Fondi di riserva e Fondi svalutazione dei crediti.Il Bilancio Stabilmente riequilibrato stenta ad essere approvato in consiglio comunale a Lacco Ameno.Anzi c’è di più con firme e controfirme che vanno da Oscar Rumolo a Luigi Cupolo finendo per Maria Muggione spuntano 3milioni e mezzo di euro in più. Centrale in tal senso anche il ruolo del Commissario al Dissesto Gianfranco D’Angelo. Somme sostanziose risultanti disponibili. Incredibile per un ente in dissesto. Cupolo si difende: “D’Angelo ha scopiazzato e, l’atto, me l’hanno preparato…ma mi assumo la responsabilità!”.
Incredibile solo a dirsi, dichiarazioni gravi, ma palese rappresentazione di una realtà innegabile.Una pubblica amministrazione dove l’andazzo è unico e il senso di impunità è generale e condiviso. Si chiama sistema Italia.
Nella discussione al Punto Cinque manca inoltre la previsione del Fondi di riserva nell’ambito del fondo di svalutazione. Un tecnicismo proprio della nuova contabilità armonizzata che nella redazione della relativa proposta portata all’attenzione del Consiglio comunale non è stata prevista. La Funzionaria Maria Muggione non è presente nessuno può chiarire in maniera valida burocraticamente la questione. L’assessore al ramo Mimmo Miragliuolo non ha tecnicamente le competenze per sopperire. Chi ha redatto la proposta è la Muggione, la firma è sua. Pascale è ad un bivio. Anche il parere del Revisore Russo non aiuta. Un parere incredibile ove la Russo dichiara che la proposta del Bilancio stabilmente riequilibrato 2014 “sembrerebbe” conforme.
Il consigliere Michele De Siano si lancia in un appello:” Le risorse ci sono! Il Comune di Lacco Ameno si trova in una condizione anomala. Tutti quanti dobbiamo fare in modo che vada avanti. Le risorse ci sono dobbiamo fare in modo che riparta.”.

Serafico il consigliere d’opposizione Giovanni De Siano: “Allora io mi chiedo come è fallito?”

Nella sostanza tra le maglie della proposta non si trova il Fondo di riserva.

Lapalissiano il segretario Cupolo: “Inutile rinviare o attendere per rifare la proposta il revisore dei Conti non ha dato il parere prima e non lo darà”.

Una prassi tutto lacchese. Il sindaco Pascale intenzionato ad andare avanti. Il Bilancio serve e serve in fretta. I dubbi e le eccezioni nel merito dell’atto redatto si sprecano.Pascale dice che il Fondo c’è: “E’ stato inserito con un altro termine come fosse l’anno prossimo. Ma c’è! Andiamo avanti e poi ognuno si assumerà le sue responsabilità…”.

Si evoca una salvifica unità d’intenti tra le parti.
Forse sfugge che gli atti in questione sarà passato ai raggi x dal Ministero e dalla Prefettura… carta canta!