti a condividere un’idea, a dare il nostro contributo al dibattito. Questa volta, invece, proviamo solo a gettare le basi per una discussione. Proviamo a costruire un “campo largo” per usare un termine in voga in questi giorni e proviamo a tirare fuori una soluzione sapendo che è nelle possibilità di ognuno fare la differenza.

Aspettiamo i vostri contributi.

Incidenti mortali a Ischia, è colpa dei genitori? E’ colpa dei locali notturni? E’ colpa della droga? E’ colpa dell’alcool? Della velocità? Delle strade strette? Del manto stradale? Della guida distratta? Della distrazione? Della fatalità? Fateci sapere…

5 COMMENTS

  1. Secondo me in discoteca non si dovrebbero somministrare alcolici di notte (non solo ai minori). Un appello ai sindaci,fate ordinanze e dare un orario piu’ severo tipo 21/ 00.30 e rispettarlo, si eviterebbero tanti eventi spiacevoli e non occorrerebbe neanche andare a prenderli perche’ a quell’ora ci sono ancora i bus di linea. Dotare le strisce pedonali periferiche di un piccolo semaforo lampeggiante che lo fa scattare direttamente il pedone a sua richiesta perchè se io mi fermo e (come sempre accade) ce il classico stronzo con il motorino che ti sorpassa appena tenti di fermarti scansando i pedoni per un pelo, nel tempo si conteranno tanti morti in meno, creare le pensiline alle fermate dei bus e avrei tanto ancora da scrivere perche anche io ho tre figli e mi alzo la notte e faccio tanti pensieri.

  2. Nel lontano 1990 sono stato 6 mesi in Inghilterra……i ragazzi il sabato sera andavano in disco, l’ entrata era dalle 21.00 alle 02.30, alle 02.00 suonava la campanella per l’ultimo drink dopo tale orario non ti servivano più niente, i ragazzi uscivano puntualmente ubriachi se non pure strafatti, ma avevano il taxi prenotato con l’indirizzo di casa di ognuno e li riaccompagnava a casa uno per uno. in un taxi ci vanno 5 persone e dividevano la corsa in parti uguali andata e ritorno! E’ così difficile ? Dopo Trenta e passa anni qui siamo nella completa preistoria!!!

  3. Mi sembra troppo focalizzato sui soli giovani e le discoteche.Credo che il problema sia forse più generico, e sicuramente in tutti quelle cause indicate nell articolo. Bisogna ritrovare il senso di responsabilità e rispetto verso se stessi e gli altri.Abbandonare questa oramai radicata cultura della strafottenza e del delinquere.Del “tanto a me nn succede”Ripartire dalle scuole,dallo sport, dalla famiglia,confrontarsi con i propri figli,nn stancarsi mai di parlare.I controlli da parte delle forze dell ordine nn bastano, del resto nn si può mica militarizzare un isola.Sensibilizzazione da parte di noi cittadini, repressione da parte delle autorità e certezza delle pene dallo Stato.

  4. Nel vostro art. Siamo un isola che ha smarrito ogni senso civile e ogni senso di battaglia è dignità. Ma perché a Ischia esisteva anche il senso civile?

  5. E” colpa dell”inciviltà sovrana che regna sull”isola. dove tutti si sentono padroni. Auto che girano a destra,a sinistra senza mettere la freccia,inchiodare di colpo in mezzo alla strada magari per caricare qualcuno come mi è già successo, motorini che sfrecciano come moto da gp sorpassando a destra e sinistra fottendosene degli altri. E tu li in auto in mezzo al traffico con un senso di impotenza che ti pervade il corpo. Forse è arrivato il momento di fermarci un attimo tutti quanti e farsi un esame di coscienza, cosa si potrebbe fare per diventare un paese non chiedo tanto solo un po’più civile, più cosciente verso il prossimo e non pensare solo a se stessi? Forse è solo un”utopia..

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Gli ultimi articoli

Stock images by Depositphotos