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martedì, Maggio 14, 2024

Assenze dei cancellieri al Tribunale: le ire del presidente della Corte di Appello

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Paolo Mosè | C’è il caos presso la sezione distaccata di Ischia. Neanche ieri si sono tenute le udienze penali per mancanza dei cancellieri, che hanno di fatto disertato. Volontariamente. Ne erano stati previsti due: il primo appena avuta la comunicazione è caduto immediatamente ammalato ed ha presentato certificato medico; il secondo appena giunto nei pressi del Molo Beverello ha avuto un attacco di panico e si è fatto ricoverare. Il motivo è che raggiungere l’isola d’Ischia provoca improvvisi malori e preoccupazioni per il viaggio in aliscafo. Tutto questo ha provocato la dura reazione del presidente della Corte di Appello De Carolis, che ha avuto una lunga riunione con i suoi più stretti collaboratori alla presenza del presidente del consiglio dell’Ordine degli avvocati Armando Rossi, del consigliere nazionale Francesco Caia e del presidente dell’Assoforense dell’isola d’Ischia Francesco Cellammare.

 

Le iniziative dei dipendenti di mettersi inmalattia per numerose patologie e soprattutto l’atteggiamento tenuto dai propri dipendenti che operano negli uffici del tribunale di Napoli, sta creando malumore nei massimi vertici della magistratura partenopea. Questa volta sono intenzionati a passare al contrattacco. Non intendono più digerire che i processi penali e civili vengano rinviati per motivi del tutto ingiustificabili per la giustizia. Il presidente De Carolis ha detto senza tanti giri di parole che emanerà un decreto che impone l’applicazione dei tre cancellieri prescelti ed ammalati per la durata di tre mesi e altrettanti saranno i sostituti. In modo tale da mettere al riparo da qualsiasi malattia i processi. E si va diritti verso una richiesta di visita fiscale nei confronti degli assenti, della possibilità di una iniziativa disciplinare, di chiedere al Ministero una ispezione e che la procura della Repubblica valuti eventuali responsabilità penali. A far sobbalzare dalla sedia il presidente è la notizia che ben due processi con detenuti non si sono potuti svolgere per l’assenza del cancelliere in dibattimento. Una circostanza grave, ingiustificabile e che ha bisogno di una immediata risposta.

Altrettanto problematica è la situazione in ordine alla sezione civile del tribunale di Ischia. I giudici sono stati costretti a recuperare i fascicoli per iniziare quantomeno un confronto con gli avvocati. Ma tutto è diventato più problematico perché nella giornata di ieri non vi era un dipendente del settore amministrativo: né cancellieri, né ausiliari. Tutti assenti per malattia.

E si preannuncia anche uno scontro con i sindacati, che mal digeriscono il fatto che dei dipendenti del tribunale vengano d’autorità mandati ad Ischia per tamponare un’emergenza. Né tanto meno hanno ritenuto meritevoli di accoglimento le scelte dei presidenti del tribunale e della Corte di Appello di inviare per un solo giorno i cancellieri a rotazione. Avrebbero richiesto prima l’interpello per conoscere se vi fossero dipendenti disponibili a sobbarcarsi il viaggio per raggiungere il posto di lavoro e a sborsare la tariffa per il viaggio, che verrà rimborsata dal Ministero entro dodici mesi. Troppo tempo, troppo aggravio su uno stipendio che loro definiscono di poco conto. Rispetto al lavoro che svolgono e alle responsabilità che ricoprono. E’ possibile che si vada ad un confronto abbastanza sostenuto tra la presidenza della Corte di Appello e i sindacati e non è escluso che si giunga ad un incontro per trovare un accordo che soddisfi ambo le parti. L’interpello però ha dei tempi e questo molto probabilmente produrrà un “congelamento” delle attività dibattimentali per i prossimi giorni. Solo dopo che sono passati i canonici sette giorni, il presidente De Carolis potrà di autorità (in mancanza di disponibilità) scegliere i tre cancellieri che d’impero dovranno recarsi ad Ischia e gli altrettanti che diventeranno i sostituti in mancanza dei titolari che per un qualsiasi motivo non potranno raggiungere l’isola d’Ischia nei giorni prestabiliti.

Ma anche il presidente del tribunale si sarebbe mosso inviando una lunga e dura missiva al Ministero della giustizia, ricordando che per far funzionare la sezione di Ischia è necessario il personale di cancelleria. Si attende la risposta del guardasigilli o dei suoi dirigenti.

Dall’altro l’avv. Francesco Cellammare si dice parzialmente soddisfatto, ma ha inteso ribadire che non si può risolvere solo la questione del penale, ma che altrettanta determinazione deve essere mostrata per il civile, rafforzando gli addetti alla cancelleria visto che il 1 gennaio prossimo un’altra storica dipendente del tribunale andrà in pensione. Come non si può ritenere del tutto ininfluente il lavoro che viene svolto dagli ufficiali giudiziari, che hanno il compito di ricoprire ben sei comuni dell’isola. Attualmente in forza sei giorni su sei è l’ufficiale giudiziario Dario Rizzotto ed è coadiuvato in ufficio dal dipendente Attilio, che copre una massa di lavoro prettamente burocratico che è essenziale per far sì che gli ufficiali giudiziari possano espletare tutte le attività previste dal codice. Ed al giudice coordinatore Immacolata Cozzolino si chiede che anche per questo ufficio sia garantito un potenziamento affinché la macchina della giustizia ad Ischia non si inceppi con il passare delle settimane.

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