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venerdì, Maggio 17, 2024

Tribunale, arriva l’ennesima proroga. L’apertura è stata posticipata fino al 31 dicembre 2023

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L’emendamento è stato posto all’interno del decreto Milleproroghe. C’è l’approvazione del governo. Gli avvocati isolani non sono affatto d’accordo e chiedono insistentemente la stabilizzazione, che attualmente è l’unica soluzione praticabile. Il presidente del tribunale ha garantito che prossimamente sarà assegnato un giudice titolare al penale. E l’invio di due nuovi assistenti giudiziari al civile

Paolo Mosè | Si va verso una ennesima proroga per la sezione distaccata di Ischia. Lo ha annunciato un deputato dei 5 Stelle, che ha confermato che l’emendamento che posticipa l’eventuale chiusura al 31 dicembre 2023 è già riportato nel decreto legge cosiddetto Milleproroghe. Che sarà varato dal governo e che è già iniziato il vaglio della Camera dei deputati per la conversione definitiva. Ischia, Portoferraio e Lipari potranno stare ancora tranquilli per qualche anno in più.

Anche se gli avvocati non sono affatto contenti di questa decisione che appare più “pilatesca”, che tende a posticipare all’infinito il problema senza cercare di trovare una soluzione definitiva, come si converrebbe per un Paese civile, come viene definita l’Italia. Invece qui si va avanti con il provvisorio ed il provvisorio continua ad essere immutato all’infinito e nulla quasi sempre diventa definitivo. Un gioco di parole per dire che non siamo capaci di trovare delle soluzioni e questo si riverbera in tutti gli altri servizi essenziali del Paese. Allontanando velocemente chi intende investire nel Paese. I grandi imprenditori scappano e vanno in tutt’altri Paesi, dove non esiste una burocrazia elefantiaca, dove i servizi non sono carenti, dove non esiste una giustizia che per dirimere un qualsiasi contenzioso civile ha bisogno di decenni.

La riprova è in un insignificante problema, quali possono essere in un Paese di 60 milioni di anime perse tre uffici pubblici di piccole dimensioni dislocati e abbandonati in tre isole. Non si ha la capacità di dire a chiare lettere se sopprimere le sezioni distaccate o se invece dire una volta per tutte che sono indispensabili alle popolazioni. E’ così difficile? Sì, per una classe politica che non sa governare, non sa decidere. E questa incertezza si riverbera sulle stesse popolazioni isolane e su coloro che operano nel pianeta giustizia.

Gli avvocati osservano, soprattutto quelli ischitani che hanno un maggiore onere in termini di processi, che così facendo non si risolverà mai il problema del personale, che oggi è estremamente carente negli uffici di cancelleria. E ciò è demandato al buonsenso e alla dedizione dell’attuale presidente reggente del tribunale di Napoli, Raffone, che dopo la visita della settimana scorsa per rendersi conto di persona di come funziona questo ufficio, ha garantito che nelle prossime settimane verrà assegnato un giudice togato titolare a tutti gli effetti. Basta assegnazioni provvisorie e per periodi determinati. Ora bisogna fare sul serio per rendere efficiente il settore penale affinché si celebrino i processi in modo regolare.

Ha garantito altresì che dalla prossima infornata di assistenti giudiziari, due saranno assegnati ad Ischia con il compito di rendere quantomeno praticabile la cancelleria civile. Avendo constatato il presidente reggente del tribunale di Napoli che per recuperare i fascicoli dei processi civili tutto era demandato alla buona volontà di qualche avvocato che si sostituiva al dipendente assente cronicamente del Ministero della Giustizia. Tornando a questa proroga annunciata di un altro anno, gli avvocati ischitani ritengono che bisogna però proseguire nella “lotta” per la stabilizzazione. E spingere affinché la proposta di legge dell’on. Topo più altri del Partito Democratico venga discussa in Parlamento ed approvata in modo da superare l’emendamento inserito al Milleproroghe.

Come si rende necessario sostenere l’altra iniziativa parlamentare. Una proposta di legge di fatto confezionata e sostenuta dal presidente del Consiglio nazionale forense e dall’Associazione Isole Minori presieduta dal sindaco di Forio Francesco Del Deo. Proposta legislativa consegnata direttamente nelle mani dell’attuale guardasigilli Bonafede. Un ministro che è attualmente barcollante per le sue iniziative e per le prese di posizione che hanno fatto incazzare di brutto contemporaneamente politici, magistrati e avvocati. Tutto per una decisione di non confrontarsi, di non rivedere la scelta di blocco della prescrizione senza che il processo venga modificato per renderlo più veloce e snello. Molti presidenti di Corte di Appello hanno detto pubblicamente che questa legge non farà altro che bloccare ulteriormente l’attività dei giudici.

Alla notizia dell’emendamento al Milleproroghe gli avvocati non sono affatto sobbalzati dalla felicità. Anzi, hanno fatto commenti negativi, storto il naso per dire sostanzialmente: “Siamo governati da dilettanti”.

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