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venerdì, Maggio 3, 2024

Ischia e la giunta agitata. Bollicine tra Ida De Maio e Alessandro Migliaccio per la “commissione”

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Se c’è una cosa che mi piace in maniera “larga”, come la mia taglia, è quella di poter dire l’ho già scritto. E’ una cosa che sollecita il mio ego (mai stato troppo piccolo) e che rappresenta una dose di buon umore e carica per andar avanti.

Siamo arrivati al secondo, vero, redde rationem nella giunta di Enzo Ferrandino. Archiviato il caso Parcheggio della Siena con Paolo Ferrandino che vinto il Guiness dell’ingoia boccone amaro (un parcheggio intero ingoiato in quella bella vena rossa) il comune di Ischia e la sua maggioranza si trova a fare i conti con lo scontro, più difficile da gestire, tra Ida De Maio, il vicesindaco e Alessandro Migliaccio.

La prima professionista affermata, poca avvezza alla politica locale e a certi sistemi e il secondo, invece, diciamo “utile idiota” per citare Lenin del sindaco Ferrandino.

Dopo lo scontro elettorale e pre elettorale (Migliaccio aveva deciso di mandare a quel paese i cugini della De Maio e di andare per la sua strada) ora siamo allo scontro per la nomina nella commissione del paesaggio.

Uno scontro che Enzo Ferrandino dovrà ben affrontare per evitare che questo ascesso nella “sua” lista diventi qualcosa di più grave.

Sarà interessante capire chi e come l’avrà vinta. Ida De Maio sponsorizza (e non c’erano dubbi) Carlo Starace, Alessandro migliaccio, invece, Roberto Bernardo. Il problema, in questo caso, va detto, non è sul professionista, bensì sulla genesi del nomina. Ormai il gruppo dei 4 uscito dalle urne è solo un lontano ricordo. Ognuno corre per se dal Sindaco per il buono pasto di turno o  per il biglietto dell’occasione. E’ questo il livello in cui è sprofondato il comune di Ischia negli ultimi anni. Vincerà Ida De Maio che rivendica una linea di coerenza con chi si è candidato e ci ha messo la faccia o, invece, chi è cresciuto (grazie a Ida De Maio) a rendere il comune di Ischia meno qualificato? Lo scopriremo nel prossimo consiglio comunale. Sempre che il punto si discuterà.

LO AVEVO DETTO.  Era il 13 febbraio 2023 quando avevo scritto: “Il 25 gennaio è stata resa nota la composizione del roaster di 28 candidati per la composizione della Commissione Locale per il Paesaggio del Comune di Ischia per il triennio 2022/2024. Gli aspiranti candidati, in possesso dei requisiti richiesti, hanno avuto tempo di dichiarare la propria disponibilità entro le ore 12.30 del giorno 11 novembre 2022.

Completata la graduatoria a gennaio e resa nota solo lunedì 12 febbraio, il consiglio comunale dovrà nominare quali Componenti della Commissione Locale per il Paesaggio cinque esperti. Uno in Beni ambientali, uno in Storia dell’arte, uno di discipline agricolo – forestali e naturalistiche; uno in discipline di arti figurative, storiche e pittoriche e uno in Discipline di legislazione beni culturali. Una short-list, questa, che avrà validità triennale anche se la vera regola che la “guida” è quella del CINQUE.

Cinque nomi per sette liste. Sembra strano eppure, però, il gioco del 5 ad Enzo Ferrandino riesce molto bene. L’occasione della Commissione per il Paesaggio consente al sindaco di fare una menata di confetti che si mettono come “zeppe” sotto i gruppi consiliari. Una zeppa che non li fa barcollare.

Partiamo da quelli che hanno pochi dubbi. Paolo Ferrandino, dopo la scissione con Simone, ha indicato il fedelissimo Commitante. Un candidato sicuro e certo per il gruppo con il mono-consigliere (cosa che, però, è sfumata nel frattempo e Paolo farà un po’ di dieta. Diciamo che l’UTC dovrebbe ancora essere zona sua, ma dopo il caso Santaroni è tutto da riscrivere, ndr)

Gianluca Trani, che in quota ex minoranza aveva Gianni Elia, oggi rinnova la nomina con il Geometra Nunzio Arcamone

In un altro ambito si dice “Squadra che vince non si cambia” e così Massimo Trofa non ha dubbi: loro voteranno Pasquale Mazzella. Anche se, fino all’ultimo, penso che da questa porzione dell’emiciclo comunale uscirà un’altra ferita per Paoletto dalla Pagoda.

E siamo a tre. Le ultime (o prime) posizioni sono quelle relative alle nomine del gruppo di Ida De Maio e degli Sciupy.

In quota Balestrieri c’è una doppia opzione valida: Michele Califano (per i meriti familiari di Luigi e Giustina Mattera) o Ciro Di Meglio. Le quotazioni sono più alte per la nomina di Califano.

E le altre due? Non vi agitate troppo, ci sono interessi e interessi. Partiamo dai più, ipoteticamente, penalizzati. Il gruppo di Mazzella, infatti, opera dietro le quinte e attende l’inserimento nelle partecipate. Una strategia perfettamente democristiana che non tradisce le origini del capostipite. Superato l’imbarazzo di alcuni accenti personali sopra le righe, Salvatore è pronto ad attendere e a fare passo anche in questa occasione trasformando la “rinuncia” in “credito” da spendere presso la stanza del Sindaco. (Sempre che la fidejussione sia valida e non sia un altro pezzotto di quelli d’autore…)

E il sette bello? Il sette bello è calato dalla Sciarappa. Il gruppo Buono-Montagna ha chiesto (e ottenuto) al sindaco il quinto assessore. Una richiesta accettata e che ha visto brindare Luigi Di Vaia e il suo ritorno in giunta. Una nomina “matta” per restare con il gioco del tre sette.

I 28 aspiranti: Geom. Giancarlo Cenatiempo, Arch. Cosimo Alterio, Arch. Roberta Iorio, Geom. Raffaele Masturzo, Arch. Massimiliano Mattera, Maurizio Centore, Geom. Luca Commitante, Geom. Salvato Vincenzo, Arch. Pasquale Mazzella, Arch. Massimo Salzano De Luna, Arch. Maurizio Pirulli, Ing. Carlo Maria Starace, Geom. Michele Patalano, Geom. Roberto Bernardo, Ing. Vincenzo Mattera, Geologo Anna Maria Perillo, Geom. Ciro Di Meglio, Arch. Raffaele Ungaro, Geom. Gaetano Lauro, Ing. Michele Califano, Arch. Alessandro Telese, Geom. Antonio Pilato, Arch. Michele Grosso, Arch. Monti Francesco, Geom. Nunzio Arcamone, Geom. Antonio Sessa, Geom. Giovanni Tufano, Arch. Maria Giella Palombella.

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