Ugo De Rosa | Il “progetto” di ampliamento del parcheggio privato in Via delle Terme (alle spalle del supermercato) fa insorgere gli abitanti della zona. E la protesta assume già toni ufficiali, con una petizione-esposto presentata al Comune sulla spinta di Nello Volo, cittadino attivo del M5S Stelle. In particolare, si eccepisce come l’area di parcheggio verrebbe allargata sfruttando un terreno adiacente, che però in catasto è classificato come orto e dunque non ne può essere variata la destinazione d’uso.
I residenti di Via delle Terme in premessa evidenziano che l’ampliamento del parcheggio causerebbe disagi e pericoli in particolare ai confinanti per l’assenza di misure di sicurezza: «In via delle Terme 50 è situata un’attività di parcheggio a scopo di lucro di proprietà della “Ischia Park”; che la signora Patalano Raffaella ha acquistato un terreno orto di circa 300 metri quadri sito in via delle terme 62, foglio 8 particella 24 qualità di classe ORTO; che il suddetto terreno è confinante con l’attività di parcheggio della Ischia Park; che su detto terreno non è possibile insediare nessun tipo di attività come da normativa vigente e né tantomeno prolungare il parcheggio della Ischia Park; che l’attuale attività di parcheggio della Ischia Park non ha uscite di emergenza, non ha vie di fuga, non ha servizi igienici, ha una rete di recinzione fatiscente e pericolante; che l’attuale attività di parcheggio della Ischia Park, in caso di incendi, allegamento o altre sciagure arrecherebbe oltre ai danni alle abitazioni confinanti, metterebbe in pericolo anche l’incolumità delle persone alloggianti le abitazioni confinanti e circostanti; che è intenzione della signora Patalano Raffaella, proprietaria del terreno di cui al foglio 8 part. 24, abbattere il muro di confine tra le due proprietà (Ischia Park – Patalano Raffaella) ed accedere con le auto dei propri clienti nell’elencato orto, contravvenendo alla normativa vigente in materia di parcheggi scoperti a scopo di lucro; che viola gravemente la normativa urbanistica statale, regionale e comunale e tale operazione mette a rischio la salute degli stessi abitanti circostanti da inquinamento ambientale-acustico, la sicurezza e la privacy».
Dopo aver elencato le violazioni e i pericoli paventati, i residenti si rivolgono alle istituzioni, in primis all’Amministrazione comunale, affinché fermi il progetto non rilasciando le prescritte autorizzazioni. E che anzi si adoperi per la manutenzione e pulizia del terreno: «Alla luce dei fatti esposti in premessa, noi cittadini chiediamo che al terreno-orto della Patalano Raffaella non venga variata la destinazione d’uso né provvisoria né definitiva; che su detto terreno orto non venga rilasciata autorizzazione di parcheggio per qualsiasi uso; che su detto terreno orto venga effettuata costantemente la pulizia eliminando le erbacce, sterpaglie, materiale di risulta al fine di non far proliferare ratti, bisce, blatte, zanzare e prevenire incendi; che il parcheggio della Ischia Park venga messo in sicurezza creando via di fuga e uscite di emergenza.
Il compito delle istituzioni è quello di far rispettare le leggi, tutelare i propri cittadini e il proprio territorio».
Gli abitanti di San Ciro sono decisamente agguerriti e avvertono che in caso di realizzazione dell’ampliamento con relative conseguenze, agiranno in difesa dei propri diritti anche nei confronti dei responsabili degli uffici preposti, portando la questione nelle sedi giudiziarie competenti per il risarcimento dei danni: «Nel momento in cui il terreno-orto verrà ricoperto di ghiaia o di qualsiasi altro materiale, invaso da qualsiasi autovettura o altro (poiché questo è lo scopo finale) le autorità preposte al controllo e alla sorveglianza non vigileranno, noi sottoscritti cittadini adiremo le vie legali e il risarcimento dei danni fisici e morali anche ai funzionari preposti alla vigilanza, per la tutela della nostra salute chiedendo il ripristino dello stato dei luoghi».