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giovedì, Maggio 16, 2024

Serrara Fontana. Per la guerra tra Caruso e “Da Peppino”, l’ultima parola a Mattarella

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La guerra infinita tra il Comune di Serrara Fontana e Orazio Arturo, gestore del ristorante “Da Peppino”, sembra arrivare a una svolta. L’annosa vicenda finisce infatti nelle mani del Presidente della Repubblica. A cui è possibile ricorrere per impugnare determinati atti delle Amministrazioni. Una storia che va avanti come detto da diversi anni. Con il Comune impegnato a sfornare ordinanze varie di demolizione o sospensione dell’attività del ristorante di Sant’Angelo e l’Arturo a difendersi finora dinanzi alla giustizia amministrativa. Evidentemente, visto che la battaglia a colpi di ricorsi e controricorsi non ha dato gli esiti sperati, stavolta ha deciso di rivolgersi a Mattarella. Nella speranza di ottenere finalmente ragione e chiudere la spinosa questione.

Il sindaco Caruso ovviamente non ci sta e a sua volta è intenzionato a costituirsi in giudizio per continuare la guerra e magari vincerla, ovvero sostenere le ragioni dell’Ente. Decisione ratificata da una delibera di Giunta su proposta dello stesso sindaco.

L’ordinanza oggetto del ricorso al Capo dello Stato è quella adottata dal Comune di Serrara Fontana il 4 giugno del 2018. Il 1 ottobre scorso, all’Ente è stato comunicato il termine per inoltrare eventuali memorie difensive.

La costituzione in giudizio comporta il relativo e inevitabile incarico legale. Anzi, nella delibera si evidenzia anche che stavolta non è opportuno “pescare” nella short list del Comune, ma è necessario affidarsi al legale che già assiste l’Ente nella spinosa vicenda, ovvero l’avv. Alessandro Barbieri. Si legge infatti: «Ritenuto di condividere la necessità di basare la scelta del legale su un criterio di “rotazione”, ma che tuttavia nel caso di specie per preminenti ragioni di opportunità giuridica ed economicità sostanziale dell’azione amministrativa, oltre che per ragioni di buon senso, l’incarico di patrocinio legale dell’ente per la proposizione delle memorie sia da conferirsi all’avv. Alessandro Barbieri del Foro di Napoli, sia in quanto questi è professionista di acclarato esperienza in materia, sia in quanto già perfettamente a conoscenza della questione sottesa alla proposizione del gravame, avendola affrontata nel contesto del Giudizio Amministrativo, sia in quanto, atteso il termine esiguo per la proposizione delle memorie , non appare prospettabile, oltre che fattibile, scegliere e rendere edotto altro professionista sulla complessa questione in argomento e consentire allo stesso l’esame della pratica e la proposizione dell’ atto entro il termine di decadenza».

E dunque per tali ragioni «non si ritiene applicabile, nel caso, un principio di rotazione nel conferimento degli incarichi».

Il compenso pattuito con l’avv. Barbieri ammonta a 500 euro oltre Iva, Cpa e spese.

Ovviamente, data l’urgenza, la delibera di Giunta è immediatamente eseguibile.

L’ultimo capitolo della saga delle ordinanze nei confronti del ristorante “Da Peppino” sarà dunque scritto da Mattarella.

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