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sabato, Maggio 4, 2024

Assistenza agli ucraini, una sola richiesta al Comune di Barano

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Le misure varate da governo e Protezione Civile. All’Ente assegnato un contributo una tantum di 11.698 euro, ma al momento ne spenderà solo 150 per un “buono spesa”. Previsti anche il sostegno alla locazione e per le utenze domestiche

Il Comune di Barano ha dato attuazione alle disposizioni del governo e del Capo Dipartimento della Protezione Civile per l’assistenza ai cittadini ucraini presenti sul territorio. Ma al momento sarà un solo soggetto a beneficiare delle misure, come si evince dalla determina adottata dal responsabile del Settore IV Sociale dott. Luigi Mattera.

Assistenza e servizi sociali da parte dei Comuni sono stati decisi a seguito della dichiarazione dello stato di emergenza a febbraio 2022, e le relative ordinanze del Capo Dipartimento della Protezione Civile «per assicurare il soccorso e l’assistenza alla popolazione in territorio estero in conseguenza degli accadimenti in atto nel territorio dell’Ucraina». Assegnando agli Enti locali un contributo forfettario una tantum determinato in misura proporzionale al numero dei cittadini ucraini ospitati.

Il Comune di Barano a novembre 2022 aveva trasmesso all’Anci, delegata a riceverle, l’istanza di contributo «in considerazione della presenza alla data del 03.10.2022 di n. 30 persone richiedenti il permesso di protezione temporanea e domiciliati sul territorio comunale, di cui n. 26 maggiori di 18 anni».

Le risorse assegnate e trasferite all’Ente ammontano a 11.698,20 euro. Visto il perdurare della guerra, lo stato di emergenza è stato più volte prorogato, al momento fino al prossimo 31 dicembre. Ma alla luce della situazione, è prevedibile una ulteriore proroga…

Le forme di supporto sono diverse e complementari: «In prima battuta, spetta alle Prefetture competenti per territorio verificare la disponibilità di alloggi nella rete ordinaria dei CAS-Centri di accoglienza Straordinaria e SAI-Sistema di accoglienza e integrazione». Prevista anche l’accoglienza diffusa, ovvero ulteriori modalità di accoglienza da realizzarsi con il supporto dei Comuni e dei soggetti del Terzo Settore e del Privato Sociale. Infine il contributo di sostentamento: una misura che ammonta a 300 euro mensili per ogni cittadino ucraino titolare di protezione temporanea, che abbia trovato autonoma sistemazione.

A luglio scorso il Consiglio comunale ha preso atto delle proposte dei responsabili dei Settori competenti dettando i criteri generali per il riconoscimento di ulteriori forme di aiuto/misure di solidarietà ai cittadini ucraini che versano in stato di bisogno. Nel dettaglio: il “buono spesa” da un minimo di 150 a un massimo di 500 euro a seconda della composizione del nucleo familiare (il budget massimo disponibile ammonta a 7.000 euro); il contributo per il “sostegno alla locazione” concesso per tre mensilità riferite all’anno 2022 o 2023 per un ammontare massimo di 750 euro (la disponibili massima è di 1.500 euro); il contributo relativo al “sostegno per le utenze domestiche” per il pagamento delle bollette di luce, acqua, gas per un ammontare massimo di euro 600,00 (disponibilità 2.400 euro).

Le risorse disponibili sono limitate, ma al momento questa circostanza non preoccupa. E’ stato stabilito anche che «eventuali ulteriori somme residue riferite alle tre tipologie saranno utilizzate per incrementare prioritariamente la tipologia per la quale risultano maggiori istanze non esaudite».

Alla scadenza del termine indicato dall’Avviso Pubblico per l’accesso ai benefici, come detto al Comune è pervenuta una sola istanza, da un cittadino ucraino che ha richiesto il “buono spesa” per nucleo composto da una sola persona. Sono quindi stati assegnati i 150 euro previsti. Le somme non utilizzate torneranno utili successivamente, alla luce del protrarsi del conflitto.

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