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martedì, Maggio 14, 2024

Ischia, che peccato!

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Una sconfitta che brucia. L’Ischia sfiora l’impresa allo Zaccheria contro un Foggia obbligato a vincere e che forse deve ringraziare la terna arbitrale per due gol, il primo e il terzo, viziati probabilmente da irregolarità. I gialloblu si arrendono solo nel finale sotto i colpi di un Pietro Iemmello in forma straordinaria, dimostrandosi così in crescita rispetto alla squadra vista nelle ultime settimane. La prima Ischia di Antonio Porta, autore di qualche scelta discutibile, mette così in mostra il carattere che era mancato nelle gare determinanti contro Akragas, Melfi e Fidelis Andria: a penalizzare gli isolani una prima mezz’ora da panico, passata in balia della squadra pugliese e del suo gioco veloce ed avvolgente.

 

LA PARTITA. Nemmeno inizia la gara che, a leggere le distinte, spiccano le prime sorprese in salsa gialloblu: Porta schiera a sorpresa il giovane Mario Pistola, ischitano DOC, al posto del laterale Porcino; per il resto la formazione è quella annunciata alla vigilia, con Acampora che vince il ballottaggio con Palma e Gomes supportato a turno da Kanoute e Armeno, entrambi chiamati anche a difendere. Sorprese anche tra i satanelli: De Zerbi boccia Vacca e Sarno e getta nella mischia Riverola e l’ex Barletta Roberto Floriano.

I primi minuti sono chiaramente di marca rossonera: i padroni di casa spingono sull’acceleratore, alla ricerca di un vantaggio scaccia-pensieri. L’Ischia è troppo schiacciata nella sua metà campo, con il solo Gomes come terminale offensivo: i gialloblu soffrono soprattutto l’intraprendenza di Angelo sulla destra e Floriano sulla sinistra. Dopo una rete sfiorata da Agnelli, è proprio da una corsia laterale – quella destra – che nasce il gol del vantaggio pugliese: Iemmello marca il tabellino per la prima volta in giornata, ma gli ischitani protestano per un presunto tocco di mano di Chiricò ad inizio azione. La squadra di De Zerbi continua a spingere e colleziona calci d’angolo, mentre l’Ischia inizia a farsi vedere dalle parti di Loiacono e compagni, dimostrandosi insidiosa quando attacca soprattutto sulla fascia destra con Kanoute. Il Foggia, però, è sempre più padrone del campo e dopo una serie di occasioni non sfruttate da Floriano, raggiunge il raddoppio con il solito Iemmello, bravo ad approfittare di una vera e propria amnesia difensiva dei gialloblu.

A questo punto Mister Porta corre subito ai ripari, inserendo Pepe che prende il posto di Pistola. I gialloblù non cambiano modulo ma Armeno si sposta sulla linea dei difensori con Pepe alto sulla sinistra. Il neo entrato cambia immediatamente il volto alla partita. Al 36′, su azione fenomenale di Kanoute, l’ex Messina realizza la rete della speranza: una rete che dimostra ancora una volta quanto il Foggia soffri le azioni in velocità.

 

LA REAZIONE E LA DELUSIONE NEL FINALE. Ad inizio secondo tempo, mister Porta inserisce Acampora al posto del deludente Palma, mai capace di entrare in partita a differenza dei compagni di reparto Di Vicino e Spezzani. Nonostante il possesso di palla e la pressione asfissiante, il Foggia non si rende pericoloso dalle parti di Iuliano, a differenza di quanto succerà nei minuti finali del match. In questa fase del match il Foggia appare meno lucido, ma l’Ischia veramente non riesce ad uscire fuori dalla sua area di rigore. Per raddrizzare la partita, così, ci vuole il solito guizzo dell’uomo in più dei gialloblu, di quel Yaye Kanoute capace di conquistare e realizzare al 72′ il rigore del pareggio.

Una volta raggiunto, il Foggia reagisce in maniera forse fin troppo veemente: la partita si incattivisce, con l’arbitro che fatica a far tornare la calma (Filosa protagonista di un episodio al limite). I padroni di casa, che presentano adesso in campo Vacca e Arcidiacono, attaccano a testa bassa ma si trovano a fare i conti con un Rino Iuliano in giornata di grazia. Il portiere ex Salernitana si rende protagonista di una serie di parate memorabili, ma – mentre la gara sembra destinata al più classico dei 2-2 – nulla può sul colpo di testa di Iemmello al 91′: la rete nasce da un errore del giovane attaccante D’Angelo, ma sembra altresì viziato dalla posizione irregolare del centravanti scuola Fiorentina. Nei minuti finali il Foggia realizza anche la rete del poker, sfruttando le praterie concesse dagli isolani, alla ricerca disperata del gol.

Al triplice fischio tanti i rimpianti in casa Ischia Isolaverde, per una gara affrontata con spirito di sacrificio dai gialloblu. Porta, che paga le scelte Pistola e D’Angelo, può ben sperare in vista della decisiva gara con la Paganese: è lì che si deciderà il futuro sportivo degli isolani, chiamati ad evitare un penultimo posto che porta con sé tante, troppe insidie.

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