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domenica, Maggio 12, 2024

Stoccaggio fanghi, a Forio “requisita” la seconda area. Parte la sfida (im)possibile per AMCA

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Facciamo subito chiarezza: da una parte c’è la necessità di fare presto e, dall’altra, ci sono le capacità degli uomini e delle ditte. Da una parte c’è l’isola che aspetta soluzioni rapide e, dall’altra, c’è l’AMCA di Casamicciola che, al massimo, riesce tenere poco sporca Casamicciola.

E con le forze dell’AMCA, azienda pubblica messa male-malissimo grazie alla politica di Casamicciola sfiduciata qualche mese fa, oggi dovremmo pensare di gestire i 40 mila metri cubi depositati nelle zone urbanizzate del comune di Casamicciola Terme. Beh, solo a pensarci ci vengono i brividi! E non per il fango, ma per la bontà operativa di AMCA. Ovviamente, siamo sempre pronti a ricrederci. Ora Lettieri è chiamato alla prova del nove. L’avvocato che poche settimane fa aveva confidato di volersi dimettere dalla società casamicciolese è alle prese con questa sfida che, lo speriamo per tutti noi, riesca a vincere. E a meritarsi l’applauso. Ma i dubbi e le perplessità sono tante.

LA PRIMA FASE PIANO LEGNINI

In attesa delle ordinanze specifiche, l’AMCA di Casamicciola dovrebbe gestire la movimentazione del fango sull’isola. Con l’apporto di “aiuti esterni” (e sperando che Legnini applichi i controlli ANAC del Centro Italia anche ad Ischia sugli appalti), la partecipata del Rotaro dovrebbe garantire la movimentazione, la selezione e lo stoccaggio temporaneo dei detriti, dei fanghi e dei rifiuti,

La SMA Campania, invece, dovrebbe assicurare il traghettaggio e il deposito in terraferma dei rifiuti da non utilizzare in loco. Questa è la questione più calda anche in termini economici. Sarebbe il caso che Legnini si affidasse ad un tecnico locale per conoscere quali sono i legami tra gli armatori. Anzi, l’ex capo del CSM potrebbe chiedere al GUP di Napoli che ha arrestato i vertici della Regione Campania dei trasporti marittimi di accompagnarlo in questa “giungla marina” di pescecani e piragna. Allo stesso Legnini, potremmo consigliare di replicare quanto fatto ad Ischia per il trasporto degli inerti per la realizzazione del depuratore (fermo) di Ischia. Un accosto extra, senza traghetti di linea, il noleggio esclusivo di una nave idonea (l’Agata sarebbe ottima), un “price cap” imposto dall’ordinanza e una totale trasparenza su tutto l’affare. Un pacchetto completo che i sindaci, poi, potrebbero replicare per il trasporti dei rifiuti (e nessuno faccia il maestro sui CER, sappiamo tutto!)

LA SECONDA AREA FORIANA

A Forio, nel frattempo, il sindaco Del Deo ha requisito la seconda area per lo stoccaggio temporaneo (3 mesi) dei fanghi della frana assassina del 26 novembre.

Nell’ordinanza che, tra l’altro prevede di “rinviare a successivo provvedimento la determinazione e la liquidazione dell’indennità di occupazione spettante” si legge: “Rilevato il grave e straordinario evento calamitoso verificatosi sull’isola d’Ischia ed in particolare nel Comune di Casamicciola Terme in data 26 e 27 novembre u.s.; dato atto che in conseguenza di ciò, risultano presenti sul territorio comunale di Forio e degli altri comuni dell’isola d’Ischia accumuli di detriti e di terreno residui delle frane causate dall’evento; l’art. 3 comma 1 lett. c) della Ordinanza n. 1 del 3 dicembre 2022 del Commissario Delegato OCDPC n. 948 del 30 novembre 2022 che individua la “AMCA, società in house del Comune di Casamicciola, per i servizi di gestione dei rifiuti di cui al succ. art. 5”; l’art. 5 comma 1 della Ordinanza n. 1 del 3 dicembre 2022 del Commissario Delegato OCDPC n. 948 del 30 novembre 2022 che recita: “I sindaci dell’isola di Ischia sono autorizzati ad individuare siti di stoccaggio provvisorio per le immediate necessità di sgombero delle strade, delle infrastrutture e degli altri luoghi invasi dalle colate detritiche”;

considerata la estrema necessità di provvedere con la massima sollecitudine alla rimozione di tali detriti solidi al fine di evitare gravi conseguenze sotto l’aspetto igienico – sanitario per la pubblica incolumità e per l’ambiente; PRECISATO: che è ampiamente dimostrata l’esistenza della grave necessità pubblica di procedere – attraverso la procedura dell’occupazione d’urgenza – al reperimento di aree da adibire a piazzole di stoccaggio provvisorio per le esigenze di cui sopra; individuata: quale area idonea alla funzione di che trattasi quella in località Casale Fg. 13 P.lle 748-803-805; VISTO: il Decreto Legislativo n. 267/2000; l’Ordinanza n° 1 del 03/12/2022 del Commissario Delegato OCDPC n. 948/2022; il verbale ARPAC Prot. n• 45282 del 12/12/2022 che, con riferimento alle predette aree identificate nel verbale stesso come area “numero 4”, prescrive: “è necessario procedere al decespugliamento dell’area ed al rinterro con materiale inerte di cava prevedendo la posa, sulla superficie di un telo in HOPE e la copertura dei cumuli di materiale stoccato”;

ordina Per le ragioni ampiamente esposte nelle premesse, che con effetto immediato vengono occupate in uso ed in via temporanea, per un primo periodo di mesi 3 (tre) salvo proroga, le seguenti aree site in località Casale al Fg. 13 P.lle 748-803-805 da adibire ad aree per stoccaggio di detriti, terreno, ramaglie, le quant’altro derivante dalle colate detritiche del 26 e 27 novembre u.s. Di stabilire che in ogni caso tali aree verranno riconsegnate ai legittimi proprietari nello stato di fatto e di diritto esistente al momento della occupazione, dopo che saranno venuti meno i motivi della urgenza ed indifferibilità conseguenti all’evento verificatosi. Di demandare alla AMCA, come da Ordinanza n. 1 del 3 dicembre 2022, l’esecuzione degli interventi di cui alle richiamate prescrizioni impartite dall’ARPAC con verbale Prot. n° 45282/2022; Di rinviare a successivo provvedimento la determinazione e la liquidazione dell’indennità di occupazione spettante; di notificare il presente provvedimento ai proprietari di tali aree: Di Lustro Maria Teresa, Di Lustro Giuseppina, Di Lustro Ignazio, Schiano Gioconda, Di Lustro Vito, Francesco Capuano, Maria Beatrice Capuano, Gabriella Capuano”

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