Da un po’ di tempo a questa parte, Mario era riuscito a convincere Gaetano ad affiancarlo a caccia quando libero dal lavoro. Quest’ultimo, ex appassionato cacciatore e conoscitore come pochi di Celario, Campomanno, Caulare, Pera di Basso, Buceto, Acqua Piccola e dintorni, aveva ceduto alle implorazioni dell’affezionato amico, tornando di tanto in tanto “a ora di posta” in quelle zone dov’è letteralmente cresciuto e in cui la beccaccia, per lui, non aveva più segreti. Lì, spesso, si incontravano anche con Peppe.
Quel venerdì sera, Mario e Gaetano si erano sentiti, perché essendo entrambi liberi dal lavoro, si sarebbero incontrati poco prima dell’alba per raggiungere la loro meta venatoria abituale lì, a Casamicciola alta, in quei boschi sempre generosi e ospitali tanto con i cacciatori quanto con i taglialegna e i semplici amanti del trekking. Ma il primo era reduce da un piccolo infortunio e il secondo in preda a un mal di schiena fuori dal comune; per cui la decisione, complice anche la pioggia in arrivo e un caldo poco confortante per il passo dell’ambito scolopacide, è stata facile da prendere, spingendoli a restare entrambi sotto la coltre domestica.
Ma intorno alle cinque del mattino, Mario chiama Gaetano raccontandogli quello che, non so come, era già di sua conoscenza: l’enorme massa di fango che aveva invaso parte della loro abituale zona di caccia, distrutto molte case del Celario e portato via con sé di tutto e di più fino alla Marina. E mentre entrambi discutevano increduli ma al sicuro nelle rispettive abitazioni di quella che si preannunciava un’enorme tragedia, Peppe era stato trascinato via dal fango, uscendo miracolosamente dall’auto che lo stava portando verso le zone di caccia e che ha proseguito a lungo la sua “corsa” per inerzia trascinata dalla lava impietosa.
Il neonato “uomo del fango”, fortunatamente tirato fuori da quell’insolita piscina melmosa, ha finalmente ritrovato casa sua dopo ben trentasei giorni. E anche questo ritorno alla vita, se vogliamo, può essere considerato un lieto fine. Almeno per lui.
