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venerdì, Maggio 17, 2024

Villa Mercede, ancora stipendi non pagati proclamato ancora lo stato di agitazione

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Gaetano Di Meglio | Il nuovo anno, per i lavoratori presso la RSA Villa Mercede sembra non portare nessuna novità positiva rispetto a quello vecchio. Anzi, è sempre meno roseo il futuro dei lavoratori impegnati presso l’importante struttura sanitaria in quel di Serrara Fontana che, ad oggi, vivono ancora uno stato di incertezza e si vedono costretti a richiedere un nuovo incontro urgente per risolvere problemi che si trascinano da tempo.

Le proteste, anche clamorose, sembrano non servire a nulla. Nessuna azione concreta da parte dell’Asl e i diritti dei lavoratori vengono calpestati. I mesi passano ma non si intravede alcuna schiarita.

Come anche i reiterati interventi del sindacato che ricorda gli stipendi ancora non pagati: «Ancora una volta – scrivono i responsabili UILTUCS nella nota inviata ai sindaci, al commissario prefettizio, al Prefetto di Napoli, all’Asl e alla cooperativa Nestore – siamo costretti a segnalarvi la condizione di fortissimo disagio nella quale, da troppi mesi, si trovano a vivere le decine di lavoratrici e lavoratori dipendenti della CIVITAS Soc. Coop. Sociale Onlus, facente parte del Consorzio Nestore, impegnati presso la Residenza Sanitaria Assistenziale “Villa Mercede” di Serrara Fontana (NA) di pertinenza dell’ASL Napoli 2 Nord. A circa sette mesi dall’ultima riunione svolta in merito presso la Prefettura di Napoli, non solo ai lavoratori non sono state pagate le retribuzioni relative ai mesi di gennaio, febbraio e marzo 2019 (già oggetto della suddetta riunione) ma anche le retribuzioni relative a ottobre e dicembre, nonché la 13ma mensilità 2019, nonché il mese di gennaio 2020».

A peggiorare la situazione, come detto – e sempre in attesa della nuova gara – la riduzione di orario decisa dalla Civitas. Di qui la decisione di proclamare nuovamente lo stato di agitazione: «In aggiunta a quanto sopra a numerosi lavoratori, sin dal mese di ottobre 2019 è pervenuta una nota formale da parte della CIVITAS soc. coop. sociale onlus – titolare dei rapporti di lavoro – con la quale veniva comunicata agli stessi una unilaterale quanto illegittima “riduzione d’orario” rispetto ai singoli contratti individuali di lavoro, peraltro prontamente impugnata da alcuni degli stessi lavoratori.
Il tutto mentre è in itinere una gara pubblica per l’assegnazione in appalto dei servizi da svolgersi presso la citata residenza sanitaria assistenziale.
Per quanto sopra, in considerazione del clima di pesante tensione vissuto tra le lavoratrici ed i lavoratori dipendenti della CIVITAS soc. coop sociale onlus impegnati c/o la RSA “Villa Mercede”, che pur nelle difficoltà finora hanno continuato ad offrire il proprio lavoro soprattutto nel rispetto degli utenti della struttura, con la presente, unitamente alla ns. Rappresentanza Sindacale Aziendale,comunichiamo ancora una volta lo Stato di Agitazione del Personale ed attiviamo formalmente la “Procedura di Raffreddamento” ex L. 146/90e s.m.i.».

Concludendo con la richiesta di convocazione in Prefettura: «Stante il carattere assolutamente peculiare dei servizi in oggetto e l’insostenibilità sociale della vertenza in essere, sollecitiamo ancora una volta una convocazione di tutte le parti presso la Prefettura di Napoli al fine di ricercare una possibile soluzione che possa essere utile al superamento dell’attuale condizione vissuta dai lavoratori, che rischia sempre di più di avere impatto anche sull’utenza».

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