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martedì, Maggio 14, 2024

Bonus o malus? | #4WD

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Daily 4 ward di Davide Conte del 17 febbraio 2023

“Per i bonus d’ora in avanti non potrà più essere utilizzata l’opzione dello sconto in fattura o della cessione del credito al posto della detrazione: a prevederlo è l’ultima bozza del dl sulla cessione dei crediti d’imposta relativi agli incentivi fiscali, approvato in serata dal Consiglio dei Ministri. Dall’entrata in vigore del decreto, per i vari interventi edilizi (dalle ristrutturazioni all’efficienza energetica, dalle facciate alle colonnine) “non è consentito l’utilizzo” delle due opzioni previste al posto delle detrazioni fiscali, cioè cessione e sconto. Fanno eccezione gli interventi per cui sia già stata presentata la Cila.”
Nel riportare fedelmente il testo della breaking news di SkyTg24, penso di poter affermare senza timore di smentita che il Governo Meloni sia arrivato alla fase conclusiva di quel giro di vite, promesso e mantenuto, verso l’elargizione degli incentivi di Stato su edilizia ed energia. Lo sapevamo in tanti, ma altrettanti facevano finta di non capire; tant’è che solo in pochi, entro il 25 novembre, abbiamo pensato di ultimare le pratiche che ci riguardavano attraverso la presentazione della Cila, noncuranti della possibilità quasi inevitabile di una proroga fino al 31 dicembre. Bisognava rientrare a tutti i costi nel novero dei previdenti con le carte a posto: e ciononostante, ancora oggi il tanto auspicato sblocco dei crediti da parte delle banche previsto entro gennaio resta una chimera. Speriamo ancora per poco.

E’ chiaro che se c’è ben poco di cui reclamare per le nuove progettazioni, restano tantissime le imprese con i crediti bloccati e i cassetti fiscali colmi, incapaci di monetizzare la liquidità giusta per far fronte ai propri impegni di bilancio, nell’ordinaria quanto nella straordinaria amministrazione. Così come è inconcepibile che pratiche già accolte siano rimaste totalmente bloccate a inizio istruttoria, mettendo in difficoltà tantissimi privati che hanno già anticipato gli importi di uno stato d’avanzamento, senza neppure intravedere il ritorno del netto da Poste o dalla banca di turno. Come finirà?

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