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sabato, Maggio 18, 2024

Forio. Demolizioni, due ordinanze emanate e una sospesa

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Manufatti abusivi a Spinesante e via Pannella. Congelato al momento il provvedimento per le piscine dell’Hotel Ideal, per le quali nel 1995 era stata presentata istanza di condono edilizio

Abusivismo | Ancora due ordinanze di demolizione emesse dall’Ufficio Tecnico del Comune di Forio, a firma del dirigente del V Settore arch. Giampiero Lamonica, che però ne ha anche sospeso una emessa qualche mese fa.
Nel primo caso per opere abusive realizzate presso un fabbricato al piano terra in via Spinesante, accertate dalla Polizia municipale nel corso di un sopralluogo eseguito a maggio 2015. In particolare per opere in difformità rispetto al permesso a costruire rilasciato dal Comune e supportato dal parere favorevole della Soprintendenza e dall’autorizzazione sismica del Genio Civile. Dalla relazione si evince la trasformazione di un vano porta in vano finestra e poco distante il contrario; un locale interrato adibito a deposito ed impianti è alto 2,10 metri invece degli 1,80 previsti; realizzati anche quattro piastrini in mattoni sul parapetto del terrazzo e una pagliarella antistante il vano d’accesso al terrazzo.
A seguito di tale accertamento l’arch. Lamonica ordina al proprietario, Carmine D’Ambra, di procedere alla demolizione delle opere abusive e al ripristino dello stato dei luoghi nel termine di sessanta giorni dalla notifica. In caso contrario, il Comune nominerà una ditta per l’esecuzione forzata della demolizione in danno.
La seconda ordinanza riguarda lavori abusivi eseguiti alla via Pannella, sempre accertati dai vigili urbani nel maggio dello scorso anno. Qui è stata accertata la prosecuzione di lavori presso un ampliamento al piano terra di mq 38 circa, intonacato e con impianti predisposti, sequestrato nel lontano 2005, quando era parzialmente al grezzo, dalla Guardia di Finanza e dissequestrato due anni dopo. All’atto del sopralluogo della Polizia municipale risultava «completamente rifinito ed utilizzato come parte integrante all’abitazione». Evidenziando inoltre che «le opere di rifinitura non appaiono di recente fattura».
Anche in questo caso viene ingiunto alla proprietaria, Rosa Anna Castagna, di demolire e ripristinare lo stato dei luoghi entro sessanta giorni, pena l’esecuzione forzata.
Sempre l’arch. Lamonica ha invece sospeso un’ordinanza di demolizione emessa ad aprile scorso, per opere per le quali era stata presentata istanza di condono edilizio in sanatoria. Alla luce di quanto stabilito dalla delibera della Giunta di Forio approvata sempre ad aprile che detta gli indirizzi per la definizione delle pratiche. Dal sopralluogo della Polizia municipale era emerso che presso l’Hotel Ideal alla via Giovanni Mazzella erano stati proseguiti i lavori per la realizzazione di due piscine natatorie rifinite, area circostante pavimentata, una struttura di copertura in pali in legno e telo plastificato, più due piccoli locali wc e doccia. Lavori di scavo sequestrati nel 1996 e dissequestrati nel 1999.
A seguito dell’ordinanza emessa dal Comune la titolare, Amalia Nacca, chiedeva la revoca o annullamento in autotutela, allegando l’istanza di condono edilizio presentata nel 1995. Inoltre la Nacca nel 1999 aveva presentato DIA per lavori di manutenzione della piscina e nel 2001 comunicazione di fine lavori.
Alla luce di quanto emerso, e come già accaduto in diversi casi, l’arch. Lamonica ricorda l’obbligo per l’Amministrazione «di astenersi da ogni azione repressiva fino alla definizione del procedimento attivato per il rilascio della concessione edilizia in sanatoria, al fine di evitare la distruzione di beni relativamente ai quali possano intervenire provvedimenti di legittimazione postuma». Di conseguenza sospende l’ordinanza di demolizione fino all’esame della pratica di condono e al suo esito finale.

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