Dopo tanti improperi e divergenze di vedute, gioco forza, ho dovuto benedire (nell’interpretazione “strofaldiana” del termine, cioè “dire bene”) il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis; non tanto per la vittoria dello scudetto in sé che ne ha consacrato l’audacia e la camicia con cui dev’essere indiscutibilmente nato, ma per la coerenza con cui, fino in fondo, ha condotto la sua linea gestionale fino a vincere alla lunga il tanto agognato scudetto, oltre al primato di società calcistica finanziariamente più sana della serie A (e forse non solo).
A distanza di sole tre giornate dall’inizio del campionato, quando già cominciavo ad innamorarmi della semplicità e del pragmatismo del nuovo allenatore Garcia, ecco emergere però le prime perplessità e anche una conferma.
Parto proprio da quest’ultima: ci voleva poco, ma lo avevo ampiamente predetto a fine mercato, che non si può pensare di sostituire Kim con Natan e affrontare la corsa alla riconferma, la Champions League e la Coppa Italia con Juan Jesus titolare e Rrahmani leader della difesa.
Poi le perplessità, una su tutte: ma se la squadra non è ancora pronta in termini di preparazione al punto da non riuscire a reggere il gioco più proteso in avanti del nostro asse difensivo, subendo ripartenze letali dopo la prima mezz’ora della gara contro la Lazio, scomparendo quasi totalmente per l’intera ripresa e perdendo la partita “solo” 1-2 grazie a due gol annullati dal VAR, perché non ci si limita fino a tempi migliori ad un’azione conservativa dell’impostazione di gioco dello scorso anno? Ovviamente non mi riferisco alla fase finale del campionato, in cui la squadra era quasi totalmente stremata dalla brillantissima cavalcata di stagione, ma a quella di assoluto predominio che ha consentito di raggiungere il terzo tricolore.
Ho sempre sostenuto che il calcio è un gioco semplice e che, proprio per questo, non è difficile trovare soluzioni ai problemi, per quanto momentanei possano rivelarsi. Spero, tuttavia, che l’innata fortuna del nostro presidente abbia a manifestarsi anche stavolta. Perché al di là delle uscite di dubbio stile che continua a propinarci (l’ultimo comunicato stampa su Kvaratskhelia ne è l’ennesima testimonianza), finora -anche se alla lunga- ha sempre avuto ragione lui.
Staremo a vedere, amici tifosi! Intanto, #FNS