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venerdì, Maggio 17, 2024

Enzo Ferrandino: «Divieti imposti anni fa. I segnali? Non sono arredo…

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Il sindaco di Ischia spiega l’iniziativa dell’Amministrazione. «Via Baldassarre Cossa e la variante esterna sono state teatro di tante tragedie, dovevamo intervenire». I dispositivi installati dovranno servire anche a sensibilizzare gli utenti della strada. Altri progetti in cantiere

Ci siamo! Dal giorno di Capodanno saranno attivi i due autovelox di tipo “Autosc@n” fatti installare dal Comune d’Ischia su via Baldassarre Cossa e sulla Variante esterna. Una iniziativa che va ad implementare la sicurezza sulle nostre strade e di cui abbiamo parlato con il primo cittadino Enzo Ferrandino.

– Sindaco, può illustrarci qualche dettaglio di questa iniziativa?
«I limiti di velocità sulle due strade su cui abbiamo installato gli impianti autovelox sono di 40 km/h, come del resto sul resto dell’anello viario. Questi presidi saranno attivi h24 e dunque sarà assicurato il controllo della circolazione viaria per l’intera giornata. Ogni violazione verrà dunque sanzionata. E’ meglio che i cittadini lo sappiano subito e si adeguino».

– La sicurezza in primo piano, dunque, dopo tante tragedie…
«Appunto. Il nostro intento è stato proprio quello di migliorare le condizioni di sicurezza delle nostre strade, in modo particolare della variante esterna e di via Baldassarre Cossa. Perché qui si è registrata una elevata percentuale di sinistri che in troppi casi, purtroppo, sono costati vite umane. E dunque era doveroso che l’Amministrazione comunale intervenisse dotandosi di tali strumenti».

– L’iter non è stato breve. Come mai?
«Sì, in effetti l’iter è stato lungo a causa dei tempi necessari a munirci di tutti i pareri e le autorizzazioni prescritti. Inoltre devo aggiungere che anche l’installazione degli impianti è stata complessa. Ad ogni modo siamo riusciti nel nostro intento e ne siamo soddisfatti».

– Per cercare di diminuire il numero di incidenti stradali, però, non bastano gli autovelox. Come si risolve il problema?
«Infatti siamo perfettamente consapevoli che questa non è una panacea, la soluzione definitiva del problema annoso della scarsa sicurezza sulle strade. Si tratta di un fenomeno causato anche da un certo malcostume degli automobilisti isolani. E’ evidente il vizio di non rispettare, in generale, la segnaletica stradale e in particolare i limiti di velocità. Sono numerose le infrazioni al Codice della Strada che purtroppo vengono commesse».

– In sostanza si tratta di educare automobilisti e centauri alla prudenza. Un compito non facile…
«Sono convinto che sia necessaria una campagna di sensibilizzazione proprio in questa direzione. E dal nostro punto di vista, l’installazione degli autovelox non servirà solo da deterrente, ma anche da strumento di sensibilizzazione per i cittadini. Mi auguro che anche sulle altre strade, dove non sono presenti gli autovelox, le norme del Codice della Strada vengano ugualmente rispettate e tutti adottino finalmente un comportamento responsabile».

LE «ZONE 30»

– Solo negli ultimi anni, a seguito del sempre più frequente ripetersi di tragedie, sull’isola si è iniziato a capire che occorreva intervenire…
«Sì. Ma voglio sottolineare un aspetto singolare. Questi limiti di velocità di cui stiamo parlando, erano stati imposti già da decenni. Oggi il problema viene a galla perché si sono diffusi gli autovelox. In precedenza, da quello che ho potuto constatare, mancava quasi la consapevolezza di doverli rispettare. Al segnale che indicava il limite di velocità non si prestava alcuna attenzione, veniva visto come una sorta di elemento dell’arredo urbano, una cosa messa lì ma senza alcuna importanza… Oggi dobbiamo cambiare l’approccio mentale ed entrare nell’ottica che la segnaletica stradale, di qualsiasi natura, va pedissequamente rispettata. Solo così si può garantire la sicurezza nostra e altrui».

– Quali altre iniziative avete in cantiere?
«Continueremo ad utilizzare l’autovelox mobile in dotazione alla Polizia Locale lungo altre strade del territorio comunale, oltre ad ulteriori controlli. Infatti ci stiamo muovendo verso la istituzione delle cosiddette “zone 30”».

– Di cosa si tratta?
«Si tratta di zone maggiormente a ridosso del centro urbano, dove sono ubicati edifici definiti strategici per quanto riguarda il rischio stradale. In particolare mi riferisco ai plessi scolastici, nelle cui prossimità è di vitale importanza limitare la velocità. E già la Polizia Locale sta effettuando controlli con l’autovelox mobile proprio per sensibilizzare i nostri concittadini a rispettare anche qui i limiti di velocità. I dati statistici dimostrano che gli incidenti stradali sono causati dalla velocità elevata. E’ una realtà incontrovertibile. Dunque l’obiettivo che l’Amministrazione sta cercando di conseguire è di evitare che le nostre strade diventino teatro di eventi mortali e fermare il grave tributo di sangue che finora abbiamo pagato. Sicurezza per tutti coloro che ne fruiscono e per tale motivo i cittadini devono convincersi della necessità di rispettare la segnaletica e il Codice della Strada e non farsi trascinare dall’impazienza e dal nervosismo, anche se si trovano bloccati nel traffico. Dunque evitare sorpassi azzardati o altre manovre pericolose. Prudenza e rispetto delle regole sono fondamentali».

– Un accenno al traffico, appunto…
«E’ una realtà ben nota a tutti che sulle strade dell’isola circolano troppe auto, soprattutto in particolari zone del territorio. Per quanto ci riguarda, questo è un argomento che abbiamo comunque in programma di affrontare. Come Amministrazione, abbiamo intenzione di studiare e porre in essere interventi finalizzati proprio ad individuare una soluzione al problema traffico».

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