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domenica, Maggio 5, 2024

Una vita per la scuola e la politica

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Rosario Starace | Giovanni Di Meglio: il professore, il vicepreside del “Mattei” di Casamicciola Terme ed anche l’uomo politico. Ad un mese dalla sua scomparsa è giusto ricordare un uomo che tanto ha dato alla scuola ed alla politica isolane.
Prima docente e poi politico? O viceversa? Non cambia: Giovanni rivestiva con la stessa intensità, passione e trasporto queste due “divise”. Egli sapeva essere allo stesso tempo educatore e uomo che amava l’impegno sociale e civile, spendendo tante delle sue energie al “servizio” della comunità ischitana. In politica è stato un socialista della prima ora, fondatore del partito ad Ischia ma anche oppositore intransigente per quei tempi – gli anni che vanno dal 1970 al novanta – allo strapotere democristiano allora dilagante nell’isola d’Ischia. Il politico Di Meglio sapeva dialogare e fare opposizione, ma non mancava di essere propositivo ed innovativo. Ed è qui che ricordo le interminabili discussioni per dare una soluzione ai mille problemi che già in quegli anni erano al centro del dibattito politico ischitano. Ricordo la disputa che si accese nel 1980 su quale ruolo dovesse avere il porto d’Ischia come volano di sviluppo economico e turistico dell’intera isola e se fosse opportuno che nel porto d’Ischia attraccassero i nuovi e troppo grandi traghetti costruiti da Fincantieri per la neonata Caremar: il primo dei quali – il Sibilla – era entrato in esercizio proprio in quell’anno. E ricordo ancora che mi aveva raccontato l’impegno dei socialisti ischitani e suo personale, negli anni settanta, per la costruzione della variante esterna al Comune d’Ischia che collega il Porto ai Pilastri (la cosiddetta Sopraelevata n.d.r.), attraverso incontri con l’allora Ministro dei Lavori Pubblici, Salvatore Lauricella, affinché impegnasse il governo a finanziare l’importante arteria stradale che serviva a decongestionare il traffico automobilistico nel Comune d’Ischia. Cosa che avvenne e che consentì la realizzazione dell’opera. Tanto altro ancora ci sarebbe da raccontare di Giovanni Di Meglio politico, ma mi fermo qui! Questi pochi e succinti ricordi possono dare il senso dell’impegno di Giovanni per un’isola, la sua terra, che amava tanto e dalla quale non si è voluto mai distaccare.
Ma parliamo ora di Giovanni Di Meglio professore. E’ nella scuola che Giovanni riesce davvero a dare il meglio di sé: docente di matematica generale e matematica finanziaria dal 1974 nel corso per ragionieri dell’Istituto “Mattei” di Casamicciola Terme. Il suo arrivo vi porta una ventata di innovazione non ancora sperimentata – in quei tempi – nelle scuole superiori dell’Isola d’Ischia. Professore coinvolgente che prediligeva il dialogo con i suoi studenti. Autorevole (e “non autoritario”, come amava ricordare a noi suoi allievi), duttile ed intelligente e pronto al colloquio. Fuori dagli schemi classici del professore anni sessanta, si confrontava con i suoi studenti con i quali amava intrattenersi parlando di politica, di attualità e di sport. Ah, dimenticavo: grande tifoso del Napoli! Comunque, non più interrogazioni classiche, non più voti sul registro, ma verifiche al momento, anche dal banco, per “saggiare” il grado di preparazione dei suoi alunni e la loro capacità di seguirlo nelle spiegazioni. Lui sì che sapeva coinvolgere i sui allievi e insegnare la matematica, benché laureato in Economia e Commercio e non matematico puro. E che dire della maestria con cui “inculcava” in noi giovani studenti i concetti più “astrusi” della matematica finanziaria con le sue regole e le sue formule a volte stucchevoli ed incomprensibili. Ma lui sapeva riuscirci! E chi lo ha seguito e lo ha apprezzato in quegli anni di studio, ancora oggi sperimenta nel campo lavorativo i benefici acquisiti. Fin qui Giovanni Di Meglio docente, ma poi agli inizi degli anni ottanta il professore fa il salto di qualità diventando vicepreside del “Mattei”: esperienza che terminerà con l’arrivo del Preside Domenico Miragliuolo, nel 1989, che decide di cambiare gli asset organizzativi esistenti, nominando una squadra di nuovi collaboratori, della quale Di Meglio, però, non fa più parte. Ma Giovanni Di Meglio è stato molto di più di un vicepreside: è stato quello che ha lavorato e ha dato prestigio al “Mattei”. Ed è con lui che “esplodono” letteralmente le iscrizioni all’Istituto di Casamicciola Terme, che raggiunse la soglia dei quasi mille frequentanti nei corsi per ragionieri e geometri. Giovanni, benché non fosse preside, sapeva fare il preside e dirigere con saggezza la complessità dell’Istituto “Mattei”. Attento e scrupoloso ha dedicato un intero decennio della sua vita lavorativa al “governo” dell’Istituto casamicciolese. Ricordo che mi raccontava delle notti insonni dedicate a preparare l’orario delle lezioni: erano tempi quelli in cui le scuole non erano ancora dotate di computer e software che aiutassero a snellire il lavoro organizzativo ed amministrativo. Si racconta della sua autorevolezza, forse della sua “severità” (così intesa da alcuni) quando attraversava i corridoi dell’Istituto, ma anche del “rispetto” che in quegli anni gli studenti provavano per l’Istituzione scolastica. Eh, sì, Giovanni Di Meglio era riuscito a veicolare questo messaggio: la scuola è momento educativo e formativo fondamentale per le giovani generazioni, ma anche luogo nel quale bisogna rispettare l’Istituzione e tutte le sue regole. Insomma, Giovanni Di Meglio “è stato il Mattei” e questo Istituto, se è cresciuto ed è diventato cenacolo formativo per tante generazioni, tanto deve al suo instancabile lavoro ed all’ immenso impegno che gli ha dedicato.
Ciao, Giovanni!

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