“Abbiamo l’opportunità – ha continuato – di rilanciare l’Italia nella direzione dell’innovazione, della sostenibilità, della coesione. Saremo i protagonisti di questo progetto”.
“Non c’è nessun potere di veto di un singolo paese”, ha aggiunto, spiegando che “i piani generali di investimento e riforma saranno valutati dalla Commissione e approvati dal Consiglio a maggioranza. E’ passato un meccanismo solo di freno, un paese se ritiene che il giudizio della Commissione non sia giusto o che un paese non stia rispettano i tempi, può chiedere una discussione e sospendere per tre mesi i pagamenti. La decisione poi va alla Commissione e al metodo a maggioranza”.
(ITALPRESS).