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sabato, Maggio 4, 2024

I NOSTRI MIGLIORI AMICI

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Tra le meraviglie di Ischia trova posto anche la storia di Nicoletta, la meticcia che dopo la morte di Alfred, il suo padrone, ha vegliato la sua tomba per 10 anni e, grazie alla sua commovente fedeltà, si è guadagnata una statua, in tufo verde ischitano, alle porte del cimitero della piccola frazione di Panza. La sua storia, come sappiamo, non è l’unica di questo tenore. Il celebre akita inu Hachiko è stato immortalato in una statua nel quartiere di Shibuya, a Tokio, oltre ad aver ispirato un famosissimo film. L’argentino Capitan, un incrocio di pastore tedesco, dopo aver vegliato la tomba del suo padrone Damian per 10 anni, ha commosso la popolazione e le autorità di Cordoba e, una volta deceduto, è stato seppellito insieme al suo padrone e migliore amico. Insomma, nel mondo ci sono moltissime storie simili e, con ogni probabilità, hanno una parte importante nella decisone di una famiglia o una persona di accogliere in casa un nuovo amico.

I cani sono amici e compagni fedeli, come tali vanno rispettati e gli vanno date le migliori attenzioni e cure che possiamo offrire. D’altra parte, è anche vero che per una pacifica e piacevole convivenza va fatto un piccolo sforzo.

I cuccioli sono senz’altro adorabili ma non si educano certo da soli, vanno seguiti e vanno insegnate loro le regole e i comportamenti da tenere per vivere al nostro fianco.

Educare un cucciolo

Quando decidiamo di accogliere un cucciolo dobbiamo porci il problema di come educarlo.

Le sedute di apprendimento devono iniziare il prima possibile, i cani hanno un’eccellente capacità di imparare quando sono piccoli. Le prime settimane saranno decisive per comprendere le regole base della convivenza e fargli prendere fiducia. Le lezioni dovrebbero durare qualche minuto e avere una cadenza giornaliera. Anche per noi, non sarà necessario rinunciare a troppo tempo libero e, una volta finita la lezione, potremo tornare alla lettura di un libro o alle gioie di 22Bet app.

Una volta scelto il nome, è bene ripeterglielo nei momenti di maggior divertimento, meglio non sgridarlo usando il suo nome, in modo che lo associ solo a cose positive. Un altro trucco è mettersi a una certa distanza con un premietto, dire il suo nome e quando viene da noi, premiarlo.

Neanche per un cucciolo è Natale tutti i giorni, al compimento dell’ottava settimana dovrà andare dal veterinario. Durante le visite è necessario farlo sentire al sicuro, portando con noi la sua copertina o un giocattolo.

I primi comandi che si insegnano di norma sono “seduto” e “a terra”.

Per “seduto”: prendere un biscottino, tenerlo al di sopra al suo muso e spostarlo lentamente dall’alto in basso, il cagnolino seguirà il cibo con la testa e si metterà seduto, nel momento in cui lo fa va premiato con un “bravo!” delle carezze e l’ambito biscottino.

Per “a terra”: Quando sta seduto teniamo la ricompensa tra le sue zampe anteriori, poi la allontaniamo, sempre all’altezza del pavimento, dicendo “a terra”, quando raggiunge la posizione desiderata va coccolato e premiato.

Secondo Legambiente, in Italia ci sono tra i 20 e 30 milioni di cani, con cifre così non è difficile immaginare che i libri e i blog sulla loro educazione crescano come funghi e i metodi che propongono sono tra i più svariati, tuttavia, ci sono alcuni punti che mettono d’accordo quasi tutti:

·       Fare in modo che il cagnolino possa accedere a un numero limitato di spazi domestici, preferibilmente quelli in cui passiamo la maggior parte del tempo

·       Quando non possiamo controllarlo è bene sistemarlo in un box, pulito e confortevole.

·       Dargli la pappa in orari prestabiliti

·       Premiarlo per rafforzare le buone abitudini, ad esempio quando fa i bisogni fuori di casa

·       Portarlo fuori spesso e a orari regolari. Quando è piccolo un cagnolino non riesce a trattenersi per molto tempo, se vogliamo abituarlo a fare i bisogni fuori casa è importante che esca spesso.

·       Premiarlo e elogiarlo quando, stando al guinzaglio, cammina al nostro fianco.

·       Farlo socializzare, fin dai primi mesi, con altri cani e persone esterne alla famiglia.

·       Quando ha un comportamento indesiderato, è bene farglielo capire immediatamente con un secco NO, sgridarlo a distanza di tempo è assolutamente inutile.

I cani a Ischia

Ischia tradizionalmente è amica degli animali e come tale è una meta turistica pet friendly, che consente l’ingresso degli animali in diverse spiagge.

Inoltre, gran parte delle compagnie dei traghetti, che collegano l’isola alla terraferma, permettono agli amici a 4 zampe di imbarcarsi, basta ricordare di:

·      portare museruola e guinzaglio

·      portare il cane solo nelle aree del traghetto in cui è consentito

·      evitare di disturbare gli altri passeggeri

·      non danneggiare la nave

Per quanto riguarda l’alloggio, il numero di sistemazioni pet friendly è in costante aumento e molti hotel e bed & breakfast mettono a disposizione anche lettini, ciotole e preziose informazioni sui servizi sanitari.

Va da sé che il buon senso e l’educazione sono sempre requisiti fondamentali.

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