fbpx
sabato, Maggio 4, 2024

Signor Presidente, ma chi ve l’ha fatto fa… Una riflessione dopo la passerella d’estate di De Luca & Co

Gli ultimi articoli

Ma la vogliamo smettere di essere un posto sottosviluppato che ha ancora bisogno di fare bella figura con la personalità che sta arrivando. E, colui che paga, deve essere informato “on stage”? Ma smettetiamola…

Gaetano Di Meglio | Di default, come un’impostazione di fabbrica, provo una cerca repulsione per le cerimonie, per le occasioni e per quegli incontri che meritano una qualche forma di protocollo o cerimoniale. Un po’ perché lo trovo superato nella società nella quale viviamo, un po’ perché è un semplice retaggio di tempi e usanze superate.
L’altro ieri mattina, con il sole caldo che batteva forte sul lungomare di Casamicciola, io e Vincenzo De Luca siamo stati vittime di una spocchiosa e farraginosa macchina male organizzata che ha prodotto più imbarazzo che emozione.
La faccia di De Luca, il suo intervento al Regina Isabella, il circo dell’orrore (questa volta i pagliacci erano i vari architetti e geometri delle ditte incaricate che facevano il loro inchino al re da Salerno) dei soliti personaggi in cerca d’autore locali e non solo è stato sono i tre indizi che fanno la prova.

Ieri, ed è difficile raccontarlo, mi è sembrato di assistere e di ascoltare (le parole di D’Amore!) ai ragazzini dell’asilo che mostrano alla maestra quello che sanno fare. Avete presente i bambini che fanno vedere tutto quello che sanno fare? Bene, sanno dire b-e-r-e, sanno saltare, sanno chiamare z-i-a e si mettono in mostra: ecco, così è stato ieri. Ma fino a quale livello di degrado dobbiamo sprofondare che approvare e non arrabbiarci davanti al direttore di qualcosa dei lavori che deve spiegare – con tanto di cartellina in mano – l’ampliamento del Rizzoli al Presidente sotto al sole con l’ombrellino dell’ASL a fare da ombra!
Ha fatto bene De Luca a mandarvi affanculo a voi e l’ombrellino….
Quale società sperduta sulla linea del tempo può accettare che qualcuno dell’azienda del drone debba spiegare a De Luca, il presidente della Regione, quale sia la funzionalità e il back stage del volo sanitario porta sanitari proprio là? Sotto al sole? Prima di provare ad accendere il velivolo che poi non si è acceso neanche in tempo?

Ma la vogliamo smettere di essere un posto sottosviluppato che ha ancora bisogno di fare bella figura con la personalità che sta arrivando. E, colui che paga, deve essere informato “on stage”? Ma smettetiamola…

D’Amore ha chiuso il suo percorso semi ischitano dopo sei anni. Per molti è una cosa buona, per altri una grande perdita. Se troviamo un equilibrio, dobbiamo dire che D’Amore è stato capace di rimetterci in piedi dopo i disastri dei suoi predecessori. E se pensate a quelli prima di D’Amore, allora Antonio è un vero e proprio messi della Sanità!
Un Antonio D’Amore che ha ricordato che i nostri sindaci non erano capaci di rifare una decina di frecce stradali. Questa è stata una richiesta portata avanti per tempo. Poi ci sono riusciti. Nel frattempo, l’ASL non ha mostrato brillantini e stellette. I problemi di questa ASL ve li abbiamo raccontati tutti, senza sconto. D’Amore ha fatto la sua parte, sia nel bene sia nel male.
Ha rotto i rapporti con i sindaci, ha rappresentato a De Luca realtà diverse da quelle che erano (immaginiamo per motivi politici) e, infine, ha fatto quello che (in parte) voleva.
Ha fatto molto ed è impossibile negarlo. Poteva fare molto di più? Certamente!

Ma la valutazione sulla gestione dell’ASL di Antonio D’Amore sospendiamola e attendiamo di vedere il nuovo corso. Chissà, e non ce lo auguriamo, ma non vorremmo rimpiangerlo.
Ma torniamo alla mattinata dei flop. E’ imbarazzante pensare alla figuraccia rimediata con il drone. Un centinaio di cittadini in attesa che il drone volasse rimasti a bocca asciutta. Mancano le autorizzazioni, non sono arrivate le autorizzazioni, è atterrato, non è atterrato, arriva il video, non arriva il video. E De Luca nascosto in un anfratto dell’Eliporto di Casamicciola. Decisamente imbarazzante.
Imbarazzante almeno quanto la visita al Cantiere. Un’infermiera imbraccia un ombrello bianco griffato ASL Napoli 2 Nord e accompagna il governatore con il maxi-assembramento di sindaci, attaché, consiglieri comunali e potenziai candidati (elegantissima Nunzia Piro avvolta in una giacca laminata rosa shocking antico) verso il luogo della posa della prima pietra.
In un’area di cantiere immensa, hanno pensato bene di far intervenire il governatore sotto un bungazzone a confine con il muro pericolante dell’attuale Rizzoli. Un posto isolato, scomodo per le foto e, soprattutto, pericoloso!

Signor Presidente, dopo aver rivisto la vostra faccia e ascoltato le vostre parole (pescate random nelle solite che dite, senza aggiungere nulla di contestuale e di opportuno) la domanda è quanto mai opportuna: “ma chi ve l’ha fatt fa… Voi stavate bello bello a Napoli, al fresco dell’aria condizionata e vi siete fatto un bagno di sudore inutile. Tanto non avete capito niente, non è volato niente e avete solo sporcato un mattone e neanche una pietra. Ma chi ve l’ha fatto fa…

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Gli ultimi articoli

Stock images by Depositphotos