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giovedì, Maggio 2, 2024

Dionigi “goat” dei giovani. Barano capitale del divertimento di notte e di giorno

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TUTTO È POLITICA. Anche il Ferragosto con la spiaggia aperta o la scelta di autorizzare quattro serate di musica in pineta. L’economia di un territorio cambia e si sviluppa anche in considerazioni di queste scelte.

Iniziamo subito a dire che GOAT non è una parola inglese ma un acronimo inglese. Quindi è di fatto una sigla composta dalle iniziali della frase e che ha quindi come sigla un senso compiuto entrato nel gergo comune. Se dovessimo parlare della parola e non dell’acronimo allora dovremmo dire che GOAT in inglese, tradotto in italiano, significa letteralmente capra per cui se ti chiamano goat non è un’offesa perché come vedremo qui di seguito il significato è un altro. Il significato di goat: Goat che andrebbe scritto G.O.A.T. in quanto è un acronimo, significa Greatest Of All Time ovvero il più grande di tutti i tempi, il migliore di sempre ed è spesso accostato al mondo dello sport e della musica. Come detto quindi le lettere iniziali della frase Greatest of all time formano l’acronimo G.O.A.T. Lo abbiamo usato, in maniera forzata, come un innaturale sinonimo di “king”, o meglio, RE dei giovani. Come dire: “Il Messi dei giovani”
Il senso è semplice: quello che ha capito meglio come sfruttare il movimento giovanile, dal divertimento allo sport. E, per questo, dall’impresa all’economia. Attraverso le scelte della politica

Gaetano Di Meglio | Quello che è appena trascorso è stato, forse, il Ferragosto migliore per l’isola. I dati della Capitaneria di Porto ci raccontano che da venerdì 11 agosto a martedì 15 agosto, sui nostri porti sono transitati 102.400 passeggeri. 2900 arrivi in più rispetto al 2002 e 3300 in meno tra le partenze. Facendo i conti abbiamo un dato positivo di 6200 persone in più sull’isola. Dati che vanno considerati solo per la loro dimensione numerica e che non restituiscono nessun altro paragone. Serve solo a fare un confronto con quello che è successo nel 2022.
Inoltre, giusto per chiudere la polemica su dati, non ne abbiamo mai avuto di diversi e abbiamo fatto le nostre analisi sono questi. Ora, a bello e buono (come il claim usato da Pietratorcia per i suoi vini nella più bella campagna che ha realizzato la cantina ischitana), vorremmo piattaforme di analisi complete anche dei titoli di studio dei nostri ospiti. Come se, poi, il laureato sarebbe un turista migliore di un diplomato. Che stupidaggine assoluta!

In questa estate, quella dell’inizio della svolta verso la qualità (e che sarà una mannaia per tanti!), la scelta politica del sindaco di Barano, Dionigi Gaudioso, inizia a portare i primi frutti e i primi risultati. Poco tangibili e ancora troppo a dimensione “germoglio” per poter essere valutati compiutamente ma ci sono.
Il Ferragosto appena trascorso è stato un Ferragosto pieno per Barano. Che, in verità, si è assicurato la leadership degli eventi per la fascia più giovane del nostro turismo. La decisione politica prima e la condivisione della stessa con le scelte imprenditoriali dei privati è stata la chiave del successo.
Dalla spiaggi alla Pineta, dal Rena al Baja, alle Fumarole passando per la pineta di Fiaiano hanno richiamato l’attenzione di quella grande porzione di turismo giovane che cerca musica e divertimento.
Il dibattito attorno a questo segmento del nostro turismo è ancora troppo viziato dalla visione, dall’età e dalle convinzioni dell’interlocutore. Troppo legato alle proprie, singole, esigenze e interessi e mai interpretata con la consapevolezza di chi ne usufruisce. Questo, però, è il vizio che abbiamo in tutte le analisi che facciamo. La nostra convinzione di sapere cosa piace e cosa non piace al turista, la nostra convinzione di cosa sia importante e di cosa non lo sia ci priva di avere una visione larga dei fenomeni.

Ripetersi, purtroppo, è la cosa peggiore che mi possa capitare. Per mia fortuna ho gli archivi che mi danno ragione: chiudere a Ferragosto le spiagge è la cosa che peggiore che possiamo fare. Ed ecco che, finalmente, arriva qualcuno che non emette ordinanze di chiusura, che lascia libero l’accesso alla spiaggia, che organizza il dopo e che, soprattutto, poi si gode il successo della scelta. Ed è questo il caso di Dionigi Gaudioso a Ferragosto 2023.
Il comune di Ischia ha chiuso le sue spiagge, lo ha fatto anche Lacco Ameno e lo ha ripetuto, come uno stornello stonato anche Forio. A Barano, invece, i parcheggi si sono riempiti due volte. Si sono riempiti la prima volta fino alle 18 e la seconda volta fino a tarda notte.
Ma se i Maronti con le attività fanno il sold out a Ferragosto, a Fiaiano, in Pineta, vanno in scena quattro serate di musica e divertimento. Ma dal mare ai monti, vince l’organizzazione nonostante il comando vigili di Barano. Negli altri giorni, inoltre, vince anche la “scelta” di aver deciso di cambiare formula di gestione dell’impianto sportivo di Fiaiano e di aver creato un ulteriore e nuovo punto di aggregazione sociale.

L’economia di un territorio cambia e si sviluppa anche in considerazioni di queste scelte.

Le due serate di Beat Park, l’evento realizzato dal “piccolo” di casa Filisdeo confermano, se ce ne fosse ancora bisogno, del grande successo che ha raggiunto Black Child. Nel mondo, non a Ischia. La seconda serata, autorizzata da Dionigi, per la “Pinetella” con Filisdeo padre, Pierre Di Meglio e tutti gli altri amici completano il pacchetto di un’offerta alternativa di un comune che non è mai stato al centro di certe dinamiche di turismo e di business. La sfida, ora, è quella di conservare la “vision” e sforzarsi per renderla stabile.
I Maronti diventano centro di una ricchezza diversa che non può e non deve essere ridotta al fenomeno del singolo imprenditore ma deve essere interpretato da tutti gli altri come un’occasione da cogliere. Senza fare l’elenco e senza stare qui a raccontare “chi fa cosa”, rendersi conto che cambiano le circostanze attorno a sé è fondamentale.

Non prendere in considerazione gli eventi di cronaca e di impresa che hanno caratterizzato il by night isolano e non capire che si sono create altre dinamiche è grave. Insistere con un’offerta “antica” della “notte”, in un contesto diventato innaturale come il comune di Ischia, produce i fallimenti non solo del momento ma anche di altre iniziative, magari, sulla spiaggia.
A Barano sono stati bravi e pronti e hanno saputo trasformare in positivo i flop degli altri. Lo stesso “Sensorama” di casa Negombo ha lasciato lo spazio ad altro. E quell’altro è ripetibile ovunque, serve l’esperienza. Intesa come momento da vivere e non come anni di pratica di un determinato settore.

TUTTO È POLITICA. Anche il Ferragosto con la spiaggia aperta o la scelta di autorizzare quattro serate di musica in pineta.

Quando hai un territorio sotto controllo, una maggioranza che ti segue e le spalle larghe per affrontare i mugugni e le critiche è tutto più facile.
Cosa che, è evidente, non è possibile pensare di fare nel comune di Ischia. Enzo Ferrandino, infatti, ha perso anche il bis della serata “Desidero che” che migra a Forio.
Il comune di Ischia, bolla politica completamente diversa da Barano, vive un momento di alto contrasto sociale e civile che deve – per forza – cedere il passo. E paga dazio nei confronti di Forio prima e di Barano, poi.
Non a caso secondo uno studio di sociometrica.it, “La ricchezza dei comuni turistici. Ranking secondo la creazione di valore aggiunto” Ischia è al posto numero 86 e Forio al posto numero 47. Una classifica che ha analizzato i 500 comuni più turistici in Italia e che ha calcolato il valore aggiunto attraverso tutte le informazioni di carattere turistico, ad esempio gli arrivi e le presenze per comune, la consistenza dell’offerta turistica, sia alberghiera che extra-alberghiera e una stima delle presenze turistiche non ufficiali.
Tutto questo dovrebbe farci riflettere. E, in questa riflessione, ancora calarci le scelte locali.

Nello scorso agosto, giusto per dirci come reagiamo a certe dinamiche, il comune di Ischia ha ospitato due serate “giovani” alla Torre di Guevara. Due successi che, però, sono rimasti tali. Anzi, no.
Quella che ha avuto più successo ha replicato. A Forio.
Perché? La ricerca dei motivi è facile: i vicini hanno diffidato il comune e sono andati in processione dal sindaco al fine di scongiurare la celebrazione delle serate. Altrove, sempre ad Ischia, invece, la battaglia è arrivata davanti al TAR. La ricerca del silenzio, per alcuni, è fondamentale.
Ed è così che le economie si spostano. Ed è così che cambiano gli equilibri, si mettono in discussione aziende, fatturati e posti di lavoro.
Le scelte, inoltre, impongono sacrificio e presenza. E non è stato marginale la presenza del sindaco di Barano agli eventi. È stata la prova dell’attenzione, della cura della scelta.

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