E mentre attendo, distaccatamente fiducioso ma non senza la preoccupazione della mancanza di alternativa per il futuro dopo l’eventuale probabile scioglimento, l’udienza del 30 novembre per l’esito del ricorso al Tar di Abramo De Siano contro l’ultima elezione di Giosi Ferrandino a Casamicciola, apprendo senza alcuno stupore la notizia del ritorno in Forza Italia di Domenico De Siano.
Quando non c’è la benché minima considerazione dell’opinione pubblica e di chi ti ascolta, per certa gente può essere vero tutto è il contrario di tutto; e quel che si pensava e dichiarava fino a un attimo prima della nuova idea del momento conta come il due di coppe con la briscola a spade.
Abbiamo tutti o quasi ben chiaro in mente (proprio come il redattore de “Il Mattino” che ha riportato le dichiarazioni di De Siano rilasciate proprio nel corso di un’intervista al nostro Quotidiano) il risentimento con cui Domenico ha contestato, insieme con altri colleghi parlamentari anch’essi non ricandidati alle politiche del 2022, la decisione di Martusciello, Tajani, Ronzulli e compagnia di estrometterli da liste e collegi per Montecitorio e Palazzo Madama, aggiungendo -successivamente- di uscire dal partito e sostenere il “terzo polo” di Renzi e Calenda.
Ora, al di là del risultato piuttosto scarso di tale compagine in Campania e sull’isola d’Ischia a cui rapportare il conseguente, medesimo contributo di De Siano e chi ancora lo segue, pur tenendo conto del fatto che cavalcando l’onda dei sondaggi che danno Forza Italia in risalita oltre il 10% nazionale e in vista di Europee e Regionali il partito tenda a recuperare tutto il recuperabile, bisogna prendere atto che il mio amico Fulvio Martusciello, da grande volpone politico quale è sempre stato e, per quanto ne so, grande protagonista da candidato in entrambe le future competizioni, non intenda in alcun modo abbandonare l’antica logica del “meglio con me che contro di me” anche nei confronti di chi, palesemente, non ha più nulla da offrire dal suo orticello sempre più striminzito.
E se ho collegato queste considerazioni all’iniziale cappello sul prossimo futuro del risultato elettorale casamicciolese, è perché spero vivamente che questa sua mossa politica non sia propedeutica ad una possibile candidatura a sindaco di Casamicciola. Del resto, ora che il suo piatto politico è vuoto, cos’altro avrebbero potuto promettergli di buono?