Il primo tempo regala poche emozioni da gol, seppur entrambe le squadre giochino su buoni ritmi. L’unica occasione degna di nota della prima frazione è il colpo di testa di McKennie all 11′: su corner di Miretti, il centrocampista texano svetta più in altro di tutti, ma la sua conclusione viene respinta sulla linea da Krstovic, trasformatosi in difensore per l’occasione. Dopo un buon avvio la Juve, col passare dei minuti, inizia a soffrire la fisicità dei centrocampisti del Lecce: in particolare, Yildiz appare appannato e in difficoltà nel trovare la giusta posizione in campo. Da sottolineare nel Lecce la grande prova di Almqvist e Krstovic, molto attivi sia nella manovra offensiva sia nel lavoro di sacrificio nella propria metà campo. In avvio di ripresa Almqvist reclama un rigore, in seguito ad una spallata di Bremer, ritenuta però troppo leggera da Doveri. Al 52′ Kostic crossa dalla sinistra per Vlahovic, che in tuffo di testa spedisce di poco a lato. Il serbo, però, si riscatta poco dopo, firmando la rete del vantaggio bianconero: al 59′ Cambiaso raccoglie la respinta di Falcone, su tiro di Yildiz, e crossa per Vlahovic che segna l’1-0 al volo di sinistro. Il Lecce risente dell’impatto morale del gol subito, disunendosi e concedendo maggiore spazio alle ripartenze degli ospiti. I ragazzi di Allegri capiscono le difficoltà dei salentini e ne approfittano per chiudere definitivamente la pratica. Al 68′ la Juve raddoppia, sempre con Vlahovic (sei gol nelle ultime 5 gare), bravo a deviare a porta vuota la sponda con la testa di McKennie. All’85’ Bremer cala addirittura il tris di testa, su assist di Iling. Il risultato assume così proporzioni pesanti per un Lecce, autore di un discreto primo tempo ma totalmente surclassato nella ripresa. La Juve infila la quinta vittoria di fila e sale a quota 52.
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(ITALPRESS).